Ho ascoltato a notte fonda l’intervista che un delicatissimo Giovanni Floris ha fatto a Alessandra Todde sulla 7.
La Todde è andata bene. Il suo spin doctor l’ha preparata a dovere: cose semplici, decisione senza aggressività, slogan e applausi del pubblico ben coordinati, un po’ di sufficienza, sicurezza.
Due limiti: contenuti leggerini e ritmo della voce da testi precotti, da risposte preconfezionate.
L’esordio è rapido: alzata di palla e schiacciata.
Floris dice: “Lei è nuorese, sarda sarda, però ha un valore simbolico molto alto questa candidatura?”.
Accipicchia, ho detto, perché il ‘però’?
‘Però’ cosa rispetto all’essere ‘sarda sarda’?
Come a dire che essere sardo è un c…o (con tutto il rispetto per l’oscillante senza contegno) e invece la candidatura è qualcosa?
Soru, se fosse stato lui a ricevere la domanda, avrebbe detto a Floris: “Scusi….(pausa)…..(seconda pausa con aggiustamento degli occhiali, raddrizzamento della testa e sguardo sanlurese semibellico) ….. perché dice ‘però’?”. E lì ne avremmo viste delle belle.
Io non faccio testo, mi dico, guardo i dettagli. Andiamo al grosso.
La Todde elenca i fallimenti del Centrodestra e, di conseguenza (a me pare un errore comunicativo, ma, ripeto, non faccio testo) i suoi temi.
Riascolto.
Io sabato scorso ho assistito al discorso di Soru.
La scaletta è la stessa. D’accordo che bisogna studiare il nemico, ma bisogna anche badare a non copiarlo.
Mi sono ricordato della teoria del mio amico americano: “La politica italiana è come il turno di guardia a Guantanamo: la sentinella americana punta e il suo dirimpettaio cubano punta a sua volta; la sentinella americana si gratta il naso, e quella cubana l’orecchio; la sentinella americana scende dall’altana per fare pipì e lo stesso fa quella cubana. Gli avversari politici in Italia si scimmiottano”. Ma se le cose stanno così, l’agenda la fa Soru.
Il cuore dell’intervista ha riguardato ovviamente le primarie e qui la preparazione risulta essere stata bassa, l’intervistatore molto indulgente, l’argomento scelto per svicolare, degno del povero conte Mascetti.
L’argomento è stato questo: la scelta di non fare le primarie è stata del tavolo dei partiti che hanno deciso di non fare le primarie perché prediligono una classe politica che sceglie di fare politica.
Tanto convintamente è stata dei partiti che la coalizione si è spaccata e il Pd pure (ieri è intervenuto Parisi a dire al Pd di non fare stupidaggini e di fare le primarie).
Tanto diffusa tra i partiti è stata la scelta che, se contiamo le liste collegate a Soru e Todde, siamo alla pari, 5 a 5.
Ma lasciamo da parte gli aspetti quantitativi, andiamo al merito, che è inquietante e autenticamente grillino.
Quindi, per la proprietà transitiva, è buona politica per la Todde quella di politici che decidono sulle cose senza fare elezioni, perché l’importante non è il modo della formazione di una volontà collettiva, cioè la democrazia, ma la natura della decisione. E siccome la decisione ha riguardato la Todde, le primarie sono inutili perché la Todde va bene. Sembra di essere ritornati ai Governi Conte: narcisismo e populismo al potere.
Ineccepibile. Mascetti ne sarebbe orgoglioso.
Purtroppo Floris non ha fatto la domanda principale: i Grillini sono a favore o contro le primarie aperte?
Seconda domanda: i Grillini avrebbero fatto parte della coalizione anche senza esprimere il candidato alla presidenza?
È pericolosissimo dire che l’accordo romano non c’è stato, perché qualche giornalista potrebbe mettere in circolazione i tabulati e i testi delle telefonate dei responsabili nazionali del Pd a quelli sardi che raccontano, da luglio, di come il Pd si è trovato sotto ricatto. Mi sembra che si stia osando troppo a negare l’evidenza.
Infine una precisazione: si parla di colloqui Todde-Soru. Non mi risultano. Si vocifera semmai della possibilità di un incontro.
Tuttavia il problema è sempre quello del menù. Vale in questo caso la storiella della gallina e del maiale che non riuscivano ad accordarsi sulla colazione. La gallina voleva uova e bacon, il maiale no, per evidenti ragioni. Il pennuto avrebbe messo in campo i suoi prodotti, il maiale la vita. La Todde offre uova Pd, Soru, se si rimangiasse tutto, perderebbe se stesso (politicamente). L’unica via d’uscita per l’area progressista sono le primarie, e primarie vere, controllate da terzi, autentiche.
https://www.lanuovasardegna.it/video/sardegna/2023/11/15/video/sassari-il-movimento-5-stelle-conferma-l-appoggio-al-sindaco-nanni-campus-1.100421708
E l’accordo secondo il quale i cinque stelle avrebbero dovuto uscire dalla maggioranza di centrodestra che fine ha fatto ?
Eppure a sos Enatos glielo dissi: i Sardisti di Nuoro siamo noi!
Risposta: credi che non lo sappia!
E tando!!!!
@Fabio Che dispiacere vedere che la democrazia e la trasparenza delle scelte vengano fraintese in rissa.
Intanto il tempo passa e le elezioni si avvicinano. Se è vero che l’elettore decide chi votare solo gli ultimi giorni, è anche vero arrivare a gennaio in situazione di rissa continua a sinistra rende felici (e vittoriosi) a destra. BASTA! Che Todde e Soru si incontrino, decidano loro e fra di loro, senza intermediari o vassali se fare o non fare queste maledette primarie che solo un partito come il PD poteva inventare per autoaffondarsi o utilizzare contro il proprio nemico (di partito). Che siano Todde e Soru in prima persona ad assumersi la responsabilità di perdere le elezioni (Letta docet). Masochismo pure. Quando si parlerà di programmi? Sancho intanto ringrazia…..ma, terribile retropensiero, se fosse lui l’ispiratore?
Il Centro Sinistra puo’ ritrovare l’Unita’. Ad oggi e’ arduo. Il metodo estenuante che ha portato alla scelta del candidato del centro sinistra, forse gia’ deciso da un anno, e’ per lo meno discutibile. Le scelte del manovratore politico non vengono condivise da chi si sente libero o piu’ semplicemente e un po’ scafato. Pergiunta in questo caso chi mette la sua faccia di uomo libero evita di sbatterla nel fondo schiena del manovratore. Eppure mesi a discutere di criteri, equilibri trascurando del tutto i contenuti programmatici. Veramente ! Anche per questo oggi ci si affida nelle candidature alla persona, alla sua storia, alle sue idee e alla sua autorevolezza. Da queste spaccature in genere nel centro sinistra se ne esce con le primarie. Ci sono ancora margini. Sono difficili altre soluzioni. Appare comunque evidente che la gestione dei partiti, si e’ ristretta a gruppi limitati di persone, se non congiunti, e quasi sempre designati, espressione di indirizzi esogeni alle esigenze del corpo elettorale e sociologicamente frutto di un comportamentismo radicale senza idee politiche, soprattutto di sinistra da declinare in Sardegna (autonomia, lingua sarda, lattiero caseario, scuola ecc.), reso molto malleabile da meccanismi elettorali determinati dai socials e dalla stampa allineata. Poi questo e’ piu’ evidente da quando gli scavalcatori a destra hanno preso il controllo di partiti che dovrebbero trovarsi in ben altre posizioni. Le scelte di rottura con persone autorevoli, magari anche poco affabili, il prevalere del voto contro, sono speso ricorrenti forme di difesa dell’elettorato contro questo stato di cose. Purtroppo chi in questo campo si affidera’ alle solite societa’ esperte di marketing elettorale del settore avra’ piu’ tela da tessere. Ma malgrado cio’ non sono rare le sorprese. vince anche qualche candidato poco aduso alla lingua di questo comportamentismo radicale: il politically correct. Campania docet. Sardegna ?
Non so se gli è capitato di leggere l’editoriale di oggi di Travaglio è perfetto per comprendere il “quarto potere “dei 5s … la narrazione (delirante) del fatto e dei fattesi (scanzi sommi barbaceto gomez etc) che fanno da anni per vendere
Signor Scattu, mi perdoni, ma la sua logica non è stringente.
Renato Soru per me sta regalando la vittoria al centrodestra come ha fatto il suo ex segretario Enrico Letta. Le primarie ci sono state tra PD-M5S solo in Sicilia e sono state aperte anche ai non iscritti, aveva vinto la Chinnici grazie ai voti della destra che sono andati in massa a votare al Pd,infatti la Chinnici dopo aver perso ha lasciato il PD per andare con Forza italia.
succederebbe la stessa cosa in Sardegna se farebbero le primarie gli elettori di destra andrebbero a votare alle primarie per fare vincere Renato Soru perche temono la candidatura della Todde.
Il M5S le primarie quando ci sono più di un candidato le fa sempre online oltre alla Todde nessuno nel M5S ha avanzato una candidatura per la regione sardegna
Intanto un giornaletto online, generalmente fabbricato copiando le agenzie, già parla di “sfaldamento” del fronte Soru, per le dimissioni di una ventina di iscritti a +Europa (in realtà gli iscritti sono solo 4 come puntualizzato da Lo Monaco) e possibili repentini ripensamenti tra i Progressisti. Cosa c’è di vero, professore?
I nuoresi siamo noi ….
Forse mi ripeto ma trovo paradossale che proprio i cinque stelle si oppongano le primarie, loro che scelsero i propri candidati attraverso consultazioni online sulla piattaforma di Casaleggio con profili e curriculum esposti.
Una candidata del movimento 5stelle, nata politicamente dal principio dell’uno vale uno, che afferma, accettandolo, di essere indicata da partiti che “prediligono una classe politica che sceglie di fare politica”, è la negazione evidente delle proprie origini e della coerenza (valore rarissimo in politica). Quando Grillo da Fazio ha affermato ironicamente, forse con una punta di realismo, di aver peggiorato l’Italia, ha dimenticato di premettere che il peggioramento ha avuto origine all’interno del suo stesso movimento, con i suoi innumerevoli trasformismi.
Assurdo vedere il PD aggiogato ai 5Stelle. Un tiro a due con animali diversi, uno con le orecchie lunghe e uno con le corna. Riusciranno a trainare il carro?
@ Gavino No, Gavino, nessun cuoricino. Io ho esplicitato la mia preferenza per il discorso di Soru rispetto all’imposizione Todde. Lei magari la pensa diversamente ed è più che legittimo. Ma ciò che sto facendo è esattamente ciò che facevo prima: dire chiaramente il mio punto di vista e esaminare criticamente la realtà. Non sono io che ho creato l’antagonista Soru, ma le prepotenze dei Cinquestelle.
@Aldo No, Aldo, non vengo dietro le sue antipatie. Cosa vuo dire ‘da gente tipo Paci”? Raffaele è una persona degnissima, laboriosa, impegnata. Le sta antipatico? Ne prendo atto, ma una richiesta legittima non diviene poco credibile perché il firmatario le sta antipatico.
Le primarie promosse attraverso la raccolta firme online da gente tipo Paci?
Guardi professore che per far ingoiare una medicina amara ad un bambino come i 5stelle serve un adulto sincero eh!
O, se preferisce, un interlocutore credibile.
L’agenda la fa Soru, se la domanda l’avesse fatta a Soru, ormai basta pensare a Soru che le vengono gli occhi a cuoricino 😍