Ieri Solinas, e oggi lo ripetono acriticamente i giornali, ha convocato i giornalisti per annunciare trionfalmente che l’agenzia di rating Fitch ha assegnato alla Sardegna una valutazione +BBB, cioè altamente positiva.
Solinas non solo ha dato la notizia con grande soddisfazione, contornato da Fasolino e Marchioni, ma, “a faccia grande”, ha anche ricordato che il merito di questo governo regionale sarebbe stato aver azzerato un debito di 888 milioni di euro e, addirittura, di essere andati in avanzo, cioè di aver risparmiato, circa 80 milioni di euro.
In questo articolo del 29 ottobre 2021 (Il vomito giornalistico e i milioni parlati) spiegavo come la Giunta Solinas iscrivesse i milioni a Bilancio per far fronte alle emergenze della pandemia (e alle elemosine del Consiglio regionale) e di come poi non riuscisse a spenderli, per cui alla fine li metteva a copertura del disavanzo. Adesso, questa perversione, è giunta a produrre anche un risparmio, di cui saranno felicissimi disoccupati, aziende in crisi, malati e studenti.
Per spiegare la portata della panzana, utilizzo un’analogia.
Una famiglia incassa 100.000 euro in un anno. Ha 20.000 di debiti che può pagare tranquillamente in comode rate annuali per quindici anni. Ma nell’anno in corso, pur volendo mangiare cibo di qualità, comprare una macchina e mandare i figli all’università, non riesce a fare nessuna delle tre cose perché quando arriva al mercato non sa distinguere le mele dalle pere, non sa decidersi tra macchine lussuose e macchine utili, ha figli pigri che non si vogliono iscrivere all’Università e preferiscono vivere col reddito di cittadinanza. Alla fine dell’anno, non avendo speso, la famiglia si trova con 30.000 euro in tasca e dunque che fa? Estingue il debito di 20.000 euro tutto in una volta, lo stesso debito che avrebbe potuto pagare comodamente in quindici anni.
La realtà è dunque che questa Giunta di acclarati incapaci, nel momento più duro del biennio pandemico, con le famiglie e le imprese in grandissima difficoltà, non ha avuto una propria politica di sostegno del sistema economico, si è tenuta i soldi in mano a parte le miserande elargizioni ad personam decise dal Consiglio regionale e suggerite dalla Giunta (così da avere le mani sempre pulite), e poi, per disperazione ha estinto un debito che avrebbe potuto gestire serenamente in tanti anni. Si chiama incapacità, non virtù. E per disgrazia, questa incapacità è stata al potere negli anni peggiori per l’economia sarda, con tanti morti e feriti lasciati per strada.
Posto che anche gli incapaci sanno di dire balle quando le dicono, per condirle meglio, cioè per nasconderle, ecco che i Nostri ieri hanno farcito l’annuncio trionfante con notizie che hanno confermato quanto farlocche fossero le virtù esibite.
Il presidente, prevedendo che qualcuno avrebbe potuto contestargli la copertura del disavanzo per incapacità di spesa e non per virtù di amministrazione, ha ricordato che Fitch ha anche elogiato la Regione Sarda per la capacità di spesa dei Fondi Europei nel settennio 2014-2020, giunta al 69%, percentuale maggiore della media italiana.
Prima di tutto una precisazione: il settennio 2014-2020 si è svolto per 5/7 e mezzo sotto la Giunta Pigliaru. Forse forse l’alta capacità di spesa è stata merito della Giunta precedente (cioè di Raffaele Paci) e della precedente Autorità di gestione (cioè di Gianluca Cadeddu), puntualmente rimossa da Solinas per la sua efficienza. Quindi, i complimenti di Fitch, per questo aspetto, vanno a Pigliaru.
In secondo luogo, la spesa dei Fondi europei non c’entra proprio nulla con i Fondi regionali. Mi spiego tornando all’analogia con le finanze della famiglia dei fannulloni.
In realtà la famiglia dei fannulloni ha due conti correnti: del primo abbiamo già parlato, è quello da 100.000 euro all’anno ed è destinato alle spese correnti e ai piccoli investimenti. Il secondo, più ricco perché alimentato da uno zio d’America, ammonta a 1.000.000 di euro, ma può essere utilizzato solo per alcune specifiche attività e per grossissimi investimenti. Non solo: questo conto corrente non può essere amministrato a piacimento; il suo uso è disciplinato da precise regole, la cui attuazione è puntualmente verificata dai funzionari dello zio d’America. La famiglia di fannulloni, senza troppo sforzo, su questo conto corrente è virtuosa per necessità.
Ciò significa che non si può addurre la buona gestione del conto dei Fondi europei per coprire la pessima gestione del conto dei Fondi regionali. O meglio: lo si può fare con giornalisti drummiddi, come dicono a Sassari, con giornalisti che dopo la somministrazione delle favole non fanno neanche una telefonata di verifica dell’Ayahuasca somministrata.
Infine, la dottoressa Marchioni avrebbe ricordato che questa Giunta ha ottenuto una diminuzione di 380 milioni l’anno del contributo della Regione al risanamento della Finanza Pubblica, ottenendo per ristoro, per quanto subìto ingiustamente negli anni, un finanziamento di 1,4 miliardi in tredici anni, cioè 107 milioni all’anno. Non commento l’elemosina di 107 milioni all’anno per tredici anni a fronte del furto di 380 milioni all’anno degli anni precedenti, ma mi preme ricordare che sulla vertenza entrate la Giunta Solinas ha solo raccolto gli ultimi frutti maturi del lavoro fatto da Raffaele Paci che, per quanto freddo possa apparire per il suo ostentato scetticismo sulla natura umana, è stato un ottimo assessore del bilancio perché, dopo essersi fidato del Governo italiano, ha imparato a combatterlo e lo ha costretto a comportamenti più civili.
In conclusione, noi non ci facciamo prendere per il naso da Solinas neanche di sabato, quando siamo esausti per una settimana di lavoro, questa attività tipicamente umana, sconosciuta alla Giunta dei crapuloni.
Grazie.
Senza questo ed altri organi di informazione realmente indipendenti sarebbe davvero dura smascherare i quotidiani proclami che si possono leggere sul sito della RAS (ormai piegato a sito della Giunta fin dai tempi di Soru).
Caro Paolo, la tua analisi, come al solito è ineccepibile. Talmente chiara, che, se solo sapessero e volessero leggere, taluni capirebbero.
Apprezzo Paolo Maninchedda, le sue analisi politiche e i suoi commenti, spero che in un prossimo futuro potrà avere un ruolo politico dentro le istituzioni.
Paolo Maninchedda ti leggo sempre con molto piacere.
Condivido le idee su questa giunta con ennesimo presidente rinviato a giudizio
Prof., bisogna prendere atto che ogni tanto viene fuori che la giunta Pigliaru ha fatto questo, poi ha fatto quello….Ma stiamo rivalutandola? Sono contento.
Dalla programmazione e bilancio, dai LLPP in cui lei ha avuto un ruolo significativo, dai trasporti., dall’urbanistica, dalla sanità ….l’elenco può essere allungato.
Ci sarà pur una differenza politico-culturale fra prof. Pigliare e Solinas, fra prof. Demuro
e Valeria Satta, fra prof. Paci e rag. Fasolino, fra Deiana e Todde fra Arru e Nieddu , fra prof. Maninchedda e Salaris, fra Erriu. e Sanna….
Sulla sanità: ho chiesto per un amico al CUP tre visite rutinarie. Elettrocardiogramma non programmabile in nessun ospedale della provincia, risonanza magnetica agenda chiusa sino a luglio 2023, visita oculistica novembre 2023. In conclusione ho programmato le visite in privato e tirata la somma il tutto viene circa seicento euro…spero con annesse ricevute.
grazie per il parallelo con le vicende economiche di una famiglia media.
la cosa rende molto più comprensibile la meccanica dei bilanci e della materia finanziaria, a tanti ignota
Aggiungerei un altro esempio. Tziu Boiccu aveva un cavallo e per risparmiare lo aveva ammaestrato a mangiare sempre meno. Oggi ziu Boiccu dice: “ma castia custu cuaddu! Propriu immoi chi ad’ imparau a non pappai esti mortu!”.
Speriamo di non fare la fine del cavallo di ziu Boiccu.