Francamente, ieri mi aspettavo che i legali della presidente facessero una conferenza stampa e illustrassero i contenuti del loro ricorso contro la decadenza dichiarata dall’ordinanza del Collegio di Garanzia Elettorale.
Invece no.
Lo avranno da oggi gli avvocati di chi si costituirà in giudizio e piano piano, nei prossimi giorni, diverrà pubblico. Tuttavia, in questo modo sembrerà che le notizie verranno fatte filtrare da chi sta all’opposizione della Todde, con il consegunete corredo di manie di persecuzione e di teorie complottistiche che ben conosciamo.
Avrei capito la riservatezza se, fin dal principio, gli avvocati avessero derubricato la questione a vicenda da tribunali della quale non parlare nel dibattito politico. Invece, come non ricordare l’accusa pubblica di aver alterato la realtà, rivolta dai legali della presidente alla dott.ssa Cucca, presidente del Collegio di Garanzia, nonché l’invito-incitazione del capo del Movimento Cinquestelle, l’avv. prof. Giuseppe Conte, a citare per danni il Collegio di Garanzia?
La domanda è d’obbligo: le accuse sono pubbliche e invece le ragioni sono private?
Mi pare un recupero di prudenza un po’ tardivo e anche ostentamente sfacciato.
Di cosa discuterà il Consiglio regionale la prossima settimana, se la Todde non esplicita le ragioni della sua difesa?
La questione del futuro prossimo è molto delicata.
La Todde potrebbe investire strategicamente sui mille cavilli che la legge le consente per allungare il brodo e potrebbe anche vedere la magistratura andarle dietro a perder tempo. Ma politicamente, una strategia simile avrebbe come contraccolpo etico la certezza dei cittadini che le leggi per i senza potere si applicano e per i potenti si interpretano. Ne verrebbe fuori una legislatura incancrenita dalla progressiva consunzione di ogni credibilità e autorevolezza.
Quando si è presidenti di Regione, le questioni amministrative e di giustizia sono inevitabilmente questioni politiche. Vale certamente la presunzione di innocenza, ma in materia elettorale occorre dire se le cose contestate siano avvenute oppure no, questo è il punto. La difesa politica della Todde sembra voler dire: «Sì, sono stati fatti degli errori, ma non meritano la decadenza». Ciò che determina, però, se quegli errori comportino o no la decadenza, non è l’opinione pubblica, ma la legge, cioè una questione giuridica e non politica.
Per cui il problema torna a essere quello di sui si discute da settimane: la Todde ha sostenuto delle spese? Parrebbe di sì, oppure dimostri di no, dopo aver detto in Tv di averle sostenute.
Ha presentato un rendiconto: prima sì e poi no.
La questione politica sta tutta qui: perché la Todde si è potuta permettere di dire prima, e in una trasmissione di grande diffusione, di essersi pagata la campagna elettorale con i suoi soldi e dopo affermare formalmente a un organo amministrativo deputato ai controlli che adottava come proprio il rendiconto del Comitato Cinquestelle? In quale delle due circostanze la presidente è stata autentica? E perché dovrebbe essere considerato politicamente veniale un comportamento ondivago di questo tipo?
Per queste e altre ragioni, sarebbe stato opportuno spiegare le proprie ragioni dopo aver gridato le proprie accuse.
Ma è chiaro che qualcosa è cambiato, che magari sono giunte rassicurazioni sulla durata e sul percorso dell’iter amministrativo e giudiziario e quindi, dopo aver strepitato, si è recuperato il contegno, il giudizio, il silenzio. Come la vogliamo chiamare, la regola di Stato che vuole che cane non mangi cane? Che pena!
Una questione così delicata, che attiene alla legittimazione a rappresentare i cittadini, obbligherebbe i tribunali della Repubblica a decidere con sollecitudine. Non valgono qui ritardi, lassismo, cavilli. La Regione Sardegna deve avere una amministrazione perfettamente legittimata.
Certo sarebbe il caso di tornare sulla legge elettorale, sul presidenzialismo e le sue storture. Ma ora occorre risolvere quel giudizio sospeso, cui il Tribunale dovrebbe aprire una corsia preferenziale.
Egr. Prof.
Incumentzara a min di parri mali ( mi scuso,ma non so scrivere in campidanese) di questa leonessa aggredita da tutte le parti dagli sciacalli, dai poteri forti, dal governo, dalla consulta (referendum), e dalla minoranza/ maggioranza dei sardi, e che non si presenta a difendere le sue leggi ma demanda ad un comunicato il suo pensiero, mentre il presidente del consiglio, che essendo anche segretario dem, parla come il più partigiano dei fans, ma dalla sede istituzionale della regione , limitando il suo ruolo a guida di parte dell’ assemblea e della minoranza dei sardi.
Mischinedda,diceva mia nonna quando veniva a sapere che, qualche persona a lei nota era caduta in disgrazia o aveva avuto un lutto in famiglia!! A che punto si è ridotta quella che fino a pochi mesi fa contrastava 210.729 sardi con la frase ormai famosa: qui comando io !! Ora.,come l’ allenatore della squadra di calcio più debole, nasconde la formazione,sperando nella sorpresa, altrettanto fa la leonessa (scuara) tenendo nascoste le motivazioni su cui basa il suo ricorso,sperando,chissà, di disorientare i suoi avversari politici nel corso del dibattito della settimana prossima in consiglio.
Ciò detto., condivido il suo pensiero che questo atteggiamento remissivo possa essere dettato da una strategia difensiva fatta per abbassare i toni e, soprattutto,v le attenzioni dei sardi sul problema, perché fermo restando il principio che la legge è uguale per tutti, la prescrizione per decorrenza dei termini o per fine mandato( in questo caso) è sempre in agguato, giustificato , per carità non si discute, dalla enorme mole di lavoro causata dalla carenza degli organici !
Cordiali saluti
I tempi saranno lunghi, usiamoli per chiedere, e ottenere una nuova legge elettorale…Comunque vada.
Buongiorno Federico, hai perfettamente ragione esiste già un pronunciamento da parte del collegio di garanzia, ma come ben sappiamo La Presidente ha la possibilità di fare ricorso e chiedere la sospensiva della sentenza della commissione. Il problema mio avviso quando arriverà l’udienza del ricorso? A fine legislatura? Tutti zitti e continuano a percepire i loro stipendi incollati ad una poltrona, e quà non parliamo di sinistra, ma destra centro e tutti coloro che stanno facendo finta di non vedere. Si cercheranno i cavilli al fine di allontanare la data, se si sta attenti solo ieri è stata depositata il ricorso, solo perchè sollecitati altrimenti si sarebbe aspettato al 03-02-2025 chi sa il perchè? Parlano tanto di astensionismo quando ci sono le elezioni, si facciano una seria domanda di coscienza..
Se come elettori ci si può costituire in giudizio a sostegno della decadenza della Todde è quanto mai necessario (ed urgente) avere conoscenza dell’atto di impugnazione che a mio modesto parere andrebbe pubblicato nel sito istituzionale della R.A.S.
… TRANQUILLI TUTTI: seus in ‘civiltà’ a cani imbàuat e is procus pascint.
Sa genti ita e a chini podit votai po is malis prus mannus de sa Sardigna e de is Sardus?
Is ‘politici’ a cedhonis funt a “pescare [votus] nel torbido”, a prus pagu sa genti si interessat (e su prus a votai “per partito preso”) e mellus dhis andat a totu cussus de su “prémio de maggioranza” fascista (dh’at imbentau sa bonànima de Benito), a trassa de furonis modernus (legalis), ma fura e, contrariamente a s’art. 48 de sa “bella” Costituzione della Repubblica italiana, faint su ‘miràculu’ (o mira fissa a calincunu logu) chi SU VOTU DE UNA PARTI DE IS VOTANTIS BALIT DE PRUS e cussu de un’àtera parti balit… NUDHA! Demogratzia de Vaffa. A menefrego imperante e fura legalizzata. Iant a depi tenni bregùngia e fai ischifu a si presentai ananti de genti po dha guvernai e invecis… prexaus “on.” già aspirati o aspiranti, a “sorriso” cun dentiera bella po arriri.
E sa giustìtzia… ita giustìtzia si podit aspetai sa genti? Seus a sa giustìtzia de “si arrangi chi può” (o de ancu dhus currat… no, no si currit – custu mellus a su dinai – ) e aici medas si arràngiant a “chi fa da sè fa per tre”, si no aciunghent un’àteru dannu puru a prus de cussu giai fatu, aici a fai una “cadena” de arrevesas
Ca sa lei gei est lei, ma iat a èssi ca sa lei no est lei, o chi serrant un’ogu, o faint finta de nudha e lassant a perdi, o tirant a longas che in cudhus dibbatimentus duraus deghinas de annus tra ‘magistrati’ e “avvocati” (ma totus ‘giustìtzia) gioghendi a ping pong, a chini campat campat e chini morit morit tanti gei depeus morri totus.
Ma sa lei de sa guerra est solu cussa de VINCERE, no a binci is dificurtais mannas e assumancus is malis prus gravis, ma a binci e aterrai is àterus, i “nemici”. E iaus a èssi in paxi… (che is mortus portaus a gimitóriu) a ‘civiltadi’ de guerra.
Buongiorno, personalmente credo, a questo punto, che i cittadini si dovrebbero mobilitare e denunciare la Todde alla procura della repubblica OMISSIS. D’altronde i partiti che sostengono questa signora non si sono fatti scrupoli nel denunciare la Presidente del Consiglio per delle accuse alquanto fantasiose. A prescindere dal credo politico.
Qualcuno ha certamente consigliato moderazione e…..silenzio ; le vie del soccorso sono infinite e particolarmente lunghe : non mi stupirei se la decadenza venisse confermata ……fra quattro anni !!!!!!!
Si fa fatica davvero tanta perche ormai da chi dovrebbe dare l esempio di hanno solo cattivi esempi.E la somiglianza tra destra e sinistra pure con le dovute differenze è sempre più preoccupante.Ministre che se ne fottono e presidentesse che raccontano balle con ministri della Giustizia che vogliono cancellare la medesima fanno le stesse cose di chi aveva come motto “onestà,onestà “….,,come sempre viene automatico aggiungere trullalleru e trullalla
Oggi leggeri sopra una piuma a sorvolare la cima dell’OrtoBene dove vive Alice e il suo paese delle Meraviglie.
Oh niente granito eh?! Tutto fatto di Chewing Gum di qualità scadentissima e infimo prezzo.
P.s. da Jeronimus Bosch a Otto Dix
Caro Paolo, il mancato rispetto delle norme sulla trasparenza dei finanziamenti elettorali è una causa di ineleggibilità, che determina la decadenza…questo è il punto fondamentale..saluti
Purtroppo La sentenza esiste ed è legittima. Se stanno ricorrendo per chiedere la sospensione della stessa significa ch’è legittima.
E questa richiesta lo prova
Il problema sta di fatto nella lentezza della giustizia italiana, tra i mille cavilli burocratici, certo che facendo ricorso i tempi si allungano, quindi molto probabilmente la sentenza non arriverà prima di novembre (andando bene). Nel mentre si continua come se nulla fosse accaduto sotto gli occhi di un opposizione abbastanza accondiscendente, che fa finta di nulla e tira “fin che la barca và”. Il problema principale che sembra non interessare minimamente ai nostri politici è che queste operazioni continuano ad incrementare il numero degli astensionisti, creare sfiducia verso la politica e soprattutto nella magistratura. E’ stata messo in dubbio il lavoro della dottoressa Cucca, un autorevole giudice presidente del consiglio garanzia, che dopo un ricorso, ha avuto solo la colpa di evidenziare il non rispetto delle leggi. Nessuno dei consiglieri maggioranza o opposizione si è espresso in merito, ha preso le difese o quanto meno ha cercato di vederci chiaro. Lascio a tutti la facoltà di trarre le conclusioni, ma a mio avviso abbiamo una classe politica poco adeguata e poco obbiettiva, incollata alla poltrona a prescindere del colore politico.
” sono giunte rassicurazioni sulla durata e sul percorso dell’iter amministrativo e giudiziario ” sicuramente bisogna salvare il soldato Rayan
1) Userà mille cavilli, corsi, ricorsi, cassazione, Corte Europea per i diritti dell’uomo, foss’anche il Sindaco di Scraffingiu;
2) Sono ricca e quindi libera da condizionamenti, mi sono pagata tutto e posso fare di testa mia;
3) anzi no, ha pagato tutto il partito e devo pagare pegno assumendo una marea di disoccupati (RombodiTodde ūber alles) e trombati (l’ex sardistoide ex rivoluzionario Franziscu Sedda) e un addetto stampa esperto (con anzianità di iscrizione all’albo dei pubblicisti di una settimana) che però insieme ad altri 8 mi fa la rassegna stampa (anzi no la appalto ad una società esterna e chi se ne frega se la Corte dei Conti indaga per danno erariiale
4) ho fatto la legge sulle le idonee ché tanto c’ho a libro paga il superconsulente che mi fa scampare i ricorsi da parte dello stato anzi no Me l’hanno appena impugnata.;
5( Nel frattempo ho sistemato la continuità territoriale e i sardi volano e navigano tranquillamente;;
6) Menzus m’isto mudu per la sanità.
Dilettanti allo sbaraglio….
Non mi trova d’accordo con “ Lo avranno da oggi gli avvocati di chi si costituirà in giudizio”.
E chi si costituira’ in giudizio se si sta impugnando un provvedimento del collegio di garanzia?
Diverso sarebbe stato se a proporre la decadenza fosse stato un elettore. A quel punto l’elettore si sarebbe costituito in giudizio.
Qui nella migliore delle ipotesi si costituisce l’avvocatura dello Stato.
Le ragioni verranno fuori lo stesso perché sara’ la stessa maggioranza che lo fara’ circolare.
Ma poco cambia. Entro l’estate il Tribunale si pronuncerà e gia’ da li avremo tutti le idee piu’ hiare.