di Paolo Maninchedda
Ieri si sono svolti due incontri sulla SS 554 bis. Il primo si è svolto in assessorato, il secondo nell’aula consiliare della Comunità Montana a Sinnai.
I tecnici delle Università di Cagliari e di Roma hanno illustrato l’ipotesi che ritengono più credibile per spiegare il cedimento del rilevato della strada 554 bis. Essi ritengono che l’acqua abbia riattivato una sorta di paleofrana non prevedibile al momento della progettazione.
Sulla prevedibilità, noi come Regione ci siamo riservati di controllare bene le carte che ci verranno fornite. Diverse persone ieri, uscendo dalla riunione pubblica Sinnai, mi hanno detto che la gente sapeva bene che quella era una zona soggetta a frane. L’incarico e il percorso, mi hanno detto, fu oggetto di grandi polemiche. Noi ci siamo riservati di verificare e di approfondire.
Nel frattempo l’Anas ha proposto tre soluzioni:
1) mantenere aperta nel periodo estivo la 554 bis limitatamente alle due corsie di monte, con una corsia per senso di marcia e rinviare a dopo la stagione estiva l’inizio dei lavori per la sistemazione definitiva della strada;
2) mantenere aperta la 554 bis limitatamente alle due corsie di monte, destinandole entrambe alla direzione verso Cagliari e rinviare a dopo la stagione estiva l’inizio dei lavori per la sistemazione definitiva della strada;
3) chiudere la 554 bis per i lavori di sistemazione, prevedendo di concluderli entro dicembre 2015;
4) in tutti i casi, assistere gli automobilisti durante la stagione estiva con adeguate informazioni e presidiando i percorsi alternativi e gli snodi del traffico durante la stagione estiva.
La Regione ha preteso che qualsiasi soluzione sia garantita sotto il profilo della sicurezza. Inoltre, la Regione, da me rappresentata in entrambe le occasioni, ha comunicato che intende sottoporre consultivamente le soluzioni proposte alle Amminsitrazioni comunali della zona. In particolare la proposta del rinvio dei lavori per la sistemazione definitiva e dell’utilizzo parziale della strada danneggiata necessita di garanzie di sicurezza e di ampio consenso.
Si è svolto inoltre un incontro con il Comune di Capoterra per l’eterna vicenda della SS 195. Il metodo assunto è quello che ha sbloccato i lavori sulal 131: cronoprogramma per tutti, controllo e sanzioni. Una parte del lavoro da fare riguarda la Regione: non possiamo impiegare 10 mesi per dare un VIA e la colpa, abbiamo verificato, non è del Savi, ma della lentezza con cui i diversi rami dell’amministrazione regionale e statale rispondono durante la procedura. Dobbiamo migliorare le performance della Pubblica Amministrazione. Il Primo lotto sulla foce sta partendo; per la strada e per il secondo lotto sul fiume si prevede di aprire i cantieri a metà 2016. È un po’ poco, ma è il massimo che ora si può raggiungere. Io parlerò della vicenda col Presidente della Regione, per verificare se, sotto il profilo autorizzatorio e utilizzando l’unico strumento disponibile, la moral suasion, si riuscirà ad essere più veloci.
Intanto, ieri l’Anas ha riaperto il tratto del bivio di Villasanta direzione SS-CA, che era rimasto chiuso per alcuni giorni per la posa del drenante. Adesso, e nei prossimi giorni, Anas completerà la complanare che costeggia il tratto di SS 131 che va da Serrenti Nord a Serrenti Sud. Una volta completatale, dovrà rifare i tre Km di Serrenti. il cronoprogramam prevede che i lavori si concludano ad agosto 2015. Noi speriamo vivamente che si concludano prima.