Io sono stato colpito dal virus dell’influenza e sono dovuto stare a casa, a stretto contatto con medicine e bagno.
Ma tanti, tantissimi, ieri, hanno partecipato alla chiusura della campagna elettorale di Soru. Una chiusura che oggi viene annacquata, derubricata a fatto ordinario da tutti i media.
Per questo pubblico le foto, perché si deve vedere che il popolo negato, quello che sta chiedendo di dare alla Sardegna una forza politica diretta mai conquistata prima, questo popolo negato dai media di regime, esiste e si è mostrato.
Soru e la coalizione sarda sono stati aggrediti da una parte, ben identificabile, dei media nazionali.
Si sono scomodate figure come Formigli, il Fatto Quotidiano, Telese, Gruber, Travaglio, cioè le truppe scelte del Movimento Cinquestelle. È scomparso il Pd, che non aveva neanche un suo addetto stampa, si affidava a quello pentastellato. La debolezza culturale della Todde è stata coperta da una prova di forza, che ha proprio del fascista, questa sì.
Però tutto è stato vano. Terza era e terza è rimasta e con lei un apparato politico tragicamente mediocre, che ha perso il senso della propria missione, che esige di comandare e non chiede più di governare.
Però l’aria si sente ed è un’aria non di ribellione (i ribelli durano un giorno) ma di unità, di costituzione, di ferma, educata ma inamovibile reazione a una manipolazione. Ieri in tanti hanno confermato di voler sottrarre la Sardegna al ruolo di cavia di una prova di forza tra partiti nazionali italiani, con totale indifferenza alla natura dei problemi della Sardegna e all’ambizione dei sardi di mettervi rimedio. Ieri c’era aria da Pallacorda, da giuramento di libertà. Ieri è come se tutti abbiamo preso l’impegno di “non separarci mai e di riunirci ovunque le circostanze lo richiederanno, fino a che non sia stabilita e affermata su solide fondamenta una nuova stagione di libertà e sviluppo per la Sardegna”.
Così ci sentiamo noi: uniti da un impegno, vincolati da un giuramento.
Egregio, hai voglia a fare appello alla dignità dei Sardi.
Esiste solo la dignità individuale (e non è poca roba), quella collettiva è scomparsa da decenni, interminabili, di sopraffazioni che avrebbero dovuto portare a fare un buon uso della autonomia.
Abbiamo la classe politica che ci meritiamo.
Più che di dignità avremmo bisogno di indignazione, che non vedo. Buon voto.
Dopo quello di Paolo Maninchedda penso che poco si possa aggiungere.Perché il punto vero è quello che indica Paolo comunque vada ha vinto la Sardegna perché domani 25 non è un arrivo ne una fine ma solo un inizio e ne parliamo davvero il 26 semplicemente Fortza Paris 😊
Mi dicono che sono una perdente cronica, spero questa volta di no, recidiva si nel votare l’unico canditato credibile, competente, dotato di memoria a lungo termine e di capacità progettuali divergenti e a lungo termine, questo si. Che sa ascoltare e non dimentica e sono certa che dentro la sua pelata il puzzle sia bello pronto, come un bellissimo retablo, leggibile per tutti in modo diacronico e sincronia e ciporterà fuori da questa palude.
Paolo la cosa che Non Nominil mai sono i Fascisti Veri…
Ieri con mia moglie eravamo al Teatro Massimo, all’uscita mia moglie ha affermato: “Che bel regalo mi sono fatta”, era il suo compleanno.
@ Antonio Costeri Antonio, tu credi? Credi che io non li nomini? Forse li identifico anche laddove tu non li vedi e certe campagne di stampa dell’ultima ora me ne hanno dato conferma. Antonio, ne riparleremo, ma credo che il Pd abbia fatto un errore culturale, politico e tattico a subordinarsi ai Cinquestelle che sono tutt’altro che democrazia, solidarietà, giustizia sociale e sviluppo.
Tutt umpare cantammoso
https://m.youtube.com/watch?v=7GZFuIYVvOA
Aria nuova, fresca, pulita e tanta voglia di libertà per decidere cosa vogliamo per noi stessi le nostre comunità, la nostra Sardegna. L’incontro di ieri ha coinvolto e appassionato non solamente chi ha potuto seguirlo di persona ma anche quelli come me che, per diversi motivi, hanno dovuto scegliere la diretta streaming. Renato Soru ha costruito un intervento straordinariamente ricco di idee, progetti e sfide che la Sardegna attendeva da troppo tempo. Il suo carisma è fuori discussione ma ciò che più mi ha colpito è stata la sua costante ricerca di condivisione del progetto, il riferimento puntuale al lavoro di squadra e all’impegno di ciascuno in questa esaltante nuova stagione politica. Abbiamo scelto e non torneremo indietro. Sempre a testa alta.
Soru mi fa’ sperare in una Sardegna con la schiena dritta…Rivoluzione Gentile e’ bellissimo..
Paolo la cosa che Non Nomini mai sono i Fascisti Veri…
S’UNIONE DE IS SARDOS! E (si dhue at duda po chie no si narat Angioni, Becu, Boi, Caboni, Cani, Carroga, Cassili, Cau, Cocoi, Colovredhu, Columbu, Corbu, Corona, Crabas, Crabu, Cugurra, Eritu, Erre, Espa, Falconi, Formiga, Gatu, Lepore, Lioni, Liori, Lìndiri, Magiolu, Malloru, Mangoni, Macioni, Margiani, Menga, Muroni, Musca, Palaja, Palumba, Perdixi, Pica, Pilloni, Pische, Porcedhu, Porcu, Printzis, Pubusa, Pudha, Pudhu, Pùlighe, Puxi, Puxedhu, Rùndhine, Sintzu, Sìsini, Sìrigu, Sórighe, Sturru, Tidore, Tzìntzula, Tzirulia, Tzonca, Tzurruliu, Vaca, Verre, e fintzes Peis Genugu Cossa Costàgiu, Bratzu Petorru Origa e Concas!) EST SA SARDIGNA CHI NOSI FAET A SARDOS in su mundhu! E podeus e depeus èssere unios cun istima, arrispetu, fidùcia, coràgiu, ànimu, coro e mente, manos e peis e prus profetu assumancu de fàere magioràntzia de assemblea natzionale costituente (e ricostituente, resiliente) no contr’a is àteros, ma chentza su segamentu de cambas de su divisionismu avatu de is partidos italianos, chi andhent in bonora e agiudent cantu bolent agiudare, ma chentza iscorriare e ispimpirallare a noso a farinedhos, ca noso puru teneus de èssere lìbberos e responsàbbile po nosi guvernare cun su matessi t¡tulu, bisóngiu, dignidade e profetu po noso etotu e po is àteros puru in su mundhu, ca si seus frades, e frades seus, depeus èssere no de un’Istadu ma de is cristianos/umanidade de totu su mundhu po èssere prus e méngius umanidade!
O Sardigna donosa e galana, pinzellada de manu divina, a giardinu ti peses de istima cun is pópulos totu in sa paghe, chi si cumprat de s’Umanidade cudh’ispera de méngius destinu, totu paris faendho camminu, no prus gente cracada oprimios!!!
Per Il Medievista
Posso anche io qualcosa di similare. Una coppia di mia conoscenza che ha sempre votato per i 5stelle, questa volta voterà per Soru. Aggiungo anche che, partecipando agli incontri con Soru a Sassari, ho notato la presenza attiva di tanti compagni del sindacato e di diverse persone che in passato hanno sempre votato a sinistra. Ecco, questo è secondo me l’aspetto più importante e che può rendere fiduciosi: parte della base del PD e moltissimi simpatizzanti non hanno digerito questo “campo largo” e dalle parti di Comandini e C. si è continuato a sottovalutare questo particolare. Non so se domani Soru vincerà, penso sia difficile perché il vento di destra sta soffiando dappertutto, ma se dovesse prendere un solo voto in più della Todde, questa sarà una sonora sconfitta per l’alleanza PD 5s e dovranno per forza esserci delle conseguenze politiche, e forse non solo in Sardegna.
Hai detto bene Paolo: uniti da un impegno e vincolati da un giuramento. In cinquant’anni di lotta politica, prima nel Partito sardo d’azione poi come “cane sciolto” ma sempre sardista, sto assistendo alla formazione di una forza politica sarda, della quale ce n’è assoluta necessità. Renato Soru si è dimostrato leader per intelligenza, capacità e conoscenza dei problemi della Sardegna, che, durante la campagna elettorale ha ottenuto grande partecipazione e sostegno da un capo all’altro della nostra isola come anche le immagini non solo di Cagliari, ma anche di Oristano, Nuoro e Sassari dimostrano. Renato Soru si è conquistato quindi il ruolo di più autorevole sardista di questa kermesse elettorale (dove tutti si son mascherati da sardisti) e la Coalizione sarda è la sintesi delle forze autonomiste e indipendentiste. Ho infine l’impressione che i sardisti, giovani e vecchi, ancora aderenti al vecchio Psd’a non voteranno Truzzu, candidato di Fratelli d’Italia (che come la Meloni evita persino di dichiararsi antifascista), perché è come mischiare il diavolo con l’acqua santa. Vincerà Soru e la Coalizione sarda e si aprirà una storia nuova con un Presidente (e non un prestanome governatore di colonia) con tanti giovani protagonisti.
Anch’io purtroppo non sono andato è mi dispiace, ma non ero proprio in buona forma.
Credo anch’io che la parola d’ordine di queste elezioni regionali sarà proprio ” Voto disgiunto al Presidente Soru”
Infatti, anche dalle mie parti e non, tra le varie amicizie che ho, sento proprio parlare di questo ” voto disgiunto a Soru come PRESIDENTE è il voto di Consigliere a persone fidate, serie, competenti…
Chissà come andrà, già domani notte potremo avere/ sapere qualche notizia, ma la Speranza è molto forte… 🤞… Spero vivamente che la Sardegna possa vivere una nuova stagione per Tutti Noi Sardi.
Gentile professore.
L’altro giorno scrivevo mettendo in evidenza speranze ma soprattutto incognite riguardo alle possibilità per Soru di vincere le elezioni.
Oggi voglio invece raccontare due episodi che danno speranza, nonostante le difficoltà.
Il primo.
Mia figlia ha 18 e domenica voterà per la prima volta.
Insieme ai suoi compagni di liceo in questi giorni è tutto un discutere, un argomentare che è un piacere da vedere nei giovanissimi.
Due loro amici e coetanei sono candidati in una lista che sostiene la Todde.
Sa cosa faranno tutti questi ragazzi (sono decine di nuovi elettori)?
Voteranno si i loro amici come consiglieri regionali, ma daranno il voto a Soru come presidente.
Si tratta di quel voto disgiunto che è la grande speranza di far vincere Soru.
Ma è allo stesso tempo un messaggio chiaro al PD: noi crediamo nei valori che teoricamente il centrosinistra dovrebbe incarnare, ma non vogliamo questa roba qua, questi politici doppiogiochisti che portano avanti gente come la Todde o Licheri.
L’altro segnale viene da un mio caro amico.
Lui e il suo gruppo familiare hanno sempre votato centrodestra, nell’area fra i Democristiani e Forza Italia.
Questa volta non lo farà. Per lui Truzzu è assolutamente invotabile.
Non mi ha rivelato chi voterà alla fine, ma questa presa di posizione mi lascia sperare che il fronte fascio leghista sardista non sia poi così compatto e granitico come vuol far vedere attraverso le sue spettacolari kermesse.
Vedremo.
Un cordiale saluto