Viene dato come molto probabile l’arrivo all’Assessorato della Sanità della Regione Sardegna del prof. Antonio Davide Barretta, classe 1970, nato a La Maddalena, professore associato di Economia Aziendale, ma soprattutto ex Direttore amministrativo della stessa Università, ex Direttore Generale della Presidenza della Regione Toscana ed ex Direttore Generale dell’Azienda Ospedaliera universitaria sempre di Siena.
Si ripete lo schema praticato anche da altri Presidenti della Regione: il ricorso al ‘Papa straniero’ o per valutazione di insufficienza dei profili sardi o per timore del conflitto di interessi (di tipo politico, piuttosto che personale). Ora vi è da dire che se si comparano le gestioni Dirindin e Moirano con quelle di Nieddu e Doria non si può che essere a favore di scelte esterofile. Se si guarda, però, al passato, quando la politica non aveva paura di se stessa, Dirindin e Moirano impallidiscono dinanzi a assessori che seppero raggiungere obiettivi grandi, chiari, proposti all’elettorato con convinzione e conseguiti senza corruzione.
Resto sempre della mia idea: meglio i sardi, meglio i politici, meglio una netta distinzione tra chi governa e chi cerca il consenso. Mai usare la Giunta per premiare i bocciati dall’elettorato; mai esprimere nella composizione un giudizio di insufficienza della classe dirigente locale solo perché non si ha il coraggio di scelte forti e coraggiose a favore di uomini liberi e coraggiosi anche se non allineati e coperti. Ma il mio parere è drammaticamente intaccato dalla sconfitta elettorale e chi vince, secondo alcuni , ha sempre ragione. Per me, chi vince, è solo più forte ratio temporis. È diverso.
Si tratta di un sardo emigrato come tanti di noi perché purtroppo non ci sono molte opportunità in Sardegna… Vediamolo all’opera. Anche perché la situazione sanitaria è talmente disastrosa che necessità di un intervento radicale… difficile da farsi per uno interno al sistema
Non capisco perché un esterno non votato dal popolo sardo, probabilmente e sicuramente Desirée è stata extravotata per essere messa lì, e adesso invece la nuova presidente e tutta la giunta ci delude; speriamo bene abbiamo voluto cambiare speriamo in meglio 😳
Se così sarà si tratterà di una resa preventiva da parte di chi ha promesso l’irrealizzabile. Hai voglia tu a cercare fuori o dentro l’isola. Il problema è di sistema che coinvolge interessi spaventosi tranne uno: la salute dei Sardi. Rassegnamoci.
La sanità è materia troppo delicata e importante che non si può lasciare ai soliti politici dilettanti allo sbaraglio. Meglio un tecnico qualificato lontano dalle correnti e dalle beghe di partito.
Scelta ottima per chi non vorrà esporsi: ci pensa il titolato professore mezzo continentale. Si badi bene al profilo, economia aziendale. Non un sanitario o un filosofo, un umanista. Si deve parlare di presidio dello stato sul territorio, di tutela della salute non intesa solo come assenza di malattia. Invece i nostri amministratori riducono sempre tutto ad un calcolo di risorse dove ci deve essere sempre un consistente avanzo di cassa per foraggiare la privatizzazione mediocrissima cui stiamo assistendo. Rimpiangeremo anche il passato prossimo
Ci si aspettava Desirée Manca assessore alla Sanità visto che ha condotto tante battaglie a riguardo e ha preso anche una valanga di voti e invece cosa fa la Todde?
‘nnamo bene…
Chissà come beve la coca cola senza cannuccia….
Dirindin, Gummirato, Moirano, Enriquens …siamo proprio nati per essere colonizzati, menomale che sono emigrato