Nei giorni scorsi è maturato uno scontro epico tra l’assessore Quirico Sanna e Stefano Esu, importante esponente del Psd’az, nonché membro del Gabinetto dell’assessore medesimo (come direbbe l’amato Cantarella).
Come spesso accade, in assenza per rarefazione dolosa dei grandi temi politici, ci si esercita nell’ostilità reciproca sulle piccole cose. Accade anche agli amanti saturi, ma qui siamo a una fresca convivenza di neanche tre anni giunta rapidamente ai rinfacci e ai piatti rotti.
È accaduto che l’assessore ha disposto il ritiro dei cellulari del suo consulente (questa la lettera) e che il consulente gli abbia risposto in punta di diritto (questa la risposta) che i cellulari non erano affar suo, con in più una cifra stilistica che sembra dire: “Vedi di non esagerare, perché diversamente ti faccio nero”.
Dov’è la notizia? Nella miseria di questi scontri che danno la misura degli orizzonti di chi ci governa.
Ci siamo disabituati alla decenza.
La misura degli orizzonti dei partiti è ormai rilevabile solo al microscopio. L’assenza di convinzione nei propri ideali, la forte ambizione personale che domina trasversalmente gli schieramenti, la rincorsa sterile al singolo voto in più hanno reso inutili binocoli e telescopi. Quando va meno peggio, l’orizzonte può essere osservato al massimo a occhio nudo.
Girolamo??? Sembra lo stile del sagrestano della comunicazione di Villa Devoto. Le maiuscole, la deferenza untuosa dell’impresario di Pompe funebri. Manca solo l’inconfondibile livrea servile: il perenne abito grigio d’ordinanza ormai consunto e con le macchie. Povera terra dei Nuraghi
Caro Gerolamo, nessun imbarazzo è più grande di quello dei cittadini sardi che devono sopportare questa Giunta raccogliticcia. Mi chiedo solo: ma è mai pensabile che un assessore debba prendere carta e penna, sostituendosi all’impiegato preposto, per richiedere un telefoninoal suo ex collaboratore? Questa è la sua funzione, è la sua attitudine? Come ben appare è solo un atto di ostilità e ritorsione politica (per ricavarne compiacente riconoscenza) nei confronti di persone non più gradite al “dottore” di Villa Devoto! Sanna spera di rimanere incollato alla poltrona, e infatti ultimamente è freneticamente attivo al seguito di Solinas, e anche l’altra sera a Sassari occupava un posto speciale tra il corpo di guardia del castello malfamato che circonda il nobile Laureato!
In punta di diritto ha ragione ma ciò non toglie che il telefonino è a tornarlo
All’asilo .
Ennesima figura di escremento per un un’assessore che non conosce gli elementi basilari delle norme che regolano l’attività in qualsiasi assessorato regionale.
Inadeguato.
Egr. Stefano Esu
Ringrazio la Redazione di Sardegna e Libertà, che mi consente di farle giungere questo messaggio.
Il suo atteggiamento mi lascia sgomento. Mi chiedo infatti come mai, all’atto della cessazione del suo incarico, lei non abbia ritenuto di dover restituire in termini immediati i beni strumentali ricevuti dall’Amministrazione Regionale per l’esercizio della sua funzione.
Piuttosto che stigmatizzare il comportamento dell’Assessore Quirico Sanna come configgente con la norma vigente, potrebbe empatizzare con lui e immaginare il suo imbarazzo nel doversi sostituire al Dirigente dell’assessorato per sferrare la giusta bacchettata sulle mani di chi utilizza impropriamente beni strumentali dell’Amministrazione Pubblica.