Le immagini del nubifragio che ieri ha colpito il Logudoro hanno stentato oggi a conquistare le prime pagine dei giornali. Solo La Nuova ne dà conto.
Succede sempre così quando l’acqua va in campagna. In città si ragiona come se il nubifragio non ci sia stato e si continua a mettere in atto tutto ciò che può pericolosamente sfidare questi eventi avversi.
Si continua a ritenere di avere tempo.
Se ieri, nella strada travolta e spezzata dall’acqua fosse deceduta una sola persona, allora immediatamente tutti sarebbero corsi a dire che le leggi erano state rispettate, che si trattava di una disgrazia dovuta al caso e al destino e non all’incuria e alla superbia.
Ci sono intere aree della Sardegna nelle quali si sonnecchia a dare corso alle misure di contrasto al rischio idrogeologico. Tutti si limitano ad aggiornare il Piano di sicurezza in caso di alluvioni, in modo che gli allarmi partano col dovuto preavviso, che le strade pericolose siano per tempo chiuse al traffico, che nessuno si metta per strada e tutti salgano al secondo piano (per chi lo ha).
Tra una piazza da fare e un canale da realizzare, si preferisce la piazza. Tra una festa della birra e un canale scolmatore, si preferisce la birra.
Se i calcoli del Distretto idrografico sono giusti, si chiede di rifarli per evitare di doverli applicare subito.
Se si fa una lottizzazione e si va a verificare il Piano di Assetto Idrogeologico, lo scopo è sempre quello di smentirlo e di ridurre la portata dei vincoli.
Se una città è sull’acqua e vive sull’acqua, allora, pur di poter continuare a costruire come meglio si crede, si sposta l’acqua.
Questa è la Sardegna. Tutto subito, nessuna lentezza, nessuna prudenza, tanto calcolo e altrettanta avidità. E l’acqua spazza via l’arroganza, come è giusto che sia.
Comments on “Voi non capite l’acqua”
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“Homo sapiens sapiens”, che tutto è, tranne che “sapiens”, rappresenta l’unico grande errore della “Natura” o meglio dell’Evoluzione!
Siamo una “specie” tanto intelligente quanto stupida, capace di grandi cose, ma soprattutto avida di potere e di denaro, che ha perso totalmente i “principi morali” che avrebbero dovuto guidare l’Umanita’ verso una vita migliore per tutti gli esseri viventi… Invece abbiamo devastato il ns “meraviglioso e unico pianeta “Terra”. Meritiamo solo l’estinzione!
Io spero che avvenga in fretta, per dare modo alle specie rimaste di continuare l’evoluzione, con la speranza che si arrivi ad una “specie dominante” migliore della nostra, che bandisca i miti del potere e del denaro, ogni forma di guerra e che punti al rispetto di ogni creatura e dell’ambiente naturale, secondo i principi morali dell’ uguaglianza, della giustizia, senza mai dimenticare i suggerimenti della “scienza” con l’uso del ragionamento logico e del buon senso in ogni decisione!!!
Caro Roberto e caro Giovanni, avete pienamente ragione. Il rispetto della strada dell’acqua che ha segnato i suoi millenni nei propri corsi, sono stati stravolti, chiusi e deviati. Basta vedere nei paesi di tutta Italia e non solo qui, torrenti di montagna costretti a passare in cunicoli che se arriva un semplice albero caduto intasa subito il passaggio, inoltre , siccome qualche anno addietro del giorno x ha piovuto poco, omettono di pulire i canali e fare manutenzione e quant’altro utile al bene comune. Soldi risparmiati da spartire in più a discapito della sicurezza. Quando però accade il guaio, è colpa della natura, delle stagioni e cambio climatico oppure della gestione prima. Quante scuse ipocrite, e pensare che la terra è in continuo movimento, che noi non siamo niente a confronto, e che, visto le scoperte che si verificano negli ultimi tempi, pavimenti Romani costruzioni antiche e quant’altro riaffiora alla luce, fa capire che i cambiamenti sono parte del creato e noi dovremmo aver più rispetto di esso. Il corso dell’acqua ha la sua memoria e prima o poi riprende il suo di spazio. Poveri noi oppressi dall’ignoranza arrogante di voler dominare madre natura… un saluto a voi🙏🙏😊😊
Bisogna pulire questi benedetti fiumi almeno una volta all’anno dalle canne che invadono il letto del fiume e altri arbusti… certo che se succede un nubifragio il letto del fiume esonda.. andando a fare esondazioni nei vicini campi dove c’è grano,avena e altre cose coltivate…svegliatevi chi di dovere deve fare questi lavori…non piangiamo poi…. è troppo tardi
Caro Roberto e caro Giovanni, avete pienamente ragione. Il rispetto della strada dell’acqua che ha segnato i suoi millenni nei propri corsi, sono stati stravolti, chiusi e deviati. Basta vedere nei paesi di tutta Italia e non solo qui, torrenti di montagna costretti a passare in cunicoli che se arriva un semplice albero caduto intasa subito il passaggio, inoltre , siccome qualche anno addietro del giorno x ha piovuto poco, omettono di pulire i canali e fare manutenzione e quant’altro utile al bene comune. Soldi risparmiati da spartire in più a discapito della sicurezza. Quando però accade il guaio, è colpa della natura, delle stagioni e cambio climatico oppure della gestione prima. Quante scuse ipocrite, e pensare che la terra è in continuo movimento, che noi non siamo niente a confronto, e che, visto le scoperte che si verificano negli ultimi tempi, pavimenti Romani costruzioni antiche e quant’altro riaffiora alla luce, fa capire che i cambiamenti sono parte del creato e noi dovremmo aver più rispetto di esso. Il corso dell’acqua ha la sua memoria e prima o poi riprende il suo di spazio. Poveri noi oppressi dall’ignoranza arrogante di voler dominare madre natura… un saluto a voi🙏🙏
La prevenzione si fa solo negli uffici con ingegneri superpagati che producono montagne di scartoffie dannose che mettono solo limitazioni a tutto e chivuole lavorare
La prevenzione si fa con la pulizia di fossi canali ecc. … ma allora si disturbano le nutrie le galline pratiche le farfalle ecc.. La fura ambientalista farà fallire l Italia
Sarebbe giusto che chiunque responsabile di tali responsabilità metta il proprio nome da poterlo ricordare per successive elezioni, o per vederlo per strada se ha coraggio di guardarti…
Una volta non si faceva niente di più di quanto si fa ora. Bisogna smettere di costruire sul letto dei fiumi e dei torrenti in secca e tombinare qualsiasi cosa
È verissimo invece di spendere i soldi in opere di pulizia banchine o tappare buchi nelle strade ecc ecc gli spendono in feste della birra feste che si inventano per guadagnare nella baracca del comune x poi dividersi gli incassi,una sola parola..VERGOGNA!!!
Fino ad oggi gli eventi alluvionali, anche in Sardegna, hanno sviluppato soprattutto l’attitudine di (quasi) tutti gli amministratori a sostenere la tesi apologetica dell’evento imprevedibile. Niente di più risibile; serve a buggerare taluni giudici di taluni processi ma non serve affatto ad assumere giuste responsabilità di governo del territorio che, detto tra noi, non possono passare per il solo, preziosissimo, PAI. Anzi. Fermo restando, infine, che manutenere il territorio giova come rispettare le regole, mi chiedo, con un clima che a quanto pare cambia, se non sia più conveniente dare corso, almeno in certe aree, a concrete forme di adattamento preventivo, piuttosto che continuare con una incertissima quanto pavida mitigazione.
Ma mi chiedo: che speranza c’è davvero che qualche sindaco, fra quelli esposti, lo voglia fare?
Per spiegarmi: c’è una qualche speranza, per esempio, che nelle spiagge più frequentate di Baunei dentro il Golfo di Orosei, prima che risucceda una disgrazia per crollo di CRASTOS RUTOS, il sindaco di turno decida di piazzare un minimo cartello per avvertire l’inconsapevole turista?
C’è. nel caso, la possibilità di contingentare al minimo le persone che vi affluiscono per ridurre il rischio effettivo?….E lo avrebbero già dovuto fare da un pezzo (per non parlare di quel che avrebbero dovuto fare e non fare a Bosa, a Monti, a Olbia, a Pittulongu, a Porto S. Paolo, a San Teodoro e in molte sue frazioni, a Budoni, a Bitti, a Galtellì, a Villagrande Str, a Arzana, a Tortolì, Lotzorai, a Girasole, a Per questo, ne dubito.
Presumo che quello che avete scritto sia vero
Evidenziate le responsabilità con nome e cognome in modo da essere additati come persone irresponsabili e facciano lavori di manovalanza .
Proprio cosi. Purtroppo c’ è stata una politica sbagliata. L’acqua ha memoria. L’ acqua se non trova il suo posto, lo cerca.
I canali e i fiumi vanno puliti come si faceva una volta i previsione di questi eventi .se sono state fatte delle bonifiche il secolo scorso nei campi non e per niente adesso non si può più toccare un ramo nei fiumi .ma in compenso si possono fare delle belle colate in cemento.poi dicono il cambiamento climatico,sono situazioni già visite dai nostri nonni ,ma molto più preparati di noi ad affrontare questo genere di problemi anche con pochi mezzi.