Non sono giorni nei quali scrivere; meglio pensare e capire.
Tuttavia ieri nelle agenzie di stampa e oggi sui giornali trionfa l’ennesima bugia di regime, quella sullo stadio del Cagliari.
La presidente Todde, in versione Napoleon di Orwell, ha solennemente affermato: «La Regione non sta finanziando alcun progetto che non riguardi l’impianto sportivo e i servizi ad esso collegati». Qualcuno ricorda le regole della Fattoria degli animali e di come esse vengano modificate man mano che i maiali conquistano il potere? Stessa solfa.
La verità è che sotto la foglia di fico dei “servizi ad esso collegati” ci sono un hotel con 126 stanze, una sala congressi, una Spa ecc. ecc.
La verità è che la Regione e il Comune stanno interpretando a modo loro, perché ormai non ci sono controlli, la legge finanziaria del febbraio del 2023 che stanzia le risorse per il solo impianto sportivo.
La verità è che c’è un termine di paragone: quando il gruppo Molinas ha promosso un project su un’area dell’Autorità portuale, Massimo Deiana ha messo in campo solo autorizzazioni amministrative e cubatura, ma non ha messo un euro di finanza pubblica, come fanno le persone che regolano il mercato, fanno fare buoni affari ma non vi partecipano con la finanza pubblica.
Invece, nello stadio del Cagliari, il Comune partecipa non a un’opera pubblica, ma a un progetto finanziario che ha un cronoprogramma di rendimenti dei quali il Comune non si avvantaggerà in alcun modo. C’è, nell’accordo sullo stadio, una subordinazione politica a Giulini che è a dir poco imbarazzante.
Unica nota di autenticità di ieri, questa dichiarazione di Giuseppe Farris.
La comunicazione primitiva della Giunta regionale sarda e quella dell’Amministrazione comunale di Cagliari (che nasce, lo ricordo, da un clamoroso tradimento, quello dei Progressisti verso Soru, cioè nasce sotto il segno del cinismo, dell’indifferenza a tutto e a tutti pur di conquistare il Comune, domani il Brotzu, dopodomani il diavolo che li prenda) prevede che si ripetano all’infinito le bugie, perché ormai non vi è nessuno che le smentisca con lo stesso ritmo con il quale vengono affermate.
La Nuova Sardegna è un giornale di regime, è un fiancheggiatore della Todde perché tali sono i suoi azionisti (a riprova, si può leggere Sardiniapost del nuovo corso del patron della Nuova); L’Unione Sarda immagina di fare informazione riportando le opinioni di chi governa e di chi fa opposizione, non andando a cercare le carte per capire chi dice la verità.
In questo quadro, il sardo resistente diviene merce rara; il sardo rassegnato il prodotto più diffuso, il sardo civilmente annientato il risultato prevedibile.
Se si vuole un altro esempio di manipolazione di massa, si può prendere il celebre blackout del Brotzu del luglio 2024, quello in cui intervenne il capo di Gabinetto della Todde e l’ospedale venne ‘chiuso’. Senza timore di essere smentito posso affermare che non vi era alcun bisogno di misure eccezionali, la situazione era sotto controllo, non vi era alcuna necessità di trasferire pazienti, eppure i sardi si sono bevuti la straordinaria emergenza e l’eroico intervento della Giunta. Che schifo! E mentre ieri la Todde faceva i suoi annunci calcistici, io ricevevo dall’oncologico questo messaggio: «Siamo ancora in ospedale dalle 7,30… ho visto di tutto e di più… sanità allo sbando completo, gente che aspetta la trasfusione da stamani e il sangue è arrivato da poco…».
Questo sito sarà sempre per sempre, finché starò bene, contro questi nuovi padroni e contro i vigliacchi che si acconciano a servirli in cambio di comodità e denaro.
Sardi disinformati? Comunicazione primitiva della Giunta regionale? Problema superato: Babbo Natale ha fatto un salto in viale Trento. Ecco il nuovo capo ufficio stampa, otto addetti e quattro esperti in social media management. Incarichi che saranno “conferiti con provvedimento discrezionale del Presidente della Regione Sardegna”. Sulla base di una manifestazione di interesse, indetta con un avviso a scadenza in sette giorni, cui ha fatto seguito la formazione di short list. Perché la procedura di reclutamento, così si legge sulle carte, “non rappresenta un concorso pubblico”. Pertanto non era prevista “la creazione di una graduatoria di merito”. Già, sul merito delle scelte bisognerebbe interrogarsi…
In totale sono state registrate 312 manifestazioni di interesse nelle tre distinte categorie, le prime due riservate ai giornalisti. Figure che andranno ad aggiungersi al consulente per la comunicazione e al già preesistente ufficio stampa di ruolo, composto da due redattori, un fotocineoperatore e altre cinque unità di supporto operativo. Per non dire dei sette giornalisti arruolati negli uffici di gabinetto degli assessori, sotto mentite spoglie, come ha già fatto notare qualcuno.
Se non sorprende il nome del capo ufficio stampa (aveva curato la campagna elettorale del M5s nel 2019 e non solo), solleva più di una perplessità la statuita figura del “vice capo ufficio stampa”. Non per il fatto che la prescelta avesse lasciato il ruolo di portavoce del sindaco di Quartu – funzione non giornalistica, ma propriamente politica – per approdare nei mesi scorsi nell’ufficio di gabinetto dell’assessore della Sanità, piuttosto perché tale figura non è prevista all’art. 17 della legge regionale n° 10 del 2021. E tanto meno lo era nell’avviso di reclutamento dell’ufficio stampa e relativa determinazione di approvazione schemi di contratto di lavoro subordinato a tempo determinato con l’amministrazione regionale e avviso pubblico per composizione short list. Tanto è vero che non esiste agli atti la short list vice capo ufficio stampa.
La nuova famiglia allargata dell’ufficio stampa è stupefacente. Ad esempio comprende chi non nasconde rapporti affettivi con quello che sarà il proprio capo ufficio, ma anche chi arrivando da oltre Tirreno (non è l’unica) ha svolto funzioni di addetto stampa per il M5s, fin dal 2014, alla Camera e al Senato, per sbarcare alla corte del ministro grillino dell’Ambiente, Sergio Costa. Si può immaginare con la benedizione di Casalino.
Ci sarebbe da dire sui restanti, la cui provenienza e pregressa attività, anche in consiglio regionale e in campagna elettorale, ne spiegherebbe la scelta. Peccato per i molti giornalisti che hanno partecipato al torneo, con curriculum stellare ma rapporti non amicali, restando però a terra. Se ne facciano una ragione. Se la trovano.
Ciao sig.Ginick,
colpita e affondata!
Buon Anno ma soprattutto
RESISTI!!!
Egr. Prof.
Terminato il periodo di pace natalizia, ignorata da troppi, ritorniamo in campo e le Sue osservazioni sui sardi mi portano a ben più gravi considerazioni: i sardi non sono resistenti non perché non vengono informati ma perché non esercitano l’esercizio critico sulle notizie che circolano, vivono passivamente di sentiti dire e fare e ad essi si omologano,prestando la massima attenzione a non scoprirsi, per timore del ” poi chissà come sarà “. Meglio. seguire l’onda o il gregge .Mai opporsi o distinguersi con l’uso del proprio io. Così tutti a favore dello stadio con annesse migliorie del circondario, anche se saranno pochi a goderne e,soprattutto, si confondano le idee. E se i quattrini sono i nostri, poco importa! Poi che rottura di palle, ora anche con una elle (Pure queste si sono messe)!! Il quieto vivere, il non apparire sono il modello su cui basare la propria esistenza,.Mai differenziarsi dagli altri, nel bene e nel male, e, se uno di questi al momento domina sull’ altro, va sempre bene, all’ insegna del detto : vox populi, vox dei! Del resto , la politica fa schifo, la delinquenza dilaga, i faccendieri e gli arroganti dominano la società, come io mi posso opporre? Allora non si va neppure a votare, ma si e’ contro il fascismo , il comunismo e l’islamismo perché regimi assolutistici che impediscono il voto libero ! Guardiamo i sondaggi d’opinione: Tanto più sono su principi che meritano un approfondimento tanto maggiore è la risposta più sbrigativa: Non so! Ma non dovrebbe essere il contrario? I nostri padri hanno combattuto per la libertà di pensiero, non per l’apatia di pensiero ed allora l’ assordante rumore della pubblicità ci condiziona e ci rende ad essa schiavi! Ancora , forse invano, attendo una frase più bella: Cogito, ergo sum!!!
BUON ANNO!!!!
Liberissimo di non farsi domande e di darsi le risposte più comode.
…i PROGREFFISTI
Si sono d’accordo, fu davvero un “clamoroso TRADImento, quello dei Progressisti verso Soru”, E piano piano i “TRADERs”, mi verrebbe da dire , passeranno all’incasso. Chissà… postulando che in fondo, ironicamente, si possa trattare di un banale difettuccio di pronuncia, si potrebbe coniare persino il neologismo <>.
Lunga vita a SLSardegnaelibertà. Buon 2025
Cosa ci si poteva aspettare ? Purtroppo noi sardi non abbiamo capito una cosa . Chi ha il potere pensa a coltivare il suo orticello non alla collettività.E basta pensare all’eolico non sono bastate quasi 300.000 firme .ma chissà cosa c’è sotto?
Lei sembra guardare al dito e non alla luna. Il nuovo accordo di programma riduce le volumetrie residenziali e commerciali, aumenta il verde e riqualifica il quartiere: questa è la differenza. A me come cittadino interessa questo, non le polemiche artificiose contro chi non ha sostenuto Soru.
Grazie Professore, come non condividere.
A proposito di “buona informazione” le suggerisco di approfondire il tema del bando farsa per la creazione di una short list dell’Ufficio Stampa della Presidenza della Giunta Regionale che ha visto un significativo numero di partecipanti anche con curricula di tutto rispetto, ma surclassati nella scelta finale dai soliti amici ovviamente senza alcun titolo.
Peraltro, questi nuovi addetti stampa vanno ad aggiunersi a quelli già presenti – sotto le mentite spoglie di consulenti degli staff di gabinetto – in tutti gli assessorati. Anche in questo caso i pochi titoli che li conttraddistinguono sono quelli della compiacenza.
E così sono state ancora una volta moltiplicate le sedie e le prebende per il solo fine della regolazione dei conti del loro sottobosco.
Buon anno ………. speriamo!
Io pattadese montagnino ringrazio di cuore professor Maninchedda perché veramente ci sta togliendo le pezze dagli occhi. Dico solo che da domani comprerò i due quotidiani regionali solo per leggere i necrologi. Pro caridade.
È sparito il pensiero, eccolo :
” Provare rimorso per ciò che non si è fatto o non si è detto, non serve a niente … contano solo le azioni fatte o che si fanno…”
Mi viene in mente un pensiero letto di recente …
Grazie Paolo, delle verità che ci racconti …
Sempre per sempre dalla Tua parte mi troverai
Grazie Paolo, per scrivere anche in questi giorni.