Vorrei non occuparmi di My Shallow, della presidente Todde, la superficialità stizzita al potere, ma poi i telegiornali e i giornali mi ripropongono sempre il suo tono trappista-rivoluzionario, le sue dichiarazioni da “nessuno prima di noi”, e lo fanno senza un minimo, dico un minimo, di spirito critico, senza mai ricordare i gravi errori e le evidenti incapacità del suo governo.
Reagisco per dovere e non per piacere – e a me costa, perché conosco il legame tra piacere e bellezza – per affermare che almeno uno non si fa prendere per il naso dal potere, o meglio, da questo sgangherato e parassitario potere, da questa tigna che si è abbarbicata sull’epidermide della Regione Sarda e sui suoi emolumenti.
Lo faccio anche orgoglioso di essere uno dei pochissimi professori universitari che non partecipa allo schifo in atto nell’università italiana e in quella sarda, dove rettori designati dai predecessori, ratificati poi dal popolo bue, designano a loro volta i successori, come nelle monarchie europee, quelle che muoiono e si estinguono solo per indebolimento genetico. L’Università, che era il luogo del controcanto del sapere alla propaganda del potere, è diventata una dépendance dei peggiori costumi autocratici italiani: ho telefonato all’Inps per la pensione.
L’ultima balla della Todde è stata pronunciata ieri, nel suo intervento in Aula sulla finanziaria.
Questa signora, che dimostra un’approssimativa conoscenza della storia remota, passata e recente della Sardegna, ha dichiarato: “Il metodo utilizzato [per la finanziaria] è di rottura rispetto alle consuetudini passate, abbiamo ribaltato il consueto modo di pensare: prima sono stati individuati gli obiettivi, poi si è passati allo studio dei modi migliori per raggiungerli concretamente. Un cambiamento epocale rispetto al passato, quando il Piano Regionale di Sviluppo veniva considerato un provvedimento ancillare, come ancillare è stato considerato ogni genere di programmazione regionale, coi risultati che sono sotto gli occhi di tutti”.
Una cosa è certa: la Todde o non sa nulla della storia della Sardegna contemporanea o soffre politicamente di narcisismo, cioè di quel difetto che riduce la realtà a se stessi e alla contemplazione di sé. Ma la poverina ha idea di che cosa erano, ai tempi della Rinascita, le dichiarazioni programmatiche lette dai Presidenti della Regione nell’Aula del Consiglio regionale che poteva dar loro la fiducia o negargliela? Ma la Todde è andata a rileggersi i dibattiti politici ai tempi della Cassa per il Mezzogiorno e della Legge 64? Ma questa signora che fa Alice nel Paese delle sue meraviglie, ha mai letto le dichiarazioni di Cabras quando la Regione promosse la nascita dell’ambiente scientifico e tecnologico che poi generò in Sardegna il primo operatore internet d’Italia? Ma la Todde è andata a vedere quante e di qual tipo sono state le leggi approvate nel primo anno di legislatura del primo mandato Soru? Ma la Todde sa che lei ha presentato il Piano di Sviluppo regionale in ritardo di 7 mesi rispetto a quanto previsto dalla legge? La Todde sa che Raffaele Paci, Giunta Pigliaru, presentò il PRS perfettamente nei termini, lui sì anteponendo la pianificazione alla programmazione e alla realizzazione degli interventi?
Invece lei? Che cosa si può dire di lei in questo anno e mezzo di stizzosa monarchia nuorese? La Regione sta seduta su una valanga di denaro non speso. Ma andiamo per gradi.
Lei è quella che non avendo chiari gli obiettivi, ha fatto due leggi farlocche sul sistema energetico sardo, la moratoria e la legge aree idonee, rivelatesi incostituzionali e inefficaci perché governate dalla propaganda e non dall’intelligenza. La Todde è arrivata a vincere le elezioni senza aver chiari i suoi obiettivi, cioè senza aver chiaro su che cosa dire sì in materia energetica, e la Sardegna, per questo, si dibatte ancora nella confusione di chi dice no a tutto e da tutto viene travolto.
Complimenti, veramente un modo eccellente di fare programmazione, assomiglia al volo disperato delle mosche contro i vetri delle finestre.
Lei è quella che ha preso sotto tutela il Brotzu, con il proconsolato Caschili, e lo ha condotto al disastro. Lei è quella che ha sul collo i ritardi nelle Tac e nelle Pet dei malati oncologici sardi. Lei è la tutrice delle Asl in deficit e la vendicatrice di quelle virtuose ( a proposito, dove sono i bilanci delle due aziende universitarie? Vuoi vedere che verranno pubblicati dopo la nomina dei commissari, così da non mostrare quanto sono in deficit?).
Lei è quella che ha voluto a tutti i costi la leggina sbrindellata per i commissariamenti delle Asl, per la quale ha ritardato la finanziaria costringendo la Regione a quattro mesi di esercizio provvisorio che significano la spesa bloccata, o giù di lì, per un anno, per poi scoprire ciò che anche i bambini sanno, e cioè che non può nominare i commissari Asl senza l’approvazione del Bilancio. Questa è programmazione? Questa è confusione, ma grave, però.
Lei è quella che ha avvallato due assestamenti con tabelle di finanziamenti a privati e amici dei consiglieri regionali che in altre regioni avrebbero determinato diverse attenzioni dell’autorità giudiziaria e che comunque attestano la perfetta continuità della Giunta Todde con la vergognosa mangiatoia delle Giunte Solinas.
Lei è quella che ha dato patenti di esperti a 130mila euro l’anno a persone con curricula più che discutibili.
Lei è quella che teorizza che chi è eletto è legibus solutus, cioè non deve rispettare le leggi che invece sono vincolanti per tutti gli altri.
Ma io non ce l’ho con lei.
Lei ha mantenuto le promesse e se il Pd non fosse stato accecato dall’odio verso Soru non avrebbe commesso questo errore tragico.
Io ce l’ho col Pd che mi sembra il principe di Salina, il quale contemplava la rovina del proprio ceto e del proprio patrimonio con nessuna attività e minor voglia di porvi rimedio. Così anche il Pd sulla decadenza tragica della Sardegna.
dichiarazione di Meloni vice…..300 milioni disponibili da destinare senza vincoli particolari su 10 miliardi del bilancio Regionale 2025, magari quei 300 milioni x non sbagliare verranno destinati e ripartiti tra i consiglieri di maggioranza e opposizione in base alle esigenze personali…. soprattutto x dare risposte concrete a………e noi paghiamo l’ Irap Irpef e altro…intervenga urgentemente la magistratura.
@Antonio
Ite mi siat sa “minoranza”! E cun cale “maggioranza”?
Ita ancora andhamus a pessare a “maggioranza” e “minoranza”!!
Ite si podet pessare, chi pro fàghere seriamente opositzione pro su chi serbit a sa Sardigna e a chie inoghe istat si ponzant contr’a su todhìmine de sa “maggioranza” pro si agatare a iscórriu cun su guvernu s’Itàlia a «correre» de Giorgia?
A mie za mi paret de ambas partes cosa de “minorati”! E de “maggiorati”/trucados pro efetu de una leze eletorale disonesta ca est leze de imbrogliones, e no a «premio» (e pro cale méritu?) ma a FURA de «maggioranza» chi faghet = a 0 (uguale a zero) su votu de deghinas e deghinas de mizas de eletores! Balla, coment’e demogratzia no b’at male!
E comente si podet nàrrere chi custa leze rispetat s’art. 48 de sa Costituzione italiana chi at istabbilidu e a votu demogràticu chi su votu de s’eletore a prus de èssere personale, lìbberu e segretu «è oguale»? Tzertu, si aiat bìnchidu un’àtera parte fit istadu sa matessi cosa; ma fossis no aimus tentu un’amministratzione abbunzada irbarriada de oltretirreno e improdhera pro torracontos de aprofitamentu e impositzione e no pro su chi prus serbit inoghe.
E sos “minorati” puru ant a èssere ispetendhe sos miràculos de Giorgia, invetze de fàghere su dovere de rispòndhere a su bisonzu mannu de una Sardigna isperdindhesiche fintzas de zente!
Caro Paoli,ti seguo sempre con interesse e i tuoi scritti rispondono al mio pensiero e a quanto succede nella realtà Sarda. Ricordo i tuoi interventi appassionati nei Consigli Nazionali e nelle assemblee Psd’Az,sempre puntuali e coinvolgenti. Ora ti dico di fare Forza Paris ancora e sempre mettendo a nudo l’obbrobriosa gestione della Todde e dei suoi sodali. Sperando di vederla”Decaduta” in …su mesi e’ Idas.
Ma come si fa a dire che è stato un anno sprecato quando anche Comandini ha dichiarato che son stati “dodici mesi intensi”. E Comandini è uomo d’onore
prof chi ha tradito Soru è il partito di Massimo Zedda poi il PD Sardo fa veramente pena si è appiattito al M5S ma in particolare dov’è la minoranza invece di fare il loro dovere cercano accordi
Nella mediocrità assoluta del mondo politico isolano che altro poteva svilupparsi se non un mediocre presidente di regione che si accompagna ad analogo non solo nel titolo (presidente) ma anche nella qualità (mediocre) a dirigere il Consiglio? Il resto della truppa mista. dagli assessori ai consiglieri regionali al livello di mediocrità stentano ad arrivarci. Stendiamo un velo sulla opposizione di dx, di cento e di sx. Diciamo che fanno una mediocre opposizione ,e qui mi fermo per non voler essere accusato di fare un processo alle intenzioni. Stiamo ,quindi , ai fatti. Ma dove stanno i “grandi” della politica? Mimetizzati, celati tra la popolazione di Sardegna? Quel popolo che un tempo diede alla nazione due capi di stato , presidenti del consiglio,e ministri (Segni e Cossiga) e grandi pensatori e dirigenti di partito (Gramsci, Berlinguer, Lussu ) e si potrebbe continuare con le recenti figure,sempre più rare, di eccellenti personaggi sia in campo nazionale che regionale. Ed arriviamo al nocciolo. Come mai tanta desertificazione? Analizziamo la società: una volta c’erano in tutti i comuni le sezioni di partito ,scomparse per un solo motivo. Nessuno le frequentava più. C’erano i circoli culturali, quelli giovanili, del cinema( ove si discuteva dei messaggi che i film veicolavano) , le
compagnie teatrali comunali, i giornalini fatti dai giovani e da adulti (sia interessati che…finanziatori) non per pettegolare sui vizi e le virtù dei concittadini, ma per parlare dei problemi sociali della comunità e si può continuare su aspetti anche sportivi (le olimpiadi di paese) o i cori polifonici (sia laici che religiosi) o i veglioni (di Capodanno e Carnevale).
Di tutto ciò non è rimasto più nulla. Solo svaghi fini a sé stessi, discoteche, aperitivi ,pizze, corse in moto o in macchina che producono violenza, droghe e falsi miti da seguire verso il nulla. Da una società così povera di interessi, i giovani migliori si sentono sovente emarginati, derisi dalla massa, gli adulti preferiscono la tranquillità di una vita in pantofole a guardare la TV e rimpiangere i tempi passati (l’esempio più eclatante lo vedo tutte le mattine allo specchio). In sintesi: da una società mediocre, una politica che non può essere che mediocre,fatta da uomini mediocri, per un futuro mediocre. Uno slogan sindacale, per me tra i migliori, ricordava a tutti gli iscritti: il sindacato sei tu !! Traslato, la società ,la politica SEI TU!!!
Benedetta Donna. Nessuno dello staff che si prende la briga di abbozzare una difesa (anche di ufficio) della sua persona. Alessandra ti esorto a un bel discorsetto ai tuoi collaboratori : che scendano nell’arena di Sardegna e Libertà . Vivaddio! Vogliamo leggere qualcosa di audace a tua difesa.
Gaspare’ ! Eh?! Nietzsche alla tua età aveva scritto una Inattuale contro il Re dei Filistei David Strauss , il luminare dei dotti più acclamato in tutta la Germania. Il poveretto era morto di crepacuore dopo averlo letto.
Lo so lo so troppe cose abbiamo udito dalla Campagna elettorale a oggi, ma è qui che escono fuori i migliori comunicatori : lo scontro dialettico contro l’impossibile. È facile raccogliere sempre dallo stesso popolo. Si deve sempre migliorare e alzare il livello
Davvero deludente vedere la Presidente Todde unirsi all’onda politica che dagli Stati Uniti alla Francia passando per Roma vuole che la legge si pieghi ai programmi politici, i giudici al popolo, che la popolarità garantisca l’impunità.
Il rispetto delle sentenze è uno dei fondamenti della democrazia.
Gli attacchi ai giudici sono un attacco al principio della separazione dei poteri e quindi allo Statovdi diritto.
La proclamata ‘Onestà Onestà’ si infrange ogni giorno nella sete di potere.
Caro Paolo ti devo contraddire, Lady3Na un piano regionale di sviluppo l’ha completato: un ufficio stampa con 8 addetti a cominciare dal capo proveniente da Roma, (esperto di comprovata esperienza capo iscritto all’albo dei pubblicisti una settimana prima della nomina) più quelli della rassegna stampa appaltata all’esterno non si era mai visto nella storia autonomistica.
Un vero colpo da maestra di superstaff che a Solinas gli fa un baffo e anche la barba TGZ 😂
Anchei io nutrivo qualche speranza nel PD sardo, salvo capire che gli basta amministrare l’esistente, e in questo è assai abile, e mediocre. La Todde era la nuova e farlocca moneta da spendere sul mercato elettorale (donna, imprenditrice, estranea alla politica). In apertura dell’incontro nuorese sull’attrattività della Sardegna ha proferito le solite banalità, ma con aria solenne: “La patente di sardità non spetta a chi è nato in Sardegna, non a chi vi risiede da più tempo, ma a chi vi lascia più tracce”. Vomitevole come tutto il caravanserraglio di giullari, nano e ballerine che si porta appresso.
… ma ita funt, amministradoris pascendi cocas in campu mannu?! Si andhaiant a chircare cocois, crochedhas, sitzigorrus e mungetas si tiant campare nessi cun prus dignidade!
Arratza de todhada e todhàmine chi noche at rutu o ant betadu a subra!
At a èssere totu a AI chi funtzionat? Ma ite ‘programma’ totu cibbernéticu li ant garrigadu a Intelligéntzia Artificiale?
In effetti un evento epocale! La primissima volta nella storia che un Presidente decaduto riesca a fare tanti danni.
Iniziamo però a chiamare le cose con il loro nome anche nei titoli; PD.
Anche perché quei 4 gatti dei 5 tasche contano e governano poco.
Per ricordare Antonello Fassari, si può solo dire: “che amarezza’…
Mi occupo di sviluppo locale da decenni, negli ultimi quindici di economia del mare. La Sardegna non ha mai avuto una politica per il mare, quella che chiamano Blue Economy, ma a differenza del passato si sta smantellando, nella pesca, nell’acqua coltura, ma anche nello Sviluppo Rurale, la presenza di organismi, quali i GAL ed i FLAG, che pur con tanti limiti hanno sopperito alla mancata programmazione e tenute coese le comunità più deboli. C’è tempo per una inversione di tendenza? Ce n’è poco, ma c’è! Bisogna, però, che maggioranza ed opposizione riconoscano i loro limiti e sappiano, in questa situazione, utilizzare le intelligenze migliori, mandando a casa i tanti incompetenti arruolati per l’occasione.
A mio avviso una Regione allo sbando, dalla sanità (osserviamo le liste d’attesa, nomina commissari che hanno bloccato la finanziaria, i pochi medici…) passando per i trasporti (basti solo guardare i costi dei voli e dei traghetti nella settimana di pasqua), il famoso DL sulle aree idonee (invito a leggere l’articolo di ieri dell’ unione Sarda https://www.unionesarda.it/news-sardegna/aree-idonee-la-mappa-non-esiste-lyzwok8v), lo staff della presidente e altri fattori che hanno fatto di loro i punti di forza nella loro campagna elettorale, non hanno minimamente rispettato nulla, anzi hanno stravolto a loro piacimento. Ma la maggiore preoccupazione è il PD, che arranca muto al volere dei 5S pur di non scendere dal trono.