Svolgo in pubblico alcune riflessioni che in questi giorni di inattività mi sovvengono.
Non so se Soru sia preparato a ciò che nei prossimi giorni gli faranno i media, il Centrodestra e il combinato disposto Pd-Cinquestelle.
Provo a rappresentarlo per aver subito la stessa cura, sebbene in misura notevolmente inferiore a ciò che faranno a lui.
Il primo obiettivo sarà negare la sua esistenza.
Dovrà faticare per apparire nei telegiornali e nelle tv in genere, tanto più sui giornali.
Il tentativo sarà raggiungere nel mese di campagna elettorale l’obiettivo mancato nel mese pre-elettorale e cioè affermare il cosiddetto voto utile, il voto a due, il voto del naso tappato pur di non far vincere ciò che si percepisce come avversario. Se questa è una attività legittima di competizione elettorale, è un’attività ignobile per chi fa informazione.
Esaminiamo la strategia di Centrodestra e Cinquestelle.
È una strategia dominata dalla paura.
Hanno paura che Soru sia percepito come l’outsider da votare per protesta. Non vogliono che Soru sia votato da chi è deluso sia dalla Destra che dalla Sinistra sarda; non vogliono che appaia “l’alternativa”.
La Todde non può dare voce né alla protesta né all’alternativa perché si è vestita con mutandoni e parrucca del Pd, cioè col partito più confuso d’Italia, ma certamente non votabile per voler cambiare, semmai per voler comandare.
Truzzu è un benpensante un po’ lento di riflessi (politici), non può interpretare la protesta, può rappresentare i militanti.
Il terrore di Centrodestra e Cinquestelle è che Soru semplifichi il messaggio e cerchi consensi nei territori inesplorati sia della Destra che della Sinistra. Cercheranno di ingessarlo a parlare di Destra e di Sinistra anziché di cose. Diranno che un voto a lui è un voto inutile e tenteranno di costringerlo a scrollarsi di dosso questa accusa.
Soru dovrà alzare la posta: dovrà sfidarli entrambi e affermare che il voto a Truzzu e Todde è il voto immobile. Dovrà rappresentarli come il doppio volto dello stesso sistema (non è difficile farlo, basta raccontare l’ultima legislatura).
Dovrà diventare più esplicito, più sfidante, più semplice, più ostentatamente alternativo a entrambi e più convincente per gli elettorati di entrambi.
Sia Todde che Truzzu sanno che molti loro elettori voteranno i candidati delle liste delle loro coalizioni e Soru come presidente. Soru deve tradurre questa loro emorragia di voti di vertice in emorragia di base. Deve parlare ai cuori, ma anche alle pance.
Il secondo obiettivo sarà attaccare la coalizione di Soru.
Sia Todde che Truzzu, in difficoltà sul voto al presidente, tenteranno di dire agli elettori che il voto alle liste di Soru sarebbe inutile perché, diranno, la coalizione di Soru non riuscirà a superare lo sbarramento del 10%. È un accusa senza fondamento, che bisogna irridere come si fa con chi, non potendo competere con un avversario, dice che non esiste. Sono come i bambini che chiudono gli occhi e dicono che è notte: loro dicono che noi non supereremo il 10% e così credono di risolvere il dramma del crollo delle loro liste (perché di crollo si tratta, almeno per Pd, Cinquestelle e Progressisti).
Il terzo obiettivo sarà fiaccare gli elettori incerti con i sondaggi.
Questo sarà il veleno principale.
I sondaggisti più onesti dicono che occorrerebbe fare due sondaggi: uno per il voto al Presidente (e risulterebbe vincente Soru) e uno per le coalizioni. Ma il sistema vuole che si raccontino i due voti come se fossero uno solo. Soru, così, con questo magheggio, viene profilato perdente. L’obiettivo è scoraggiare il voto a Soru connotandolo di sconfitta proprio per la paura della sua vittoria.
Nell’ultimo che mi hanno fatto vedere, si assiste a una cosa curiosa.
Da un lato si dice che Soru nel voto ai presidenti è in vantaggio, poi lo si fa diventare ultimo perché nel pesare le coalizioni, si fa valere lo storico delle elezioni precedenti. La coalizione di Soru è senza storia, viene pesata poco (ma comunque più del doppio dello sbarramento), e Soru perde terreno.
Sono andato a vedere i dati delle liste.
Taccio i numeri perché non voglio sembrare un millantatore, ma diciamo che il Pd e i Cinquestelle sembrerebbero candidati a un’amara delusione. Come si faccia a assegnare un vantaggio a Todde con le sue liste in regressione è un mistero; allo stesso modo Progetto Sardegna ha performance notevoli e così pure (veramente notevoli) le liste dei partiti indipendentisti, ma ciò nonostante Soru è, per il peso della storia, collocato come perdente. E poi c’è Fratelli d’Italia: la prepotenza ha lasciato il segno e i dati dicono che molto elettorato sardo di Destra voterà Soru.
In una situazione così confusa, sono certo che La Nuova darà Soru ultimo (non è nuova a queste operazioni) e l’Unione si terrà prudente. I giornaloni nazionali italiani taglieranno tutto con la scure e rimpiccioliranno Soru, facendo ai partiti italiani il servizio devoto che questi si aspettano. Soru dovrà demolire i sondaggisti che negli ultimi tempi, specie in presenza di outsider, non ne hanno azzeccato una. Dovrà dare battaglia dura. Ma può farcela e, vincendo, può realmente aprire una nuova stagione.
È inutile…..il potere politico non si smentisce mai.
La Massa, o le Masse, sono come i colori della plastilina. I Camerieri (politici) dei poteri forti, utilizzano i loro colori ma da grandi mascalzoni mischiano il tutto facendo un ammasso multicolore che a furia di manipolare non si capisce più che colore abbia preso. Solamente la Massa interna viene poco manipolata.
Ecco,penso che Soru abbia il pregio di essere poco manipolato. 😎
Domenica a Ula Tirso, sotto il sole e ad un passo dal fiume, Renato Soru era in evidente tranche energetico. Le fonti alternative sole, quindi luce, quindi acqua e aria sembrava che lo spingessero a dare il meglio di sempre. Anche le proverbiali pause, ridotte ai minimi termini, si sono rivelate più di altre volte sottolineature efficaci dei concetti espressi.
Si, penso anch’io che adesso servano le piazze e la luce del giorno.
Vorrei infine aggiungere, ancora una volta, che serve parlare di giorno con chi ha 18-22 anni. Si tratta di una fascia demografica che, politicamente parlando, oggi sembra, soprattutto qui in Sardegna, abbastanza digiuna di vis politica perché, penso, figlia neonata di una scuola per lo più lessa e deprimente come mai prima. Fascia di età che, mi pare evidente, non si è vista in alcun appuntamento e che è tentata di astenersi.
Di aondaggi sranamente se ne vedono pochi o quasi niente, contrariamente alke campagne elettorali del passato, secondo me “gatta ci cova”. Comunque vedo che Soru ha scelto di fare campagna nei piccoli centri piuttosto che fare grandi adunate belle città, sono convinto che potrà essere la scelta vincente.
Votiamo Soru senza se e senza ma, questo conta più di tutto. Spero che poi trovi ottimi Assessori fra gli eletti altrimenti prenda i migliori dalla società civile. Anche “dall’estero”! 👋👍🏿
Su «voto utile»!… E it’est custa porcheria?
Su cossìgiu a votare is “luminari” o lampiones mannos ca issos lampant e si bient e tronant de prus cun is megàfonos continentales?
Seus de tempórios chi is Sardos, ibertandho e pedindho una “rinàscita” de importatzione ma andhandho sèmpere peus, a dónnia votatzione iscudeus sa conca una borta a su MURU de “sinistra” e s’àtera a su MURU de “destra” o de “centro+”, abbarrandho a dolores de conca e de àteros séculares, fabbricandho poltronas po Montecitorio e Palazzo Madama po sighire a pedire in debbadas po is bisòngios e males de is Sardos.
Iat a èssere custu su votu ùtile?
E poite seus essindho unu desertu e ispidale de gente (cun cantas maladias teneus a “record”!)? Seus isperdendhosi coment’e gente sighendho a emigrare fintzes laureaos (paret prus po emigrare chi no a trebballare inoghe cun is risorsas e bisòngios nostos), sa gente sèmpere prus meda antziana e malandhada, pipios a mindhigu timendho fintzes a ndhe fàere naschire, is giòvonos medas disocupaos o a fainas a iscutas e chentza prospetiva, o fintzes bagamundhandho e mancari imbusticaos cun sa droga e is droghistas e fintzes isperdendhosi a màchina mancu po bisóngiu de si mòere ma prus po cundenna de cust’economia de gherra.
Po no nàrrere de sa Sardigna intrea e fintzes su mare posta a cumonale de is afaristas de gherras militares e de su cambiamentu climàticu a ispeculatzione!
E iat a èssere ca est inùtile su votu de chie mancari ispéndhet sa vida po agatare su sensu, diritu e dovere de su èssere gente digna de su nùmene in custa terra e in custu tempus e no cret a is illusiones inganniles e inùtiles?
Útile est dónnia votu giau cun cusciéntzia de persona responsàbbile e cunvintzione ca ischit chie e inue e comente seus, a dónnia modu chentza unu guvernu chi si potzat nàrrere nostu, e po cussu faeus contu de su chi depeus fàere chentza ibertare s’illusione de s’agiudu de chie aterue est pentzandho a tot’àteru.
E si no ischeus mancu inue portaus is peis est méngius chi curraus po dh’ischire e no a fàere acucadas macas.
Ma no creo chi tèngiant sa face manna de foedhare o iscrìere in pùbblicu de custa cretinada ingannile irresponsàbbile de “voto utile”! Mancari dh’ant a lassare fàere, in privato, a is manorbas cricadores de votos.
Insisto nel dire che se si vuole vincere si deve andare soprattutto nelle piazze, all’aperto, fra la gente, dove trovi tutti: quelli che ti votano, quelli che non ti votano e gli indecisi.
Parlare in Piazza del Carmine, in Piazza Italia e in altri grandi luoghi pubblici (come si faceva una volta, quando la politica era espressione popolare, non salotto per pochi), sarebbe una enorme manifestazione di coraggio.
Che gli elettori indecisi apprezzerebbero.
Soru ha fatto un lavoro importante nel territorio, ma ora servono le piazze piene, possibilmente senza le urne vuote.
Buongiorno, uso le parole di un Signore che ci ha lasciati da poco, mi scuso con Lui. Cito a memoria e senza virgolette, …rientrando in aereo incontravo i politici sardi… non ottenevano molto… ma in effetti sono dei dipendenti di partiti nazionali… Ha dato le parole ai miei pensieri.
..ha già iniziato ieri il mio buon omonimo ( chi l’avrebbe detto 6 mesi fa che sarei tornato al 2004 …) a fare i giusti distinguo, ragionando con i presenti alla Diga di UlaTirso : …di può votare per un Governatore , per una Governatrice …oppure scegliere un Presidente ! A me pare sin troppo facile , IO scelgo Il Presidente. Questo sarà il messaggio che porterò in giro nei prossimi 28giorni. E grazie a Te e a Renato l’@ltro per il bel regalo . FP
ANALISI DETTAGLIATA E CORRETTA NELLE RIFLESSIONI E/O PREOCCUPAZIONI .
SUL TERRENO REALE TRA LA GENTE VEDO UNA NUOVA ONDA SORU CHE MONTA
Sarò sincero, Professore: quando lei parla di sondaggi, sono sempre molto entusiasta. Peccato che chi li commissiona poi non li pubblichi, sarebbe molto interessante vederli.
Prof. scusi la domanda ingenua, ma non potete fare un sondaggio, da un istituto di rilievo e pubblicarlo sui social? Come dice Lei, domanda semplice e secca: Chi vorresti tra i 4 presidenti candidati? Sondaggio che non tenga conto dello storico, poi volendo un altro per le liste. Le chiedo anche, una volta commissionato un sondaggio questo può essere pubblicato?