di Marco Sanna
1° maggio: si è svolta nella sede di Sassari, in via Bertolinis, un’assemblea degli attivisti e dei candidati alle amministrative del Partito dei Sardi in funzione organizzativa e programmatica. La data della riunione, nella quale sono stati consegnati i “santini” messi a disposizione dal Partito ai singoli candidati di Sassari, è stata fatta coincidere con la Festa del Lavoro come segnale di attenzione al tema che il Partito ritiene il più importante nella attività programmatica tesa a trovare soluzioni per una Sassari e una Sardegna migliori.
E’ stata l’occasione per proporre nuove strategie di aumento dell’occupazione nel territorio. Prendendo spunto dalla proposta dell’assessore regionale del Partito dei Sardi Paolo Maninchedda di istituire forme di premialità per le imprese sarde negli appalti dei lavori pubblici (ad esempio assegnare un punteggio alle imprese che gratuitamente svolgono servizi di emergenza o per il decoro urbano), si è anche prospettata la creazione di forme di aggregazione di imprese di settore per affrontare i grandi appalti da cui regolarmente le realtà locali vengono escluse.
Gli aspiranti consiglieri hanno auspicato che la prossima amministrazione sassarese, che si vorrebbe guidata dal sindaco Nicola Sanna, abbia una sensibilità massima per il problema della partecipazione delle imprese sarde agli appalti pubblici e che in passato sono state frequentemente messe da parte anche dal Comune di Sassari.
Sui criteri di selezione adottati dalle grandi industrie come Eni ed E.On nei confronti delle ditte dell’indotto, si è detto che le Amministrazioni locali e la Regione debbano adottare atteggiamenti più incisivi contro la prepotenza di quei soggetti industriali che devono sostenere impegni già assunti sulla collocazione del personale sardo e, invece, continuano ad affidare a ditte della Penisola commesse e appalti privati. Anche qui l’esempio non poteva essere che la serie di interventi comunicativi e istituzionali intrapresi dal nostro assessore Maninchedda nei confronti dell’ANAS a proposito dei lavori infiniti sulle strade sarde.
La riunione ha poi affrontato i problemi stringenti della campagna elettorale stilando un calendario provvisorio degli appuntamenti. Per sabato 10 Maggio è prevista una visita in città del presidente del Partito e assessore regionale dei Lavori pubblici Paolo Maninchedda, il quale si è reso disponibile a visitare una serie di quartieri cittadini e di borgate assieme ai candidati consiglieri di riferimento. Nella stessa data si dovrebbe tenere una conferenza stampa con la presentazione dei 29 candidati della lista del Partito dei Sardi a supporto del sindaco Nicola Sanna. La chiusura della campagna elettorale verrà a coincidere con una riunione conviviale all’aperto in una suggestiva tenuta nell’agro di Sassari.
Si è anche parlato degli aspetti comunicativi della campagna elettorale e nella discussione è emerso il ruolo dell’editoria locale, sempre più vessata dalla crisi economica e dalle strategie soffocanti dei grandi gruppi editoriali italiani. Fra le iniziative culturali che avranno luogo nella sede del Partito è stato previsto un incontro con gli addetti del settore per fare il punto e trovare soluzioni ai problemi del pluralismo e del diritto all’informazione locale.
Per fare conoscere i programmi che andranno a distinguere le azioni del Partito nell’ambito del programma più ampio “Sassari guarda avanti” della coalizione di Centrosinistra, si è anche proposto di allestire stand informativi a cura di gruppi di attivisti del Partito.
L’ITALIA È UNA REPUBBLICA AFFONDATA SUL LAVORO
1) Visto che: la stirpe Collodiana non è stata in grado di creare uno “STATO” degno di tale nome.
2) Visto che: continuano imperterriti ogni qual volta si presenta l’occasione nel continuare sulla falsa riga di spogliare la nostra Regione, vedi gli attacchi senza sosta capitolo V.
3) Visto che: le bugie appartengono al loro DNA, arrivano puntuali nell’Isola per la loro personale visibilità e, promettono ma puntualmente il naso gli si allunga…non mantengono ciò che dicono ”vedi gli stanziamenti per le calamità”.
4) Visto che: il nostro popolo vuole essere partecipe nelle politiche Europee, ma l’Itaglia non consente.
5) Visto che: non sono in grado di elaborare soluzioni per creare lavoro e ricchezza.
6) Visto che: dimostrano solo capacità di inventare nuove tasse..
7) Visto che: la loro proffessione è solo esattoriale.
SI DICHIARA QUANTO SEGUE:
1) I Sardi sono un popolo unico indivisibile non assimilabile ad altri.
2) I Sardi diffidano di chi non Fa..e non vuole lasciar Fare.
3) I Sardi abituati al valore della parola data…in privato…….figurasi in pubblico.
4) I Sardi sono cittadini Europeii e cittadini del Mondo.
5) I Sardi sono in grado di crearsi il lavoro e di garantire la Sovranità alimentare al suo popolo..e non solo.
6) I Sardi hanno ad oggi un getito erariale che consentirebbe l’inizio graduale all’autogoverno.
7) I Sardi sono in grado di svolgere la proffesione esattoriale e di gestire le proprie tasse.
DULCIS IN FUNDO
Non siamo nati per fare i ribelli eppure siamo costretti ad esserlo, nei modi e nei tempi consoni all’oggi che viviamo per uscire insieme da questa situazione beffarda..applicandoci con ostinazione del voglio che sia..perché il nostro destino non è nostro soltanto, dobbiamo uscire dalla logica che sono altri ad insegnarci, uscire dai ragionamenti del copia incolla partoriti nella penisola altrimenti ci troviamo incastrati a ragionare con le regole fatte da altri, bisogna rompere quest’incantesimo. Convinciamoci che niente ci fermerà..Merde Parbleu!.
BUON LAVORO MARCO
BUON LAVORO AGLI AMICI DI SASSARI
Attenzione alla legge 228/2001, Sig. Sanna, quando viene il presidente, fatevi parlare di questa legge che favorirebbe l’entrata in campo di imprese locali e solo locali per alcuni sevizi che porterebbero reddito e lavoro in ambito Comunale. Ricordateglielo, lui sa…