Capita raramente in campagna elettorale di poter osservare un reale confronto sugli argomenti di merito e non su quelli di schieramento. È successo qualche giorno fa, in coda alla manifestazione dei Gialli (Coldiretti) nei locali della Fiera di Cagliari.
Alessandra Todde ha risposto a Soru, che in questa campagna elettorale le sta rimproverando le politiche energetiche dei governi Conte 2 e Draghi, confluite nel Decreto Legislativo 199/2021.
Si tratta di misure punitive del reddito e del territorio dei sardi.
La Todde, anziché stare al merito, ha ricordato che mentre lei era al governo, senza poteri legislativi, vi erano due parlamentari, Romina Mura e Giuseppe Luigi Cucca, che oggi sostengono Soru, che sedevano in Parlamento e che dunque, mentre lei non disponeva del potere di votare queste norme, le votarono.
Alla Todde è sfuggito (si fa per dire!) che si tratta di un Decreto Legislativo.
I giornali e le Tv hanno coperto questo ennesimo scivolone della candidata Cinquestelle, ma la Mura non ha accettato di farlo passare sotto silenzio e ha risposto, e ha fatto bene, perché la superficialità è proprio la cifra della Todde e quindi è giusto evidenziarla. Cedo la parola alla Mura:
«Le dichiarazioni di Alessandra Todde in occasione dell’assemblea odierna di Coldiretti, esigono una risposta.
Il decreto legislativo 199/2021 è stato adottato dal governo Draghi, di cui Alessandra Todde era viceministra. Ma ciò che ha dichiarato oggi a sua discolpa ricorda tragicamente lo stridio delle unghie di Gatto Silvestro sui vetri mentre scivola nel vuoto.
Una ex viceministra che fa ricadere la responsabilità di un decreto legislativo, il 199 del 2021, sulla sottoscritta e sul senatore Cucca, è la dimostrazione plastica, oltre che di malafede, di grande ignoranza istituzionale e giuridica.
Infatti, lo studiano le matricole al primo anno di giurisprudenza e a maggior ragione dovrebbe saperlo chi ha l’ambizione di governare una Regione, il decreto legislativo è un atto normativo di competenza governativa, su cui il Parlamento conferisce una delega generale e rispetto al quale si esprimono poi solo le commissioni di merito.
Nel caso specifico, con la legge 53/2021, il Parlamento delegò il governo ad adottare gli atti necessari per la promozione dell’uso dell’energia da fonti rinnovabili e il governo, di cui Todde faceva parte, adottò il decreto legislativo 199/2021, contenente le disposizioni sulle quali Renato Soru sta giustamente informando i sardi.
Gentile onorevole Todde, sono costretta a correggerla: né la sottoscritta, che come lei ha giustamente ricordato, presiedeva la Commissione lavoro della Camera né il senatore Giuseppe Cucca, che era componente della Commissione Giustizia del Senato, hanno espresso un voto in merito.
Se dovessimo poi allargare lo spettro degli atti normativi che Alessandra Todde dovrebbe conoscere bene perché adottati dal governo nel quale ricopriva un ruolo di primo piano, dovremmo menzionare anche il DPCM del 29 marzo 2022 su “Individuazione delle opere e delle infrastrutture necessarie al phase out dell’utilizzo del carbone in Sardegna e alla decarbonizzazione dei settori industriali dell’Isola”. Ci sarà modo di spiegare pure questo alle Sarde e ai Sardi.
L’unica cosa certa è che, anche oggi, l’onorevole Alessandra Todde conferma che il voto utile per la Sardegna non è quello per lei».
Ecco, in questo scorcio di campagna elettorale bisognerebbe proprio parlare nel dettaglio di che cosa significhi per i sardi il DPCM del 29marzo 2022. Ma lo faremo nei prossimi giorni. Intanto segniamo che i Cinquestelle candidano alla Presidenza della Regione persone con idee vaghe su leggi e poteri. Un bel rischio per i liberi!
Sentita la TODDE a CARBONIA in campagna elettorale , dire che IN ITALIA C’è IL FASCISMO AL GOVERNO , ho capito da chi potrebbe prendere i voti, ,no da persone intelligenti, che capiscono COSA SIA LE DEMOCRAZIA e LEI L’HA USATA senza accorgersene,,,,,,
io programma di Soru: abbasso i 5 stelle.
Punto.
Che desolazione, auguroni.
L’intervista al “Fatto Quotidiano” già da sola è sconcertante. Il problema è far circolare adeguatamente le parole della Mura, che da sole varrebbero una campagna elettorale.
Non è solo questione di avere la stampa contro (chi li legge ormai i giornali o ascolta il TG delle mogli?).
DEVE esserci un modo per svegliare i cervelli anestetizzato Dell maggioranza astensionista.
Continuo a sostenere che vanno fatti degli incontri elettorali nelle grandi piazze sarde, almeno Cagliari e Sassari: stiamo parlando di aree in cui si concentrano quasi 800.000 persone, la metà della popolazione sarda.
È giustissimo battere uno per uno i comuni dell’isola, ma il colpo finale lo si deve assestare laddove ci vive “un casino di gente”, tutti potenziali elettori.
Ricordo che nel 2013 i 5 Stelle avevano fatto una super serata con Beppe Grillo a presentare i candidati sardi per le Elezioni politiche.
Sull’onda dell’entusiasmo, presero una valanga di voti.
Qui non si tratta di vedere se è stato un bene o un male, ma di constatare che la politica deve andare nelle piazze, non (solamente) nei teatri o palazzi o monti granatici.
Tutto quello che è stato fatto finora è stato splendido, ma ora ci vuole il bagno di folla. Se questa folla c’è o se stiamo solo cullando un’illusione
Fare politica non è cosa facile , soprattutto se non si è veramente preparati e motivati(cioè sentirsi come missionari al servizio del proprio paese). Purtroppo la maggioranza della gente avverte che i politici abbiano scelto di farsi principalmente una sistemazione economica. Perciò, gli elettori sono sempre più restii e demotivati di andare ad esprimere la loro volontà di voto. Perciò La scelta dei candidati dovrebbe basarsi, principalmente sulla loro preparazione e capacità e non solo secondo l’ appartenenza al partito. Perciò,nel caso delle elezioni regionali della Sardegna,il candidato da scegliere come presidente dovrebbe essere ,non quello imposto dall’alto dei partiti nazionali,ma colui che ha scelto personalmente di candidarsi , ma anche,perché conosce meglio
i veri e annosi problemi della nostra isola.
Ci sarà modo di spiegare pure questo alle Sarde e ai Sardi.”
Davvero me lo auguro perchè ho la sensazione che ai sardi non sia molto chiaro. Con la stampa contro non sarà facile ma è fondamentale che in queste ultime due settimane venga spiegata bene ovunque la gravità per il nostro territorio di queste politiche energetiche e del contributo e del ruolo che ha avuto la candidata 5 stelle. Rileggevo un articolo del Fatto Quotidiano del 5 aprile 2022 in cui si sottolineava proprio che:
“…..il decreto ha visto il contributo anche della viceministra allo Sviluppo Alessandra Todde (M5S), che ne evidenzia i vantaggi economici: “Il provvedimento dà attuazione ed estende una misura su cui avevo lavorato nel Semplificazioni 2020. La rete nazionale sarà estesa alla Sardegna, anche a fini tariffari, attraverso un collegamento virtuale che comprende le due navi metaniere a Portovesme e Porto Torres”. Todde cita anche il passaggio – pur molto generico – sulle fonti rinnovabili contenuto nel Dpcm: “Dovranno essere fatti interventi di elettrificazione e si parla di generazione a fonte rinnovabile: il Dpcm costituisce un punto di partenza, con risvolti anche sul piano nazionale in quanto aumenta la capacità di rigassificazione della penisola”
La candidata che oggi vorrebbe governare la Sardegna ha sempre sostenuto e appoggiato la decisione del governo ed è abbastanza preoccupante che oggi cerchi di difendersi e prendere le distanze dalle parole da lei stessa pronunciate solo un anno fa.
Ci risiamo. Tutte le volte che la razza degli eletti non capisce ha paura. E quando ha paura demonizza i nemici..
I migliori, per autocertificazione, considerano barbari tutti quelli che non accettano passivamente la loro superiorità..
Caro Prof.,
gli ultras e dirigenti del campolardo diranno che non c erano e se c’erano erano usciti…Per non parlare poi delle vergognose omissioni della cosiddetta stampa e cosiddetti “giornalisti freelance”che danno anche lezioni nei loro blog di cos’è la libertà di stampa (la loro di scrivere quel caz.. che vogliono,appunto) senza magari ricordare Pasolini ad esempio,che diceva non esiste informazione se asservita a qualcuno o a qualcosa…Magari fosse solo l’evidente inadeguatezza della todde il problema.
Li,non si trova un briciolo ne di onestà intellettuale ne politica.Basta leggere i loro post e dichiarazioni sulla storiella che non ci fosse soru avrebbero vinto…Omettono di dire che io,e altri migliaia di persone una grillina o simili non l’avremmo mai votata soru o nn soru corpore praesenti.
Resta incomprensibile il perché i sardi di Gramsci e di Lussu non prendano i forconi e caccino via leghisti e grillini, populisti e opportunisti, senza ideali e predisposti a qualunque soluzione di potere!
La Todde è una incolore e degna rappresentante di questa squallida genia di persone.
Spero in un orgoglioso riscatto dei sardi con Soru
Ormai la non preparazione amministrativa, la mancanza di studio dei problemi è una caratteristica di questi pseudo “nuovi amministratori ” con la cosiddetta “faccia pulita “. Un esercito di incompetenti bravi solo a sparare annunci; saranno travolti da qualsiasi funzionario che deciderà il dar farsi.
Pare strano che non conosca le procedure che sottostanno all’approvazione del D.P.C.M.
imputargli una roba del genere è offensivo!
La faccio più semplice:
Ha semplicemente raccontato una balla!
Ma perchè ha rischiato nel mettere in giro una roba simile?
o per disperazione (magari non sapeva cosa inventarsi.
Oppure era sicura che nessuno ne avrebbe chiesto il conto.
Se questa sarà la modalità di governo di miss. Pala Eolica fatta di menzogne disperate, coperte sempre e comunque dalla stampa amica e nemica c’è da preoccuparsi.
L’ho sempre detto e lo ribadisco ora: questi 5stelle sono molto pericolosi
Ho l’impressione che il PD, noto per le sue tante correnti, sia diventato esso stesso una corrente del movimento 5stelle. Pertanto la Todde è ormai candidata solo dei 5 stelle e progressisti.
Per quanto riguarda questo articolo, credo che oltre all’ignoranza sugli strumenti normativi, la risposta con annesso attacco ad occhi chiusi contro l’avversario di turno denota soprattutto l’ignoranza degli effetti di un decreto legislativo che la candidata 5stelle dovrebbe conoscere benissimo. Chi è sicuro di ciò che fa, ne conosce sia i benefici sia le immancabili criticità (che esistono ed esisteranno sempre nell’ambito delle decisioni umane), quindi riesce a rispondere sempre nel merito.. Qui, invece, siamo nel campo di decisioni assunte ad occhi chiusi con la logica del “perché si” o del “perché noi dei 5stelle siamo migliori”. Poi però gli occhi li devono aprire, sempre troppo tardi, e quando osservano che le criticità sono maggiori dei benefici, cosa fanno? Siccome i 5stelle si sentono migliori e infallibili, incolpano e incolperanno sempre gli altri.
Spero che in tanti mettano da parte la propria fede politica e votino distinguendo chi propone un’amministrazione intelligente da un governo di forza e di pancia.
La solita, classica, pentastellata ignoranza al governo..
Ma non avevano abilito la povertà? 😂😂😂