Il Movimento Cinquestelle impedisce che chi abbia sostenuto Soru alle regionali possa sostenere il Campo Largo, sempre più Branco, alle prossime amministrative. Sembrerebbe coerenza, invece è settarismo.
I grillini indicano una strada: chi tradisce prima della battaglia, viene premiato; chi rimane vivo dopo la battaglia, deve essere sterminato. Tutti i doppiogiochisti sardi, tutti i ‘maanchisti’ isolani, tutti quelli che vogliono sempre stare con chi imbandisce la tavola, tutto l’esercito di quelli “questa volta tocca a me” o, detto in orbace, “mi toccada”, tutti questi sono in fibrillazione: tutto è possibile.
Poi c’è un’altra categoria: i sommergibili. C’è un fil rouge che lega la Puglia di Emiliano alla Sardegna di my Shallow: il transito di un pezzo del vecchio Centrodestra nelle viscere del Campo Largo. Ed è un pezzo sulcitano: i cugini Fabio Usai, ex consigliere regionale Psd’az e Stefano Esu, consulente dell’obliato assessore all’urbanistica Quirico Sanna e artefice della scalata del Psd’az da parte di Solinas, sono oggi in pianta stabile nel cuore del governo regionale, membri di staff assessoriali e presidenziali. È un mondo che si è spostato, non due singoli soggetti. Ed è un mondo pesante, pesantissimo, un mondo che naviga col sonar, non ad occhio. Un mondo che non porta brevetti scientifici, master, relazioni internazionali, visioni ecc. ecc. È un mondo che porta faccende da sbrigare. Ora, tra un partito liberal come Azione e un mondo di faccende, i grillini preferiscono le faccende.
Perché?
Perché, come diceva Avicenna nel celebre trattato Fisiopatologia elmintide, il problema è la visione dal basso; c’è chi ha letto Galeno e ha capito che dalla malattia del potere si guarisce solo col potere, ma trascura il punto di vista.
Il problema elmintoide è la perdita di visione. I grillini avicennati sono al potere da un mese e già sono confusi: vedono il granello di sabbia e non scorgono la montagna.
Sull’eolico hanno combinato una boiata pazzesca: un disegno di legge ridicolo che non blocca nulla.
L’articolo migliore su questo argomento, oltre a ciò che ha già scritto l’Avvocato Francesco Caput, lo si trova nell’articolo pubblicato dal Gruppo di Intervento Giuridico. The crickets pensano che si governi con un filmato musicato su TikTok ogni due per tre, e mentre loro scelgono le colonne sonore per le comparsate di my Shallow, il mondo dei grandi interessi continua a fare bardane in Sardegna.
Ne è un esempio il bando sulla continuità territoriale aerea appena pubblicato, di cui La Nuova Sardegna non parla perché dedica la prima pagina a un pornodivo sardo: quando si dice “Avere delle priorità!”. L’Unione non ne parla oggi (ne ha parlato il 1 maggio, ma non ne ha capito molto) perché, a mio avviso, è talmente frastornata dal successo dei convegni sull’eolico che non può farsi carico anche della comprensione di un bando. E che diamine!
Il bando è uguale a quello della Giunta precedente, criticatissimo in campagna elettorale, ma ha una differenza: la sudditanza della politica crickettina alle strutture amministrative regionali ha fatto sì che la strada scelta, consistente nello stesso bando con meno soldi, comporti anche la riduzione dei voli conquistati a settembre dell’anno scorso da Solinas e Moro proprio per rimediare a un loro bando suicida. Cosa hanno fatto the crickets? Hanno riproposto il bando suicida: “Fammi male, cara, mi piace!”.
Per fare gli assessori (per non dire ‘per fare il presidente’) bisogna, prima di tutto, avere visione, competenza e la straordinaria capacità di assumersi delle responsabilità. Se si è leggerini, ci si beve tutto quello che le strutture amministrative, con laurea a Yale in culum parandum ad libitum, propongono per rendere la società immobile e non avere problemi. Così non si governa, ci si specializza in trucco e parrucco necroforo.
Tantissimi anni fa il Signor Antonello Cabras iniziò il ragionamento degli allora Piani Territoriali Paesaggistici individuando ambito omogenei estesi all’intero territorio della Sardegna.
Tanti anni fa il Signor Renato Soru cambiò il ragionamento e fece l’attuale Piano Paesaggistico Regionale esteso a tutto il territorio costiero, escludendo tutto il territorio interno.
Diciamo che abbiamo detto al mondo che dell’interno “non ce ne frega molto”.
Diciamo del dal 1948 possiamo farci una legge urbanistica.
Diciamo, e prendiamone tutti atto che gli unici veri responsabili delle nostre tragedie siamo, fondamentalmente, NOI !?!?
Perchè, se avessimo fatto una legge urbanistica, se avessimo i Piani Territorali Paesaggistici, se li avessimo opportunamente aggiornati………………..non staremo nello stato in cui siamo : vittime predestinate per mancanza di visione, di creatività, di progettazione, Ho la sensazione che stiamo diventando sempre più poveri e mediocri.
E non sono un pessimista……….
Aiutarli? Non serve a niente.
Chi è pieno di se o in malafede continua per la sua strada.
A subire siamo sempre e comunque noi.
@ Giampaolo Perra Sull’eolico hanno assunto una banalissima misura propagandistica. Io avrei fatto altre cose, ma, mi chiedo, perché suggerirle a gente così supponente e feroce? Basterebbe che studiassero, che si confrontassero e che mettessero nei ruoli chiave persone politicamente mature, capaci di capire gli aspetti tecnici ma anche di non farsene dominare. Sulla continuità territoriale si sono piegati alle paure della struttura dell’Assessorato ai Trasporti. Anche in questo caso: perché dire loro quali atti avrebbero dovuto assumere? Perché soccorrerli?
Buona sera Paolo per la prima volta accedo a Sardegna e Libertà.
Commento di getto su questo primo articolo che leggo. Che dire, operato criticabile su entrambi i temi: eolico e continuità aerea.
Come avrebbero potuto fare meglio? che cosa non hanno considerato o trascurato/ignorato e perchè?
Caro Prof.,siamo in piena decadenza, questa politica va a braccetto con la stampa (??!),non si vedono segnali buoni all orizzonte. E, Soru, purtroppo oltre ad avere tutti contro, ha sbagliato campagna e candidati,ahime.
Grazie per la qualità dei tuoi scritti.saluti
Visti 3 nanosecondi ( impossibile di più) intervento a Radar di un fighetto acefalo dei 5 S. In che mani siamo capitati