Provo una forma di dolore che non so descrivere dinanzi alla superficialità ostentata.
Guardate questo video: Alessandra Todde impegnata con Renato Soru in un dibattito sull’energia e sui poteri che la governano, sui poteri espropriati ai sardi in ragione dell’urgenza. Soru parla di cose, di contenuti, Todde cerca di irridere l’interlocutore negando l’esistenza dell’argomento da lui proposto.
C’è un abisso di dignità e di credibilità a favore di Soru, non legato alla performance (cui si affida Todde), ma alla sostanza delle cose, a come le cose attraversano la carne delle persone oppure rimangono in superficie. C’è ancora chi pensa che le parole siano vane, che le si può usare a piacimento pur di convincere il proprio pubblico, piccolo o grande che sia. Non è così: le parole hanno un peso morale, chi lo ignora si fa male. E l’energia è un terreno scivolosissimo per Todde, uno scheletro nell’armadio.
La stessa superficialità risiede nell’ammuffito strumento di campagna elettorale usato dal Pd in caduta libera: Soru viene rappresentato come alleato della Destra perché contrapposto alla Todde. Il pubblico ha reagito a questa cialtronata secondo il proverbio “A bandito, bandito e mezzo”, e così al Pd è stato detto che è diventato la sesta stella del Movimento 5 Stelle e, per di più, che si tratterebbe anche di una sesta stella masochista, viste le legnate che ogni giorno Giuseppe Conte dedica al Pd.
Intanto a Destra accadono le cose tipiche della Destra: un noto imprenditore la cui moglie è candidata con un partito della coalizione di Truzzu, ha scritto ai suoi dipendenti una lettera emblematica nella quale prima dichiara di rivolgersi a loro “in qualità di amministratore” dell’azienda, poi, nella stessa lettera, ma dopo aver ricordato chi comanda, proponendosi con finta umiltà come “membro attivo di questa comunità” per chiedere il voto per la moglie. Si chiama persuasione rinforzata, ma si legge come rozza propaganda fatta a partire dai rapporti di forza sociali, una cosa antipatica, detta e non detta, una cosa feudale. Questa è la peggiore Destra sarda, quella non liberale, quella ancora baronale, quella essenzialmente parassitaria, quella che ci ammorba da secoli.
Leggo,seguo ,come posso. Il giorno delle votazioni è vicino e mi pongo la penosa domanda : Chi devo scegliere?Ho sempre escluso la possibilità di non votare ma sono anni che mi pongo ….la penosa domanda.
La destra che ” ci ammorba da secoli” verissimo. Come, purtroppo, la sinistra che ci ritroviamo negli stessi secoli. Ma ora non ci sono scusanti. Noi sardi possiamo fottercene del movimento 5stelle, di lega, di Meloni, anche di Schlein. Abbiamo la possibilità di votare per essere artefici del nostro futuro. Se non lo facciamo, se ci asteniamo ( nessuno parla o fa sondaggi sull’astensionismo) non ci sono scusanti. Non e colpa di…. È solo colpa nostra.
@Augusto Cerina,
Sardigna Natzione non ha presentato liste.
La Todde il 26 febbraio si sveglierà con un forte presentimento; ma la fine del gioco non sarà la sorpresa. E anche altri si accorgeranno, tra un paio di mesi, di aver partecipato alla rottura del giocattolo.
Peccato. Altri cinque anni persi per non aver capito come si servono la Sardegna e i Sardi.
Forse con un po’ più di umiltà e rispetto … in futuro. Forse.
Se la Todde è in caduta libera, ritengo che sia inutile occuparsene ancora.
A mio parere si deve battere su due cose:
1) Controbattere quotidianamente e duramente a Truzzu e compagnia.
Il centro destra sta invadendo ogni spazio con ogni mezzo di comunicazione e all’elettore (indeciso, ignorante o influenzabile) questo piace, c’è poco da fare.
2) Andare nelle piazze e nelle strade, anche utilizzando gli stessi mezzi di comunicazione del tuo avversario.
Siamo in guerra e che cavolo, bisogna identificare il vero obiettivo e colpire duro su quello.
La Todde non mi preoccupa.
Truzzu e il formidabile sistema di clientela costruite in questi anni, loro si.
Se non si è in palese malafede la differenza si vede così bene che davvero mi viene da dire:povera! Però,siccome ho sentito con le mie orecchie riportare da parte di esponenti del “campo lardo” durante i loro incontri e poi a cascata in giro la storiella dei 300 euro ai corsi e 200 a quelli delle Baleari etc e che quindi il problema della continuità si risolve aumentando il rimborso a passeggero, Renato Soru l’ha smontata in diretta, facendole fare davvero una brutta figura…anche sul decreto draghi…gli ha spiegato che lei era in quel governo, lei, che il decreto non era riferito a questo etc etc e Soru puntualmente gli ha letto in diretta l art. del decreto…altra brutta figura!Ecco,farei girare i video esattamente di questi passaggi così almeno la finiscono di dire che è una super tecnica etc etc cuccureddu durante il confronto televisivo da Murony ha detto che è la più preparata candidata degli ultimi 70 anni (…).Sigh.
I confronti diretti sono sempre interessanti e importanti occasioni per rendere edotti e cercare di far capire al popolo e agli elettori. Ben vengano, dunque, anche con provocazioni costruttive, prevarrà il più o la più preparata o il più incisivo. Oltre che di Sardegna mi piacerebbe conoscere la posizione dei candidati su Israele, Hamas, Palestina e mondo Arabo, oltre che su Ucraina e Russia. Senza distoglierli troppo dai temi strettamente Sardi Italiani che già li impegnano tanto, mi limiterei almeno alla questione Palestina-Israele. Pura curiosità la mia, utile a conoscere meglio i candidati. Al posto dei dipendenti di cui scrivi predisporrei una lettera in risposta, ponendo alla candidata una serie di domande riguardanti il mondo del lavoro in Sardegna e i programmi della destra al riguardo.
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Avere portato dentro Sardigna Nazione che invece di aprirsi si vuole chiudere ed oggi lancia strali contro l’invasore sollevera’ dubbi nei potenziali elettori di Soru
… e cantu cadenas sos PDistas si podent prèndhere o ligare o acapiai a cadena o àtera acàpiu mancari a deghe Stelle: nois cherimus su chi prus e menzus nos “prendhet” e afranzat a sa Sardigna, a sos Sardos e a sos bisonzos de sos Sardos, prima chi che boghent a fora fintzas sos pagos chi semus ancora resistindhe!
Persuasione rinforzata? Si chiama ricatto.