di Paolo Maninchedda
Poco o molto che sia, la Giunta ha mantenuto un altro impegno: il completamento della SS 125 che da Cagliari porta a Tortolì.
Ieri l’Anas ha disposto l’avvio delle procedure di gara per i seguenti interventi, afferenti all’Accordo di Programma Quadro rafforzato in corso di stipula, con Obbligazione Giuridicamente Vincolante al 31/12/2014:
1) S.S.125 “Nuova Orientale Sarda” – Tronco Tertenia-San Priamo – 1o lotto – 1o stralcio dal km 0+000al km 5+665 importo a base d’appalto € 42.222.189,31
2) S.S.125 “Nuova Orientale Sarda” – Tronco Tertenia-Tortolì – 4o lotto – 2o stralcio importo a base d’appalto € 28.680.175,80.
I relativi bandi di gara sono stati pubblicati oggi sulla Gazzetta Ufficiale della Repubblica Italiana.
Ieri la Giunta ha approvato la delibera 36/14 che dà attuazione agli impegni presi in Consiglio regionale dal Presidente Pigliaru. Si dispone la vigilanza del Corpo Forestale intorno ai poligoni. Nessuno lo aveva mai fatto prima. Si obbligano inoltre le forze armate a rispettare diverse e più stringenti regole per la prevenzione degli incendi.
I fatti hanno un’evidenza non retorica, ma la politica, nell’età della comunicazione, sta purtroppo ritrovando la strada della retorica, la strada del coraggio a parole, dell’efficienza a parole, dell’autogoverno a chiacchiere. Ciò che ha distinto la storia di alcuni popoli da quella di altri è proprio il diverso rapporto con le parole. Alcuni sanno che sono segni indispensabili per comunicare, ma che da sole non possono cambiare la realtà. Altri le usano e fraintendono come fatti, le scoprono come grandi strumenti di manipolazione della mente e così creano la politica delle parole gonfie d’aria boriosa e vuote della sostanza delle cose. L’autonomismo sardo, che dura ormai da 150 anni, è questo: una bolla d’aria che, purtroppo, continua a fare discepoli incapaci di produrre e di riconoscere i fatti.
Bene, quando il miraggio si concretizzerà usi lo stesso ottimismo per complimentarsi. Io non sono l’assessore ai trasporti e penso di non poter fare diversamente che preparare gli atti per predisporre i bandi; il contrario non è possibile.
Sinceramente mi sarei aspettato una risposta più esaustiva dall’assessore ai trasporti. È da venti anni che si dice la stessa cosa e in realtà non si muove mai niente.
Mi pare ovvio che gli altri lotti “erano più pronti” ma questa non è certo una giustificazione per l’indpiegabile e continuo rimandare la questione. Penso che da questa parte di Sardegna dovremmo godere degli stessi diritti, e quindi anche di celerità e certezza nella realizzazione di infrastrutture, di cui godono gli abitanti di Tortolì.
Ho capito che ancora una volta si sta perdendo del tempo e la olbia-arzachena-s.teresa resta un miraggio…
Semplicemente, i lotti della 125 erano più pronti degli altri ad essere appaltati. Stiamo provvedendo anche per la Olbia- Arzachena Palau- S.Teresa.
Onorevole assessore,
ogni volta che leggo sulla carta stampata o sul sito istituzionale della Regione i proclami per l’imminente avvio della nuova s.s.125 faccio un subbolzo sulla sedia. “Questa è la volta buona, evvai!” mi dico, in realtà ogni volta ormai da diversi anni quella botta di entusiasmo mi si spegne quasi subito continuando a leggere il comunicato che di volta in volta accompagna la trionfale notizia, e non perché non sia contento che la dotazione infrastrutturale della mia isola venga ammodernata, ma perché ogni volta l’annuncio trionfante si riferisce a quella solita parte di strada che non è quella che in Gallura da decenni aspettiamo.
Ogni volta che si parla di s.s.125 la Regione si riferisce al tratto che da Tortolì raggiunge il capoluogo e non si capisce come sia ormai andata nel dimenticatoio la Olbia-Arzachena-S.Teresa, eppure si tratta della stessa strada (almeno fino ad Arzachena).
Ecco, mi chiedo, come mai così poca importanza viene data a questo progetto? Eppure stiamo parlando di un’area che sebbene non esageratamente antropizzata, rappresenta in termini di presenze turistiche il polo più importante della Sardegna e per questo meritevole di attenzione. Parliamo di un tratto di strada a due corsie, particolarmente pericolosa e non di certo scorrevole, lunga poco più di 50 km, ma che necessità di un tempo che difficilmente è inforiore ad un’ora e mezza. Praticamente chi da S.Teresa deve raggiungere l’ospedale o il porto è costretto ad inoltrarsi in un percorso ad ostacoli che nessuno ha intenzione di migliorare.
Ricordo ancora quando poco dopo l’insediamento di Renato Soru alla Regione, della cui maggioranza faceva parte anche Lei, venne subito stralciato buona parte del progetto esistente, cassando l’idea della 4 corsie (fino ad Arzachena), riducendola in buona parte ad un restyling del vecchio tracciato. Poi non se ne fece niente.
Nel frattempo tante promesse, incluse quelle di Cappellacci sia chiaro, fino ad arrivare ad ora dove il silenzio è estremamente assordante.
Anzi no, se n’è riparlato, ma in quella occasione il tono è stato evidentemente un po’ diverso da quello da Lei utilizzato oggi:”è un’opera inutile”. E zitti tutti…