Siccome un consigliere regionale di maggioranza si è messo a fare lo spiritoso dicendo che io me la credo ma che le zone franche e le Zes le sta facendo nientechepopodimenoche la Giunta Solinas, mi sono dovuto ‘appentare’ a ricostruire i tempi e i modi delle iniziative del governo regionale su questi temi.
Per indurre il suddetto spiritoso a fare meno lo spiritoso, ho distinto i periodi e le attività di Governo tra la Giunta Pigliaru (ed è paradossale che a difenderla sia io che ero l’assessore più sopportato) e la Giunta Solinas, cosicché anche i meno duttili di cervice possano intendere che la Giunta Solinas non solo non capisce nulla dell’argomento, ma è anche ultima tra le regioni italiane nella costruzione dei soli presupposti perché questi due strumenti di sviluppo funzionino. Ossia: non solo non capisce nulla, ma come accade a tutti quelli che non capiscono nulla ma hanno potere, sopravvivono senza far nulla per non far capire che non capiscono.
Quadro normativo (questa parte è pallosa, ma è necessaria per istruire i meno duttili)
La Regione Sardegna ha dato attuazione all’articolo 4 del Decreto-Legge del 20 giugno 2017 n. 91, convertito con modificazioni dalla Legge del 3 agosto 2017, n. 123, recante “Disposizioni urgenti per la crescita economica nel Mezzogiorno”, che disciplina le procedure, le condizioni e le modalità per l’istituzione delle Zone Economiche Speciali (ZES).
Le ZES sono zone geograficamente delimitate e chiaramente identificate, costituite anche da aree non territorialmente adiacenti purché caratterizzate da un nesso economico funzionale, con inserita all’interno almeno un’area portuale collegata alla rete transeuropea dei trasporti (TEN-T) e avente più in generale le caratteristiche stabilite dal Regolamento (UE) n. 1315/2013.
Le Zone Economiche Speciali sono istituite su iniziativa delle Regioni interessate, come individuate dal comma 4 dell’art. 4 del Decreto-Legge del 20 giugno 2017, n. 91, sulla base di una proposta che deve essere corredata da un Piano di sviluppo strategico, contenente gli elementi minimi richiamati all’art. 6 del DPCM del 25 gennaio 2018, n. 12.
Giunta Pigliaru
La Regione Sardegna ha avviato, in collaborazione con l’Autorità di sistema del Mar di Sardegna, un percorso partenariale di condivisione diretto ad individuare la ZES Sardegna come rete portuale distribuita su tutto il perimetro costiero, in considerazione della condizione di insularità e delle ridotte dimensioni del tessuto produttivo e insediativo regionale.
Un’altra peculiarità che contraddistingue la proposta di ZES a rete è la possibile integrazione con le zone franche doganali intercluse, in via di attivazione secondo quanto stabilito dall’art. 1 del D.Lgs. n. 75/1998 e di cui alle deliberazioni della Giunta regionale n. 21/3 e n. 21/5 del 15.4.2018, che in parte sono già state zonizzate e che ricomprendono i porti di Cagliari, Portovesme, Oristano, Porto Torres, Olbia e Arbatax.
Il processo di delimitazione della ZES Sardegna e di predisposizione del relativo Piano Strategico si è concluso con l’adozione da parte della Giunta regionale della DGR 57/11 del 21.11.2018 inviata per la necessaria istruttoria dal Presidente della Regione Sardegna al Presidente del Consiglio dei Ministri con nota n. 10043 del 06.12.2018.
Giunta Solinas
A seguito della fase istruttoria, il Ministero per il Sud con nota n. 1236 del 30.04.2019 ha segnalato alla Regione il formale concerto del Ministero delle Infrastrutture e Trasporti espresso in data 29.03.2019 e le osservazioni del Ministero dell’Economia e delle Finanze (nota 4759 del 24.04.2019). La Regione Sardegna ha riscontrato la nota del MEF fornendo i chiarimenti richiesti il 1 luglio 2019 (sessanta giorni per riscontrare le lettere del Ministero. Se servono allo spiritoso fornisco anche i numeri di protocollo in entrata nei ministeri).
Il Ministro per il SUD con note del 1 ottobre 2019 e 11 novembre 2019 ha fatto ulteriori osservazioni al Piano della Sardegna, sostanzialmente richiedendo che il chiarimento fornito dalla RAS con la nota del 1 luglio 2019 sulla differenza tra ZES e Zona doganale interclusa fosse riportato espressamente nel documento. A tali note la RAS ha dato riscontro con DGR 9/19 del 12.03.2021 modificando il testo con l’eliminazione di un paragrafo del capitolo 9 (quindici mesi, 338 giorni lavorativi per riscontrare la nota ministeriale. Un capolavoro di inefficienza, una vergogna istituzionale, una impudenza mai vista).
La resa della Giunta Solinas
Il Ministro per il SUD ha segnalato con nota del 02.04.2021 la necessità di aggiornare la normativa di riferimento riportata nel documento considerato il notevole lasso di tempo passato dall’invio del piano, segnalando punto per punto le singole modifiche. La Giunta ormai decide di obbedire e basta. Con DGR 16/8 del 05.05.2021 la Regione ha recepito in toto le modifiche richieste. Il ministro per il Sud il 17.06.2021 ha fatto altre puntuali osservazioni. La RAS ha recepito in toto le osservazioni con DGR 23/16/del 22.06.2021
La verità
Il lasso di tempo che regolarmente è intercorso tra le osservazioni ministeriali e il riscontro della RAS, anche alla luce delle osservazioni ministeriali che non necessitavano di particolari approfondimenti è ingiustificabile, o meglio, è giustificato dalla devastazione dell’Amminsitrazione regionale di cui si è resa responsabile la Giunta Solinas.
Il problema, infatti, è che in regione non si sa più chi debba seguire la materia che durante la Giunta Pigliaru era in capo alla Cabina della Programmazione unitaria e all’Unità di progetto, ovviamente distrutte per stizza dalla Giunta Solinas.
Le modifiche apportate al documento originale sono sostanzialmente irrilevanti e solo formali, il Piano è rimasto lo stesso della Giunta Pigliaru, con correzioni di perimetro ad Arbatax e un’invenzione extra legem su Buddusò e Monti. La RAS si è limitata a recepire in toto quanto richiesto dal Ministero, senza alcuna analisi, ma soprattutto, a fronte di importanti risorse assegnato alle ZES dalle norme nazionali, dal PNRR e dalla Programmazione dei Fondi SIE 2021/2027, la Regione Sardegna è l’unica a non avere ancora il Piano approvato e di conseguenza non ha ancora cominciato ad organizzare una governance seria che consenta di sfruttare queste occasioni.
Dilettanti e supponenti allo sbaraglio purtroppo
ZESsumaria
Come volevasi dimostrare