Oggi, leggere di Comandini che parla di verità mi ha veramente messo di buonumore.
E dunque, mosso da questo numero di cabaret, ho pensato bene di fare un regalo ai consiglieri di opposizione: ecco qui il maxi-emendamento sulla sanità, posseduto dai soli consiglieri di maggioranza, i quali intendono presentarlo solo quando la riforma giungerà in Aula. Lo commenterò nei prossimi giorni, ma dico già da subito che è penoso e pericolosissimo.
Insomma, in nome della verità, i consiglieri di opposizione stanno discutendo in Commissione di un Disegno di legge già superato, questo. E il bello è che questi consiglieri di opposizione, hanno paura dell’opposizione perché senza la politica non saprebbero cosa fare, come esistere, come darsi un senso. Ma, dico io, perché vi siete arruolati se non sapete combattere? Fatevi una legge per una pensioncina (io voterei a favore) e toglietevi di mezzo.
Quando si parla di verità, il mio pensiero corre ai consiglieri che si pensano e definiscono cattolici, perché con certezza loro non dovrebbero stare con Pilato, ma sempre e comunque contro. Allora mi chiedo, i cattolici autoveridici cosa hanno da dire rispetto a questo comportamento del loro presidente del Consiglio? Oh sì, loro diranno che Piero Ponzio non sa nulla dell’emendamento e noi dovremmo essere pronti a credere che questa lavatina di mani sia autentica. Ma allora vien da chiedersi, come ha sussultato ieri la loro urgenza di verità quando la Todde si è attribuita il merito della pioggia per gli invasi finalmenti pieni?
Anche queste dichiarazioni hanno il sigillo delle verità?
Vi si può invitare a fare una lunga preparazione per una invasivissima colonscopia che vi tenga impegnati a riflettere, così da non far danno?
La verità è una cosa tanto seria da essere terribile.
Quando vedo commedianti che trasformano l’odissea della verità nella commedia delle maschere, divento una bestia, esattamente come lo sono diventato dinanzi alla riunione di cattolici promossa ufficialmente per lanciare quel simpaticone di Ruffini, ma in realtà mobilitata per garantire a Graziano Del Rio la quarta candidatura. Dinanzi all’ipocrisia dissimulata del potere preferisco l’arroganza esplicita di De Luca.
Viva la verità di ciò che siamo, imperfetti, a tassi di malvagità variabile, in guerra eterna col male e con noi stessi, ma tali e quali siamo!
Ficcatevi il turibolo e l’incenso lungo i tornanti dell’uscita Sud.
Egregio,
bisogna pur accontentarsi. Leggo dai buoni propositi di Comandini: “il 2025 sarà per il Consiglio l’anno degli investimenti infrastrutturali”. Dal mese di maggio “partiranno i nuovi lavori di manutenzione straordinaria per adeguare il Palazzo alla normativa antincendio, per eliminare le barriere architettoniche e per ridurre il consumo di energia”. Ok, sempre troppo tardi sarà mettere mani al sito web del Consiglio. La trasparenza può attendere. Chè basterebbe fare un confronto con il sito del Consiglio regionale del Piemonte. Proprio l’altro ieri scorrevo le dichiarazioni dei redditi e la situazione patrimoniale di inizio legislatura dei nostri consiglieri regionali. Spettacolo! Piuttosto, lo scorso 3 gennaio questo giornale dava notizia della mostruosa macchina di propaganda che con risorse pubbliche fa funzionare la comunicazione della Todde, “che manco la Meloni ha un ufficio stampa così articolato”. Così, sull’abnorme investimento in apostolato politico, da parte sua c’è stato l’impegno a parlarne “nei prossimi giorni”. Resto in attesa. (https://ibb.co/Tg33MgH)
Egr. Paolo Maninchedda
Un caro amico che fu Sindaco della sua comunità per oltre vent’anni, democristiano, mi incalzava sempre affinché mi candidassi alla carica di Consigliere comunale. Un aspetto del suo ragionamento l’ho sempre condiviso: non è importante diventare consigliere della forza di governo (a qualunque livello, sino al Parlamento Europeo). E’ importante lo scranno, occupare un posto nel Consiglio Comunale o Regionale, al Parlamento o al Senato, sino al Parlamento Europeo: quello è il business.
Oggi questa verità è nuda, sotto gli occhi di tutti i sardi e si palesa nella massima assemblea isolana.
Ancora una volta, il Grillo parlante ha messo il dito nella piaga.
Molti saluti
L’unica azione in corso ,maggioranza e opposizione concordi , è attendere senza muovere ciglia in attesa di ………..,che il tempo ,banalmente ,passi !!!!! L’unico obiettivo è : non mollare le poltrone !!!!!!! E chi se ne frega di amministrare la Regione o di perdere tempo e sonno per contrastare speculatori e barbari invasori di ogni specie !!!!!!!
Su sanita’ vedremo se siamo diventati definitivamente pecore o se esiste ancora nella coscienza dei Sardi la speranza di scendere in piazza come si deve.
Su Ruffini, al di la’ della ovvia rielezione di Del Rio ci vedo l’ennesimo tentativo da parte di Fadda e dei suoi sodali di affrancarsi definitivamente da Cabras. Vedremo se questa volta andra’ in porto…
Povero Comandini, costretto da una malaugurata fatticita’ ad indossare una maschera amplificata non propria ed in cui, si percepisce con chiarezza che non è un muovere a proprio agio.
Preghiamo per questa piccola Hybris di verità
“commedianti che trasformano l’odissea della verità nella commedia delle maschere” e “Viva la verità di ciò che siamo”.
Parole sacrosante!
NB: Nella vita, intendo. In politica sappiamo bene che è tutto una messinscena.
Ma nella vita è squallore che gronda
Voglio davvero sperare che la dichiarazione della Todde riguardo la crisi idrica sia frutto della fantasia del suo addetto stampa “esperto di provata professionalità” con 6 giorni di anzianità al momento dell’assunzione, diversamente sarebbe un’offesa alla sua intelligenza che neppure Palmiro Gangini (di Zelig) avrebbe osato.
https://youtu.be/vx1Hl05aqi8?si=7lYwuzS7Xm31IZES
Il problema è il popolo che li vota.
Buon giorno prof.
Oltre a condividere tutto come sempre Le aggiungo un tassello sulla Sanità-Politiche sociali e Famiglia che sono tutte e 3 competenze dell’assessore BARTOLAZZI.
Breve excursus per spiegare che quando c’era Assessore Nieddu del centro destra la Regione Sardegna strinse un accordo programmatico per formare 25 professionisti in ambito di Politiche e benessere della famiglia in Sardegna ed attuare un sistema di Welfare che agisse soprattutto in ambito di prevenzione, non sempre e soltanto in seconda battuta.
Ebbene furono scelti tra circa 500 richiedenti-candidati con Bando (si doveva avere un cv di livello professionale e furono fatti pure dei colloqui motivazionali e per verificare le competenze) 20 dipendenti tra i maggiori comuni sardi e dipendenti Regionali, nonché 5 Dirigenti di Terzo settore.
Ebbene, a gennaio 2024 esattamente un anno fa e circa 6 mesi dopo la fine del Master (2023) a questi professionisti fu chiesto dall’allora DG DeIANA di manifestare interesse per svolgere l’incarico come consulenti-esperti con costituzione anche di cabina di Regia e manager territoriali in Sardegna che è il placement che doveva conseguire dopo il Master e discussione project work.
Penso che erano state pure accantonate somme importanti, sparite a fine 2024 dal bilancio.
Morale: nell’imbarazzo generale agli inizi di dicembre in una riunione convocata online dall’Assessorato, tutti i 24 (si 24 perché una di loro nel frattempo è diventata la consulente di Bartolazzi) scoprono che i soldi non ci sono, che la Regione Sardegna non è più in buoni rapporti con la provincia autonoma di Trento (sembra che neanche rispondano alle telefonate della consulente) e quindi, volendo, i 24 potrebbero lavorare Gratis per la Regione, senza neanche un rimborso spese (ricordo che vengono dai maggiori comuni sardi, quindi pure da Sassari, da Alghero) non si sa però come.
Ora Le chiedo: è normale formare professionisti per assegnargli poi di lavorare in una istituenda Agenzia regionale che non vedrà mai la luce perché non ci sono più i soldi, ma il servizio è talmente importante da chiedergli comunque di farlo GRATIS?
P. S. Però i soldi per studiare la frutta a guscio, si trovano, eccome.
Egr. Professore, a mio avviso il vero problema sta in tutte e due le parti, una maggioranza che si vanta di avere quasi pronto un maxi emendamento alla sanità però non disposto ad affrontarlo con la minoranza perchè effettivamente anche loro lo ritengono inadeguato, cercando di spostare ancora l’esercizio provvisorio con cavilli, il tutto sotto gli occhi benevoli e distratti di un opposizione che non ha nessuna voglia di contrastare la maggioranza o toccare argomenti suscettibili all’elettorato. Tutti giocano alla stessa partita, quella della poltrona e ciò che maggiormente infastidisce non vengono affrontati i veri problemi. Lontani i tempi delle vere classi politiche…