Oggi fa un po’ ridere che La Nuova Sardegna, il giornale più prossimo al populismo legale gognatico, il giornale dei sondaggi mal pensati, pubblichi (sebbene nelle pagine dell’inserto che nessuno legge) un’intervista a Luigi Manconi contro la gogna giudiziaria.
Ieri lo stesso giornale, non solo ha pubblicato i nomi di cinque indagati, ma ha messo addirittura le foto di queste persone, con tanto di imputazione per omicidio colposo per le morti nel reparto di cardiologia del capoluogo turritano durante l’epidemia di Covid.
Quale è la fonte dei giornali?
L’avviso di conclusione indagini della Procura.
È già una sentenza? No.
La difesa ha potuto dire la sua?
No, o solo in parte e a carte coperte.
Nonostante ciò, nomi e fotografia.
Un altro caso.
In un articolo di circa un mese fa sul Corriere della Sera, il Procuratore generale della Corte di Cassazione Salvi ha certificato che ci sono ventisei magistrati iscritti al registro degli imputati per l’affaire Palamara.
Qualcuno ne ha mai saputo il nome? Nessuno.
Qualche giornale sardo o italiano li ha mai cercati? No.
Agli atti dell’affaire Palamara ci sono interlocuzioni di parlamentari sardi e vicende sarde di primo rilievo, qualcuno ne ha mai sentito parlare? No, assolutamente no, nonostante per un quotidiano procurarsi quelle carte sia un gioco da ragazzi.
Questo è il Paese in cui viviamo, largamente dominato dalla paura e da chi esercita il potere facendo affidamento sulla paura che questo potere incute.
Io la Nuova non la guardo più.
Non mi interessa quello che scrivono.
Non per arroganza …ma proprio perché nulla di interessante si trova.
P.s.
La questione dei sondaggi durante la scorsa campagna elettorale è il metro esatto per giudicare la deontologia di questi signori.
Ovunque, non solo nel governo. Si ha paura, perché chi ha il potere si vendica. È tutto tutto che deve essere riformato. Se non si cambia nel piccolo come si spera di cambiare a livelli più alti? Ci dimentichiamo che in molti casi chi ci incute paura è chi abbiamo eletto, che è nostro pari…