Dopodomani si svolgerà la lezione di Giampiero Mughini all’interno dei corsi della scuola di politica “Libertà di pensiero”. Chi volesse parteciparvi deve:
1) entrare nel sito www.scuolapolitica.eu;
2) iscriversi;
3) utilizzare, alla data e all’ora convenute, il link che riceverà.
La lezione è gratuita.
L’attualità del tema è sotto gli occhi di tutti, specie in ragione dello scontro interno al Pd, che si svolge tra chi deriva la propria identità politica dal posizionarsi contro l’avversario prescelto (molti antiberlusconiani facevano e fanno di questa scelta l’unico fattore di identità) e quanti, invece, determinano il proprio collocamento politico in ragione di una visione duttile e mobile del mondo, dell’uomo e del conflitto degli interessi.
La politica vive spesso di simmetrie. La presenza della Meloni nel Centrodestra giustifica la scelta di tanti di stare dall’altra parte, ma l’altra parte è un luogo dove un partito fumosamente ecologista e populista, come i Cinquestelle, compete con un altro partito, il Pd, che ha come tratto dominante il know how di governo, l’essere, nel bene e nel male, il partito per eccellenza degli apparati dello Stato, vagamente schierato per il diritto al lavoro ma privo di un pensiero robusto sul lavoro nel terzo millennio, confuso sui diritti e le libertà individuali rispetto alla forza degli apparati, in ragione soprattutto della sopravvivenza al suo interno di un’ala giustizialista di antichissima radice e memoria.
Tutto questo ha radici antichissime e, tra queste, proprio lo scontro tra il pensiero comunista, geometrico nel ragionamento sul potere, e il pensiero socialista, naturalmente movimentista, eternamente sedotto dalla cultura libertaria. Venerdì sarà una buona occasione per parlarne.