Solinas protetto Non so se le accuse mosse dall’autorità giudiziaria al presidente della Regione Sardegna saranno confermate a processo oppure no. Ho ancora nella testa l’indagine per il pranzo di Sardara finita con un povero ufficiale dell’esercito e un caporale rinviati a giudizio, insieme al solo Umberto Oppus, la cui unica colpa è aver fatto rinascere i duchi di Mandas.
Vedo però con chiarezza un’altra cosa: l’attenuatore d’impatto messo in atto dai media sardi, con composti richiami in prima, con lo stesso rilievo (e la cosa ha un che di mostruoso) dato alla notizia delle indagini sul Presidente e alla nomina del nuovo Segretario generale della Regione.
Ricordo con amarezza altre prime pagine, per altre indagini, su persone con molto minor potere e responsabilità del presidente della Regione, pubblicate con titoli di apertura e fotografie a manifesto, tenuti per giorni e giorni in modo da alimentare gogna e vendite.
I media ufficiali sardi hanno una chiara linea politica sui fatti che riguardano la Giunta Solinas: contenere la reazione civica al degrado e attenuare la portata politica delle inchieste giudiziarie, esattamente il contrario di ciò che hanno fatto con altre persone indagate e arrestate, ma infinitamente più deboli di Solinas.
Non a caso, l’interrogazione dei Progressisti che descrive in modo lucidissimo come in questa legislatura il denaro pubblico sia arrivato in ben determinate tasche private attraverso i passaggi nei bilanci di società pubbliche, che è un atto pubblico, l’unico, che rivela e svela un sistema degradato, è finita nei giornali in taglio basso, come un’interrogazione qualsiasi.
Non a caso la mostruosità della finanziaria 2023 con regali a privati per milioni di euro non è oggetto sistematico di indagine da parte dei media, ma solo quando nella rete i casi assumono rilevanza tale da non poter essere taciuti.
Io lavoro, invece, a alimentare la coscienza civile e la reazione politica al degrado della Giunta Solinas, della sua maggioranza e di quella parte della sinistra, molto evidente, che per tutta la legislatura ha chiesto e ottenuto favori milionari da questa maggioranza.
Il mondo di Solinas E dunque vengo a chiedermi: è più grave anelare a una laurea ad honorem in medicina, come sembra aver fatto Solinas (la cosa ha un che di terribile – chi si farebbe curare da un medico di tal fatta? – e di comico insieme) o dare 1,4 milioni di euro a una società privata di Cagliari per un torneo di Padel?
O dare 1,5 milioni di euro a una fantomatica associazione sportiva dilettantesca di Olbia che non è presente né nel registro regionale né in quello nazionale?
O dare milioni di euro a fondazioni e consorzi che poi li sminuzzano sempre ai soliti noti che si scambiano favorini tra di loro?
È più grave comprare da privato a 40.000 e rivendere a privato a 500.000 un immobile o regalare con 480.000 euro di soldi pubblici una casa a una associazione?
È più grave cercare di insegnare in una università telematica o riportare le acque meteoriche dei colli vicini dentro la città di Bosa, pur di non fare un canale che esproprierebbe qualche metro quadro di orto ai potenti di turno?
È più grave utilizzare i propri poteri e le proprie relazioni per sistemarsi dopo la fine del mandato politico o fare i concorsi per i dirigenti del Corpo forestale senza richiedere titoli specifici, cosicché questa estate avremo a guidare la campagna antincendi persone che di incendi non capiscono una cipolla?
È più grave nominare un DG in più rispetto a quelli previsti dalla legge e qualche volta con titoli vacillanti o inesistenti o far assumere i parenti del consigliere regionale di riferimento nelle società che vincono gli appalti delle Asl?
Solinas può avere l’ossessione del tocco e può anche essere entrato in una fase critica della sua vita vedendo l’esperienza politica a rischio conclusione, ma lui e le sue fissazioni (e l’università è tra queste) sono inezie rispetto al sistema verminoso che ha contraddistinto questa legislatura, corredato dall’impudente distribuzione di denaro pubblico ai favoriti del potere e da accordi tra maggioranza e opposizione che rendono il mondo tutto di una stesso colore (marrone).
Io posso criticare Solinas perché non ne ho condiviso né il potere, né il denaro, né le ambizioni. Ma non tutti possono né dirlo né farlo, neanche da sinistra. E questo è il punto. Solinas non è un marziano, è la perfetta immagine di una Sardegna in decadenza e bisogna cominciare a segnare un confine: chi sta da un parte e chi dall’altra, senza zone grigie, senza mondi di mezzo, senza mercenari e meretrici notturne mascherate da vergini sante diurne.
Egregio Professore,
sarebbe più giusto attendere che la lista delle ingiustizie si allunghi o è lecito denunciare e spezzare l’egemonia Massonica del potentato Solinas?
Riprendo fedelmente le Sue sacrosante parole, HO ANCORA IN MENTE L’INDAGINE DI SARDARA finita con un povero ufficiale dell’esercito e un caporale rinviati a giudizio, insieme al solo Umberto Oppus, la cui unica colpa è aver fatto rinascere i duchi di Mandas.
In questo contesto, esattamente quello dei poveri, vi sono altre persone estranee alla vicenda le quali hanno subito dispetti, vessazioni e ricatti sfociando in mobing di chiara origine Massonica e messe in atto da alcuni fedelissimi vicino al boia.
Lo scenario che si delinea dalle stesse indagini, sta facendo lentamente emergere un fatto determinante che è il filo conduttore e la madre di molti problemi.
La forte infiltrazione Massonica nella pubblica amministrazione Regionale.
Mi riferisco a personaggi noti alla Massoneria isolana già cacciati tempo fa da altri presidenti e stranamente ricomparsi anche a titolo gratuito e in quiescenza.
Soltanto avendo il coraggio di denunciare tali ingiustizie si potrà venire a capo dell’intera macabra vicenda.
Dopo Sardara si è delineata una lunga lista di persone sgradite al presidente, prima destituite dal loro incarico senza motivo e poi quasi tutte riabilitate dal giudice, compreso U. Oppus.
E’ di questi giorni la notizia della sostituzione di alcuni D.G. ormai ingombranti. Conoscendo le misteriose logiche del governatore scommetto che la OMISSIS verrà promossa a nuovo incarico.
Fa veramente tristezza vedere un partito storico fondato da valorosi uomini come Emilio Lussu, ridotto allo sfascio e ridicolizzato da fatti di cronaca legati al governatore.
Un partito che attualmente ha un segretario OMISSIS, come sembra da indiscrezioni, e un presidente indagato e indebolito.
Regna l’instabilità e la menzogna che ha soltanto un responsabile OMISSIS.
Sarei curioso di sapere se il Pm che gestisce l’indagine si sia chiesto se potra’ ancora fidarsi dei suoi collaboratori ( Domanda più che spontanea)
Il marchese de su thilipirche
Egregio Prof. Manichedda quello che lei vede, legge sui giornali, scopre è solo una piccola parte del mondo sommerso, fatto da intrecci politici massonici e scambi di regalie, che è costruito per gestire potere per esclusivo fini personali.
La Sardegna ed i Sardi, le nostre esigenze terrene e i bisogni, vengono dopo, specie se non si fa parte del loro circolo esclusivo. Circolo di cui fa parte il mondo del giornalismo sardo sempre meno libero, la cui missione non è cercare la verità ma facile denaro., per il quale si cerca di glorificare il benefattore o distruggere i presunti nemici. Nascondendo finché possono le notizie poco gradite al manovratore.
Non ho molta fiducia nel futuro è nelle prossime elezioni regionali.
Non esiste una vera opposizione e anche la nomina più recente mi fa sorgere dubbi antichi e mai sopiti.
Un appunto, la società di Padel beneficiaria dello stanziamento di 1.400.000 €in Finanziaria per i prossimi due anni è una società con sede a Losanna, Svizzera. Non di Cagliari. La stessa ha già beneficiato di oltre 1 milione e mezzo negli scorsi due anni. Mentre la gestione operativa dell’evento è stata effettuata da una società di Roma.NSA che a sua volta ha beneficiato in proprio di oltre 1 milione di euro negli scorsi due anni. Con dispiacere ovvio della FIT che ha la sua base a Cagliari
Felice, la Madia è stata modificata e la nomina è legittima. Per il resto, io non mi voglio distrarre dall’illuminare il sistema danaroso delle connivenze tra Destra e Sinistra e tra consiglieri regionali e loro sostenitori. Le altre cose mi interessano poco.
Carissimo Professore, gli è sfuggito per l’incarico a Giuseppe Luigi Cucca il fatto che è pensionato come parlamentare per La legge Madia.