Ecco il documento approvato dalla Direzione nazionale del Partito dei Sardi, con il quale si intende dar conto del lavoro svolto dal Partito e dai Consiglieri a difesa del diritto alla salute per tutti i sardi e non solo per quelli residenti in area metropolitana. Viene confermata la netta ostilità del Partito ai processi di concentrazione di poteri e di risorse in alcune specifiche aree e in alcune specifiche funzioni, con la conseguente trasformazione del territorio non urbano sardo in un’area di cittadinanza depotenziata.
La Direzione ha dato mandato ai Consiglieri del Partito affinché modifichino profondamente la proposta di Rete Ospedaliera con i seguenti obiettivi:
1) Garanzia di funzionalità dei Pronto Soccorso in tutti gli ospedali della Rete Ospedaliera, compresi quelli piccoli e periferici, con contestuale avvio di fasi anticipatorie dell’AREUS e della Rete della Emergenza Urgenza;
2) Precisa definizione del modello di Ospedale di Comunità da applicare per ogni singolo territorio che indichi esattamente i servizi che dovranno essere attivati e le modalità di gestione che gli permetteranno di assumere appieno un ruolo insostituibile nella Rete Territoriale per la quale, come chiesto per la Rete della E/U, si determini, già nella definizione della Rete Ospedaliera, l’avvio anticipato di procedure attuative;
3) Equa, trasparente e efficiente distribuzione delle Strutture complesse: il riconoscimento della funzionalità di DEA in deroga, se scelto come modello operativo, deve poter essere replicato anche altrove altrimenti verrebbe vissuto come un privilegio.