Il presidente della Commissione Trasporti della Camera dei deputati, Salvatore Deidda, noto esponente della Destra sarda oggi deputato di Fratelli d’Italia, premiato col seggio per secolare militanza, ha scoperto, addirittura attraverso un’indagine conoscitiva, che “costa di più collegare Milano con Cagliari o Palermo che la stessa Milano con New York».
Ma va? Davvero?
La domanda da porsi è se l’accertamento di queste ovvietà, acclarate da una caterva di dati ufficiali disponibili da tempo, sia il compito di un parlamentare sardo nel parlamento italiano, investito, per di più, di ruoli così importanti quale quello della Presidenza della Commissione trasporti.
Non si assumono ruoli importanti se non si ha la possibilità culturale di interpretarli al meglio. Il compito di un parlamentare non è denunciare, è proporre e fare, soprattutto, come nel caso della continuità territoriale, quando i problemi vengono da gravi difetti di regolazione del mercato, cioè proprio dall’assenza delle azioni riferibili al ruolo principale di un parlamento: fare le leggi. Il centrodestra ha sfasciato una politica dei trasporti sull’altare dell’arroganza e dell’ignoranza e oggi tenta goffamente di correre ai ripari con dichiarazioni degne di un giovane ricercatore che raccoglie i dati per la sua tesi di dottorato.
Non è un problema solo del povero onorevole Deidda, il quale forse pensa di sfangarsela, con questa dichiarazione lunare, dal discredito che il disastro nei trasporti sta gettando sulla maggioranza di governo.
È un atteggiamento molto diffuso quello di collocarsi sempre nell’equivoco dell’essere di piazza e di governo.
Il punto è che così si consuma ulteriormente il valore delle parole, si mortifica il senso del dovere, in una parola, si gioca a chi è più furbo e lo si fa facendo pagare il gioco ai passeggeri sardi.
Vive nel web..
Il suo lavoro è quello di fare foto e pubblicare, ogni cosa che fa, sia essa una riunione spesso inutile oppure un inaugurazione o una fiera, lui fa una foto e la pubblica. Poi quando ha qualche momento di pausa, condivide la propaganda di Sora Giorgia… Questo fa’ OMISSIS lautamente pagato pure dalla mie tasse.
Io sono certo che “un giovane ricercatore che raccoglie i dati per la sua tesi di dottorato”, ieri l’altro (vale per me) come oggi (vale per tanti), sarebbe assai più capace ed efficace del deputato presidente.
Avrebbe almeno un metodo a cui rifarsi ed è ovvio che non porterebbe a casa alcun risultato solo con le chiappe adagiate mollemente sullo scranno.
Questo (dis)governo di destra non ha fatto niente per la continuità territoriale ma quelli precedenti di sinistra non è che abbiano fatto molto di più.
Almeno nel breve periodo e in estate, una soluzione alla carenza di posti e alle tariffe alle stelle sarebbe quello di eliminare la presenza di una sola compagnia che opera in regime di esclusiva e stimolare una reale concorrenza di mercato consentendo a più compagnie di volare su Roma e Milano, garantendo ai residenti uno sconto forte sulla tariffa di mercato (aiuto sociale). Con il meccanismo dell’aiuto sociale non si devono fare gare e le compagnie sono libere di applicare la loro politica tariffaria. Per i casi molto particolari e le garanzie per utenze particolarmente disagiate si potrebbero stipulare contratti specifici remunerati solo per quelle particolari fattispecie.
Il nostro attuale modello può funzionare nella stagione invernale, ma non in quella estiva. Con l’attuale modello una sola compagnia, che opera in esclusiva non può aumentare a piacere ii numero di voli, perché da un lato ci sono regole contratruali che ne limitano l’incremento e dall’altro perché gli aerei e gli equipaggi (che non possono volare all”infinito) vengono impiegati anche su altre rotte con conseguente carenza di velivoli ed equipaggi disponibili.
Quindi è logico che una sola compagnia che opera su una linea applica per gli ultimi posti disponibili tariffe da volo intercontinentale, non ci vuole uno scenziato per capirlo. Probabilemente nella sola mattinata di oggi da un qualsiasi aeroporto delle Baleari partiranno più voli e più compagnie per Madrid e Barcellona che non in tutta la giornata da quelli sardi per Milano e Roma. Li non si fanno gare per selezionare vettori. Si applicano solo gli sconti ai residenti.
In parte sulle linee marittime Sardegna Contimente dove operano in estate più compagnie si sospendono le regole contrattuali da giugno a settembre e si favorisce la concorrenza; purtrtoppo lo Stato (competente sui contratti delle linee marittime) non applica l’aiuto sociale. Altrimenti quello sul mare, con l’aggiunta dell’aiuto sociale che adesso non esiste, sarebbe un sistema migliore di quello aereo, perché già garantisce un’elevata offerta di posti rispetto alla domanda, che una sola compagnia non riuscirebbe a garantire con le sue navi.
Giù il cappello per un pensatore vero come Paolo Maninchedda: “il dovere del parlamentare non è denunciare, ma proporre e fare”.
Una frase da stampare, incorniciare e appendere sugli aerei Ita che i parlamentari sardi frequentano il martedì mattina e poi il giovedì pomeriggio quando si esibiscono, insieme agli altri, nella corsa dei trolley.
E con questa dichiarazione diciamo che l’onorevole si piazza nella terzina dei candidati al Nobel dell’acqua calda
Quante parole riassumibili in una sola: paraculagine
… pecadu mortale de totu sos colores ‘polìticos’ incalliti a pecados mortales puru.
Ispantu chi pro sa chistione de sos trasportos no proponzat una “Commissione d’inchiesta” coment’e chi sas cranghenas chi bochint sa Sardigna siant comintzadas deris.