Il sito Trasparenza della Regione Sardegna non riporta ancora (a sette mesi dall’elezione del Presidente) alcuna informazione sulla composizione dei Gabinetti assessoriali e presidenziali.
Nessuno eccepisce nulla.
Tutto ufficialmente va bene.
Normale: sul potere, sul vero potere, connivenza e silenzio, sul resto del mondo, linciaggi.
Il meccanismo retorico per evitare di urtare il potere è il silenzio, quello per linciare gli avversari è fare come quello che disse: “Signora, io potrei dire che lei è una prostituta, ma non lo dico“. E intanto lo dico. Solo che a usare la retorica con chi la conosce è come usare la magia con un fisico.
Chi sta percorrendo la strada del linciaggio mediatico per zittire le voci non conformiste della politica e dell’informazione sarda, sappia che – è ormai un dato storico – per far tacere le persone libere è risultata efficace solo la strada della soppressione, non quella dell’intimidazione. Tanto meno quella della paura.
Sul silenzio dei media e delle istituzioni nessuna novità, era già capitato con l’Università di Sassari.
Tutto tace.
Tutto si tiene, insegnava De Saussure. Tutto si tiene.
Che cosa ‘tiene’ il silenzio sulla notte fonda della Trasparenza regionale? È evidente, e per questo, invisibile.