L’assessore alla Sanità della Regione Sardegna sarà pure un brav’uomo, come mi dice chi ha avuto la ventura di incontrarlo, ma certamente, sin dal principio, non ne ha azzeccate molte, tanto meno l’ultima.
Il 15 luglio Rombo di Todde (noi smetteremo di affibbiare nomignoli e di prendere per il naso questo governo regionale quando lo stesso smetterà di nominare persone di dubitabile competenza in ruoli importanti, quando metterà fine alla propaganda e inizierà a fare comunicazione, quando il coretto monodico dell’informazione – prodotto dalle ingenti risorse pubbliche destinate ai media sardi – finirà di distorcere la verità dei fatti) ha inviato l’ennesimo ‘Atto di indirizzo’ ai Direttori generali delle Asl. Qui il testo.
L’obiettivo è il solito: la sospensione di «ogni procedura di conferimento di incarichi di natura gestionale riferiti a Dipartimenti, Strutture complesse e Strutture semplici dipartimentali».
Qualora emerga la necessità di adottare atti in contrasto con questa indicazione, l’assessore esige che i Dg inviino a lui una relazione che giustifichi i motivi di urgenza, nonché un sintetico prospetto contenente gli incarichi che si intendono conferire, la data della vacanza degli stessi e se essi risultino coperti con incarichi provvisori. Nel caso poi di procedure già definite, udite udite, dovranno essere trasmessi gli atti delle stesse: graduatorie, elenco idonei ecc. Dopo di che, Rombo assicura di esaminare gli atti tempestivamente e di trasmettere tempestivamente ai Dg gli esiti delle proprie valutazioni.
Non sazio di cotanta esibizione di illegittimo potere (come vedremo), Rombo avverte che l’inosservanza dei suoi atti di indirizzo, della cui illegittimità non sospetta, sarà valutata ai sensi dell’art.7 del contratto di ciascun DG, articolo che prevede la rescissione del contratto per colpa.
Poiché è la seconda volta che l’assessore, pressato da alcuni consiglieri regionali del Campo Largo che vogliono emulare la presa sulla sanità di antichi uomini politici democristiani e comunisti (ognuno ha i suoi eroi, chi Batman e chi Oppi, chi l’Uomo Ragno e chi Fadda, chi Capitan America e chi Sanna, quello vero, Emanuele), scrive con questi toni e contenuti ai Dg, c’è stato chi ha perso la pazienza. Si tratta di Marcello Tidore, già Direttore Generale dell’Assessorato, dirigente di punta della Regione Autonoma della Sardegna e oggi Dg della Asl di Cagliari.
Tidore, che conosce i suoi diritti e i suoi doveri e sa che lui deve (non ‘può’, ‘deve’) dar corso a un atto aziendale approvato dalla Giunta regionale, ha preso carta e penna e a stretto giro di posta ha risposto all’assessore a petto (e non solo) proteso, sebbene con il consueto garbo istituzionale. Qui la sua risposta.
In primo luogo, il dottor Tidore ricorda di non essersi mai sottratto agli atti di indirizzo della Giunta e ricorda all’assessore di avergli già chiesto di ‘sviluppare’ il precedente, quello inviato a marzo, subito dopo l’insediamento. Sviluppare significa declinare in concreto un divieto che rischia di bloccare ulteriormente l’erogazione dei servizi. Posto che a questa prima richiesta Tidore non ha avuto risposta, dinanzi all’invio del secondo atto di indirizzo, egli comincia a chiedere all’assessore «di meglio specificare quali siano le violazioni dell’atto di indirizzo che non sono state rispettate, tali da fare richiamo all’articolo 7 del contratto, e le ragioni per le quali il decisore politico voglia avere gli atti endoprocedimentali contenenti i nominativi dei candidati a ricoprire gli incarichi prima della assegnazione degli stessi, per altro essendo tali dati anche sottoposti alla normativa inerente la privacy».
Eh già, perché un organo politico si permette di chiedere gli atti endoprocedimentali? La fortuna di questa Giunta sta in un Palazzo di Giustizia che non riesce a fare contemporaneamente due cose. Poiché si sta occupando di capire il clima pre-mafioso che serpeggia nell’isola, non riesce più a fare buone indagini sulle marachelle della Pubblica Amministrazione. Ma al mio paese si diceva che la Giustizia non dorme mai…
Infine Tidore, che conosce le leggi, fa la domanda che ogni Dg dovrebbe fare: «Si chiede inoltre di chiarire, al fine di evitare che siano messi in atto adempimenti gestori contrari agli atti di indirizzo, di sapere quali siano le porzioni di Atto Aziendale a cui non si deve dar corso, ovvero di conoscere le nuove linee guida per la revisione dello stesso». In buona sostanza Tidore indica la gerarchia delle fonti giuridiche dell’agire dei Dg. Al vertice c’è l’Atto Aziendale della Giunta. La Giunta intende bloccare gli incarichi? Bene, dica quali parti degli atti aziendali debbono ritenersi sospese e quali no. Troppo difficile per i consulenti di Rombo!
Nel frattempo, io sono riuscito a prenotare i mei esami a pagamento, perché nel pubblico non sta funzionando nulla.
E mentre alla Regione disquisiscono di incarichi e compensi, emanando atti e leggi quasi solo a tal fine con una cura di stampo bizantino, i sardi constatano con rabbia, sofferenza e tristezza quanto è dura e amara la vita fuori da quelle stanze. Oggi ho letto l’ennesimo articolo di “malasanità” che fa toccare con mano qual è la realtà quotidiana: https://www.unionesarda.it/news-sardegna/provincia-cagliari/sinnai-una-mamma-disperata-giovanni-ha-bisogno-del-suo-pannolone-io-costretta-a-comprarlo-in-farmacia-uau5yil1 (cercatelo sulla pagina fb dell’Unione e leggete i commenti)
Quanto è umiliante e triste questa storia? Come si può liquidarla nel magma della burocrazia? Queste famiglie non hanno santi in Regione, sono “solo” cittadini che anziché trovare la risposta dovuta ai loro problemi, trovano muri e meccanismi difficili da scardinare (a meno che appunto non si conosca qualche “regionale” che magicamente risolva tutto).
Certo non è solo colpa della giunta attuale, è iniziato molto tempo fa, ma non sembra che si sia mosso nulla per rimediare a queste assurdità che affliggono la vita di tante persone e famiglie. Intanto, “là dentro”, ci sono dirigenti, segretari, consulenti ed esperti vari compensati con 120.000 €… Questo bruciante contrasto dovrebbe tenerli svegli la notte a cercare soluzioni, invece chi non dorme è solo chi soffre…
Tidore…..un predestinato.
Bravo Marcello. Romboditodde vuole I DG succubi dei suoi , e non solo suoi, voleri. Rimandiamolo a casa sua!!!!
Tidore 2 – Tecleme 0
“Nel pubblico non sta funzionando nulla”
È cosi: burocrati incompetenti e impiegati agli sportelli disinformati .
La fortuna che si trova ancora qualche medico preparato e coscienzioso
Egregio, premetto che non sono un estimatore di Marcello Tidore avendo io conosciuto il di lui papà, Dirigente uussll in Nuoro e Lanusei, che considero di ben altro spessore. Riconsciutagli tuttavia l’attenuante di dover poggiare il proprio operato sulle capacità di Dirigenti di assai modesta levatura (facenti parte di una stessa compagnia di giro presente sulla piazza della sanità sarda da quasi 25 anni), devo riconoscerne dignità e coraggio nel difendere il proprio ruolo (immagino gli altri DD.GG. ben tacciano nonostante la comune posizione).
È evidente altresì che oltre al contrapporsi ad un deprecabile atto di villania e di arroganza da parte di Rombo di Peto, Tidore abbia opportunamente inteso coprirsi le spalle da conseguenze di natura penale, civile e contabile che potrebbero insorgere da una propria condotta passiva di fronte alla lesione della autonomia istituzionale dell’azienda.
Nessuna meraviglia infine che da piazza Repubblica si dormano sonni sereni stante i precedenti degli ultimi 20/30 anni di calma piatta.
Saluti.
La strada è sempre la medesima : applicare il “sistema di far bottino” che chiccamente viene, com’è noto, chiamato Spoils System. In USA è in uso (voluta cacofonia) da 200 anni, cosi ad ogni rinnovo di Amministrazione si procede alla sostituzione dei dirigenti apicali. Qui, invece, si vorrebbero eliminare subito i D. G. delle AASSLL che nominati a fine del 2021, hanno firmato un contratto quinquennale in scadenza, quindi, nel dicembre 2026 (lo dico solo per l’assessore straniero dal supposto valore aggiunto importato dalla miracolata del voto disgiunto, il quale forse ritiene noi sardi ancora dei protonuragici e che in analogia ai ns. avi non abbiamo acquisito oltre la scrittura neanche la capacità di contare almeno fino alla prima decina). Allora si usa quella che non solo a Cagliari si definisce ” la tecnica del ca.ac…i” quella che in rima col cognome dell’ assessore, se applicata con tecnica ripetitiva, dovrebbe portare alle dimissioni dei D. G. È sufficiente che se ne vada uno, perchè gli altri seguano a breve giro di posta. Così direbbero le statistiche sottoposte all’attenzione del forestiero da funzionari dell’assessorato neo nominati e dalla maggioranza in consiglio (ma minoranza nell’isola). Dal vento che soffia nella nostra terra, dove la contestazione alla giunta regionale è ormai la più diffusa delle attività, mi auguro che i D. G. non abbiano intenzione di issare bandiera bianca di fronte a simili illegali reiterate richieste di trasgressione ai loro doveri contrattuali!!
Purtroppo hai ragione da vendere 😩, spero di riuscire a dare il mio contributo , dopo tanti anni di lavoro nel Servizio Pubblico, con l’attuale esperienza lavorativa in Lombardia, nel privato, anche in Sardegna, non prima del 2025
Ma non è che non conosce nemmeno le norme per i concorsi da primario?
Non è che è rimasto a quando nei concorsi si facevano tutti idonei e poi il Direttore Generale sceglieva non il più bravo ma chi era un suo “uomo di fiducia” come permetteva la legge?
Adesso l’ingerenza della politica ha meno peso, esiste una graduatoria con un vincitore, un secondo, un terzo posto…
ammiro il Dr. Tidore perchè mettersi di punta contro un minaccioso organo “superiore”, ancorchè manifestamente poco competente, ai miei occhi è segno di valore e di sicurezza delle proprie competenze (quelle si, certe)
devo peraltro affermare, per esperienza diretta, che quando al prevaricatore si risponde per iscritto mettendo i puntini sulle i, e la controreplica tarda ad arrivare, anzi, non arriva mai, ogni giorno che passa è un ineffabile sollazzo
e, visto che sono una brutta persona, una bella botta di autostima
Speriamo solo che la sanità sarda , già disastrata di suo ,in assenza di guida efficace o peggio in presenza di professionalità inadatte, non si accenda, contemporaneamente ai movimenti di opposizione all’invasioni energetica e come la TAV di buona memoria e non sfoghi in sommosse popolari di cui non si ha certamente bisogno .
È devastante confondere il rombo di un Tuono col fragore e conseguente frago di un OMISSIS
Non mi sta simpatico perché ha chiuso i parcheggi ♿ dell’ospedale Marino ma in questo caso ha ragione a combattere il clima bolscevico – dittatoriale di RombodiTodde che non deve dimenticare che sta combattendo contro un avvocato non si capisce cosa ci faccia nella sanità ma è pur sempre un giurista.
RombodiTodde stavolta ha pestato i piedi sbagliati quelli del cavaliere nero… 😂
https://youtu.be/53tJpP-lfTQ?si=ZHPfK2bh4MdOrY1B