La settimana scorsa, in una riunione ristretta, dissi che ‘l’elefante si mangia a morsi’, per significare che i grandi problemi devono essere affrontati con una grande visione ma anche con una strategia di praticità, capace di risolvere una difficoltà alla volta.
Uno dei grandi temi della politica regionale è dato dalle pochissime erogazioni di denaro reale a fronte di una montagna di stanziamenti, presenti solo sulla carta.
Ieri, insieme al dott. Cicalò, Commissario per l’alluvione, il sindaco di Nuoro Bianchi, commissario dell’ex Ato (che ha dato un importante contributo), il dott. Murtas di Abbanoa e il dott. Balzarini, Direttore generale dell’Assessorato ai Lavori Pubblici, abbiamo affrontato il problema della crisi idrica del compendio Escolca-Esterzili e delle fogne a cielo aperto a Posada. Dalla discussione è emerso con chiarezza che una procedura prevista dall’ordinanza del prefetto Gabrielli, di fatto blocca le somme stanziate e impedisce la realizzazione degli interventi urgenti. In pratica, il Commissario non può liquidare i lavori se non a presentazione di fattura quietanzata, il che significa che o i Comuni o Abbanoa o i privati dovrebbero anticipare i pagamenti (cosa impossibile di questi tempi). Si è interloquito con la Protezione civile Italiana, la quale ha autorizzato il Commissario a liquidare le somme relative agli interventi previsti nel Piano, semplicemente a presentazione di fattura. In questo modo Abbanoa e altri possono procedere ad affidare e realizzare i lavori, i quali verranno liquidati, per gli importi prefissati nel Piano, dal Commissario.
Penso che si debba lavorare sempre così. Occorre aggredire un problema alla volta e risolvero nella percentuale massima possibile. Così si fa lo Stato: costruendo collaborazione e fiducia.
Comments on “Stappare la vasca degli stanziamenti: collaborando è possibile”
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lo stesso criterio dovrebbe essere adottato dal Bic Sardegna
invece di strozzare i poveri utenti
Ottimo, almeno qualcuno la finirà di parlare a vanvera e se si leggerà l’articolo, prenderà atto che le protesi di complotto possono essere smontate in poche mosse.
Anda bene… passo passo, gli ingranaggi vanno controllati, revisionati, sbloccati e protetti, altrimenti la ruggine la fa da padrona così come nella locandina. Succede che gli ingranaggi talvolta vadano sostituiti, a volte sono obsoleti, grippati o superati da altri migliorativi. Quindi avanti fiduciosi e consapevoli che la macchina che si va a proporre funziona, senza tanti pit stop ma… con i giusti tagliandi di controllo.
Per quanto riguarda una più veloce e necessaria cantierabilità non sorprende il nulla osta da parte della protezione civile, esibendo regolare fattura. La solita logorroica macchinazione burocratica, plasmata udite udite: dall’arcangelo gabrieli. Appena sbarcato ci ha dato l’annunciazione di come lui Avea fatto e a noi come si Dovea fare……un po come fare la pornostar e la catechista insieme…
Il cammino sarà pure lungo e difficile, ma si vede già un deciso cambio di rotta!D’altronde, la classe non è acqua.
Per quanto riguarda l’episodio di Ottana, mi dispiace, ma a quelli che hanno compiuto quella razzia infame, auguro di trovare sulla propria strada il tenente Aldo Raine e i suoi 8 Bastardi.