L’agenzia giornalistica Dire riporta questa risposta della Todde al post di Renato Soru sull’eolico: «Il post di Renato Soru sulla speculazione energetica? Preferisco non replicare. Dico semplicemente che la mia porta è sempre aperta, ma ricordo anche che sono una persona concreta. Quindi se ci sono dei temi concreti su cui misurarci lo faremo, altrimenti sulla ‘filosofia’ in questo momento ho poco tempo da perdere».
Io so di letteratura e mi sovvengono queste parole: «I vincitori, fatti superbi, guardavano a traverso e svillaneggiavano i vinti».
Il problema è che noi vinti sappiamo più cose della villanìa dei vincitori e ci accorgiamo che la Sardegna ha un presidente che fraintende come filosofia tutti i testi che superano, nei ragionamenti, la lunghezza delle barzellette.
Tutto ciò che è complesso è filosofia, per lo schema neuronale della Presidente in carica. E si vede!
La presidente rivendica di essere una persona pratica e infatti ha dimostrato una gran pratica nel moltiplicare le nomine, nel nominare esperti in precedenza inoccupati, nel finire il budget per il reclutamento dei dirigenti esterni all’Amministrazione regionale, nel non saper far nulla rispetto alla crisi della sanità (anzi no, una cosa la sa fare, non ci dorme la notte, eh già!), nel non saper affrontare la siccità che ci sta divorando, nel non saper fare un fico secco rispetto a una stagione degli incendi a dir poco drammatica, ma soprattutto, nel non saper cosa fare per bloccare la speculazione energetica in Sardegna, giungendo al punto di ammetterlo con ammeschinato candore, dicendo che, anche in questo caso «non ci dorme la notte». Una presidente che ammette l’inefficacia dello strumento legislativo con cui voleva bloccare l’eolico corsaro in Sardegna, dà del filosofeggiante inutile a un uomo che le ha dato uno schema di ragionamento e di azione per essere efficace, laddove ancora non è riuscita in alcun modo ad esserlo.
C’è un che di ingrato e di invidioso, piuttosto che di villano, in tutto questo.
E poi, che cos’ha contro la filosofia la presidente Todde?
Capisco che possa non piacerle, posto che in campagna aveva intorno a sé tra i più valenti pensatori sardi e, al momento di fare la Giunta, li ha emarginati tutti a favore di altri meno illuminati (vogliamo essere cortesi). Che cos’è, ella soffre se si trova accanto chi è più capace di lei? Bruttissima malattia dell’anima. La filosofia non è aria fritta, non è logorrea inconcludente (le ricorda qualcosa?), è fatica, dolore, ricerca, e, al termine, visione, quadro, sistema, ordine, tutto ciò che manca a lei.
La sua porta non è aperta, presidente, perché è chiusa dall’orgoglio e dall’incapacità. Se la tenga, la apra e la chiuda come meglio crede, gente come noi non chiede udienza a nessuno, ma se è vero che noi siamo stati sconfitti dal popolo dormiente, lei sta per essere sopraffatta dal risveglio del popolo, e il popolo non bussa, entra.
Meno male che sono gente di sinistra, altrimenti i toni anti-intellettuali (tutto quello che risulta complesso o complicato diventa “filosofia”) e l’esaltazione dell’azione (“sono pratica”) a discapito della riflessione, farebbero pensare a un ruggente ventennio italiano!
Che bello, che emozione Neria De Giovanni, grazie a lei ho potuto capire meglio la grandezza della nostra Grazia Deledda, bravissime le attrici di “Andando via”.Cuore ci vuole null’altro….per la Sardegna.
Buona serata
La sentenza del 4 aprile 2022 del Consiglio di Stato riconosce potestà primaria alla Regione sul paesaggio. La utilizzi, signora Todde, e smetta di pensare a “quelli di prima”. Abbia coraggio ed onestà.
Mi piace molto questo suo articolo, grazie Prof!
magistrale articolo che condivido in pieno! Il silenzio di cosiddetti scrittori ed intellettuali davanti allo scempio degli ecomostri è palese cortigianeria oppure, ancora peggio, paura di esporsi e di perdere eventuali contributi e prebende!
Magistrale risposta Prof., !!!!! Purtroppo l’arrogante prosopopea,il livore dell’,incompetenza e la dispotica supponenza daranno tante sofferenze alla nostra isola ed ai nostri conterranei e la sua magistrale lezione andrà perduta . Non sembra vero,che l’inettitudine arrogante possa manifestarsi in tutta la sua virulenza e mi chiedo : ma siamo davvero sicuri che sia frutto di ignoranza o di improvvido superficiale apprendistato politico/amministrativo ???? Siamo proprio sicuri che dietro all’apparente palese attuale inefficienza , non si nascondano interessi talmente grandi ed inconfessabili , che il popolo non può e non deve conoscere?????q
There is nothing more practical than a good theory (cit.)
A proposito di porte aperte, c’è una new-entry tra i collaboratori dell’unione sarda: Bruno Vespa.
Custa este zente mala
Orgoglio? Spocchia? Incapacità? Non saprei come definire una persona che bolla come “filosofia” (con intenzioni vagamente dispregiative di una materia che evidentemente non è alla sua portata) un testo pratico e articolato come quello di Soru… Mi sovviene la definizione di analfabetismo funzionale coniata dall’ ONU nel 1984: “la condizione di una persona incapace di comprendere, valutare, usare e farsi coinvolgere da testi scritti per intervenire attivamente nella società, per raggiungere i propri obiettivi e per sviluppare le proprie conoscenze e potenzialità”.
Grazie Renato Soru, la sua disponibilità è disarmante, sa Nugoresa quando non dorme rimugina su come fare Muro non sa fare altro, poveri noi osa pure definirsi nostra porta voce…grrr!
Ma custa cristiana de Presidente it’est, totu a INTELLIGENZA ARTIFICALE?
E iant a èssere filosofia, po issa, is puntos precisos de is leis chi at postu a craru Soru assumancu po nosi arrisparmiare una parte de su chi nos’ant a iscarrigare, ca is leis dhas faent is chi cumandhant e si no bastat portant su gurtedhu aferrau a sa màniga?
E totu is Cossigeris ite faent, ite pentzant de fàere de cuncretu e de possìbbile fintzas cun custa RAS? O funt totus a intelligenza artificiale issos puru?
Poi si offendono i sardi quando, riprendendo una frase detta da qualcuno e senza stare a ricordare chi e perché, vengono definiti “pochi, matti e disuniti”.
Ma dove si vuole andare?
Davanti al torio che abbonda dentro e fuori dei poligoni. davanti alla evidente aggressione eolica, davanti a trasporti neanche fossero col panfilo del sultano del Brunei, davanti a una sanità che va in tilt, anche letteralmente, che fanno i sardi? La cosa migliore che sanno fare: si dividono per bande, indossano la maglia di qualche partito politico italiano (o ammiccano: non ne ho ancora visti, letti o sentiti pronti a giurare che “nunca mas” parentele politiche italiane) e danno vita al classico duello per conto terzi, nel quale la sola cosa certa è che a guadagnarci non sarà la Sardegna: disuniti al massimo. Ed essendo un milione e mezzo di anime. vai a smentire che sono pochi.
Io non ho nessuna velleità politica, sarei un pessimo rappresentante di chiunque avesse voglia di candidarmi. Ma due cose mi sono chiare. La prima è che continuando ad alimentare il gioco della politica italiana, quest’ultima continuerà a fagocitarci senza pietà, dunque soltanto tutti insieme possiamo pensare di valere qualcosa. La seconda è ancora più semplice: prima viene la Sardegna, poi viene la Sardegna, e infine viene la Sardegna. Ciò che accade una volta oltrepassato il mare, in larga parte non ci riguarda, ma spesso è proprio ciò che ci frega.
quel che non si riesce a comprendere è se il tono della replica di shallow è dovuto più ad una voragine di inconsapevolezza (e quindi di presunzione) oppure a stolidità pura e semplice (il che è più che drammatico)
irridere la proposta di Soru come materia “filosofica” su cui si ha “poco tempo da perdere” rivela una paurosa debolezza di argomenti
la porta è aperta, ma dentro non si vede nessuno…
Mi sembra che la Presidente sia affetta da “ sa sangia”! Il mix di invidia, rabbia e gelosia
L’unica possibilità che ha il buon Soru di essere ascoltato è quella di fare la tessera 5 stelle 😂😂😂
Egregio, che dire di più di quanto da Ella esposto?
Definire il saggio di Soru come filosofico è allarmante perché proviene da chi deve promuovere norme per il governo regionale laddove, se intelligente, avrebbe dovuto dare di gomito ai suoi sodali (come si faceva tra compagni di banco quando qualcuno faceva circolare la soluzione di un quesito matematico); al tempo stesso è la prova provata di cosa devono aspettarsi i Sardi e la Sardegna da costei e la sua accozzaglia di buoni a nulla. Saluti.
Tanti anni fa a pattada c’era un idraulico, mastru Nigola, quando lo cercavano per dei lavori diceva….passo lunisi (lunedì).ed era lunedì. Rinviava sempre. Questa Todde chissà perché mi ricorda Mastru Nigola….sempre rinviando…..
Nessun dorma (diritti di G.P.)… aspettando l’alba….
I suggerimenti di Soru, lungi dall’essere definibili “filosofia”, dovrebbero essere analizzati e fatti propri dalla presidente. Peraltro sono gratis, perché offendersi? Pensavo fosse più pragmatica. Evidentemente mi sbagliavo, ma più del sottoscritto, devono essersi sbagliati quelli che l’hanno votata, sperando nella soluzione della crisi sanitaria, delle rinnovabili, del lavoro, della continuità territoriale e quanto altro promesso.
Alessandra D’Arbarè è fatta così, più esterna e meglio si racconta, d’altronde la totale assenza di formazione politica, di esperienza politica sul campo è evidente, lo era, almeno ai miei occhi, anche prima che la candidassero, la trovo fastidiosamente spocchiosa, ma d’altronde è targata m5s
Ha perso una buona occasione per stare in silenzio…e riflettere