La Giunta regionale in carica ha messo in atto la più vile delle vendette elettorali che la storia politica della Sardegna ricordi.
Basta che uno abbia sostenuto Soru ed è proscritto, non dai ruoli politici di governo, come è normale che sia, ma anche da quelli di banalissimo lavoro.
Mai si era assistito a una gestione antropologicamente così clanistica, così sfacciatamente premiale della devozione più che dell’intelligenza e della competenza.
Ieri Il Fatto Quotidiano ha pubblicato un articolo sul completamento degli staff della Todde (con addetti alle gite estive in barca, maestri di nuoto e utilizzatori di Power Point promossi al rango di consulenti di staff) accompagnato dall’assoluto silenzio di qualsivoglia autorità di controllo.
Io che contestai a Solinas la nomina di Belloi e di Curto e la successiva modifica della legge per il reclutamento dei dirigenti esterni, cosa dovrei dire di questa sfacciata procedura che certifica le competenze non con i curricula, ma con il potere? Certo, il reato di abuso di ufficio è stato abolito, ma possibile che si possa dire che un idraulico è un ingegnere e che nessuno possa protestare e intervenire? A che serve studiare in Sardegna, se si può divenire esperti per devozione?
Tra le imitazioni di Solinas malriuscite rientra il caso, contestato dai sindacati regionali dei dirigenti, del funzionario esterno, reclutato per le funzioni dirigenziali, scaduto al termine del triennio del suo contratto, e prorogato con un metodo, rodato da Solinas, censurato da più di una sentenza della Giustizia amministrativa, ma adesso applicato scrupolosamente dalla Aministrazione Todde.
Lo descrivo.
Immaginiamo che prevalga la teoria, molto in voga tra alcuni dirigenti regionali, specie quelli appassionati di romanzi polizieschi, di non avere ai vertici dell’Amministrazione regionale dirigenti che hanno superato un concorso, ma funzionari che hanno i titoli per accedere alla dirigenza incaricati, come facenti funzione, di dirigere un Servizio. Non sfugge a nessuno che i ‘facenti funzione’ sono più ‘fragili’ di un dirigente titolare e questo, a chi sa come gira il potere, specie quello poliziesco, pare essere un criterio di maggiore efficienza, perché rende i responsabili di Servizio più ‘disponibili’.
Finito il contratto a tempo determinato del povero, ma graditissimo, ‘facente funzione’, la legge prevede che non possa essere proprogato, e allora che si fa?
Si fa così. Si bandisce la manifestazione di interesse per il nuovo incarico a bocca di scadenza, in modo che la selezione non si concluda perfettamente prima dell’ultimo giorno del contratto precedente e così si possano accampare motivi d’urgenza per la sua proroga, ordinariamente illegittima.
Poi che si fa?
Ci si trova dinanzi a un problema. La legge prevede che prima di rivolgersi all’esterno, bisogna verificare che non vi siano dirigenti regionali disponibili a coprire il Servizio. Ovviamente, diversi dirigenti regionali hanno invece presentato la loro candidatura, ma, come avveniva ai tempi di Solinas, l’Assessore, dico l’Assessore, cioè l’organo politico, si è ormai preso il potere dei Direttori generali e, a piacere, secondo il suo gusto, senza troppe motivazioni, ha assunto il ruolo di dire chi dei dirigenti regionali disponibili gli garba oppure no. Ovviamente, nel caso specifico, dei dirigenti interni non gli è garbato nessuno e senza neanche troppe spiegazioni. Così, dopo lo sdegnoso pronunciamento assessoriale dove si è andati a parare? Ovviamente a prorogare il gradito esterno. Un capolavoro. Domanda: questo è stato di diritto o è stato di favore? Chi ha inventato il meccanismo dello sdegno assessoriale? La Giunta Solinas. Chi lo sta ereditando? La Giunta Todde.
Sempre per sempre, my Dear, dalla stessa parte, mi troverai: never on your side.
Che commento triste. Buone feste.
Scusate, non mi ero reso conto di conversare tra Funzionari aspiranti dirigenti che però non hanno mai vinto un concorso per tale ruolo.
Per voi si và di art. 28 comma 4-bis!
Buone feste e buona vita.
I dirigenti a tempo non sono più scandalosi dei dirigenti che provengono da altri enti, tutti legati da logiche di amichettismo con i potenti di turno. Molti dei quali vincitori di concorsi con un posto, decine di cosiddetti idonei (a far cosa lo sanno solo loro) e che poi miracolosamente entrano nei ruoli della regiobe. Quindi questi.di ruolo sono meglio di un funzionario con 20 anni di esperienza? Davvero? Volete qualche nome di questi premi nobel che sono passati da una lista di idonei a gestire milioni di euro ovviamente generando il nulla? Vogliamo parlare delle fabbriche dei dirigenti idonei?
Sardinia job. Penso che tu non abbia compreso. Ho semplicemente detto che la logica di cui il sindacato dirigenti si lamenta è la stessa che i dirigenti applicano quando la scelta spetta a loro. O vogliamo dire che i coordinatori vanno scelti sulla base dell’amicizia?
Vabbè
@Enrico
Ma sei serio o stavi facendo umorismo?
I Capi Settore, in RAS, sono, per definizione, FUNZIONARI a cui affidare posizioni di coordinamento di gruppi/settori di lavoro all’interno di un Servizio.
I DIRIGENTI sono, per definizione, ruoli professionali differenti e separati dai funzionari, a cui si (dovrebbe) accedere esclusivamente per CONCORSO PUBBLICO! Mica per amicizia o simpatia attraverso la “scorciatoia” dell’articolo 28 comma 4-bis della 31/1998..
Però dobbiamo anche dire che è lo stesso metodo che i direttori generali o di servizio adottano quando devono individuare i responsabili di settore o comunque qualsiasi figura,tra i funzionari, cui attribuire un incarico. Metodo fondato solo ed esclusivamente sulla conoscenza e l’accondiscendenza. Di questo il sindacati dei dirigenti mica si lamentano…anzi.
Ancora nessuno ha ricordato che abbiamo pure FUNZIONARI nominati DIRETTORI GENERALI!!!
L’apoteosi della sfrontatezza. Dirigenti di ruolo: scartati!
Dirigenti idonei nella relative graduatorie di concorso: manco presi in considerazione!
E così via con le selezioni esterne o con le nomine di Funzionari solidi con il burro affettato da un 🔪
Da tempo immemore stiamo assistendo inermi a nomine dirigenziali regionali del tutto illegittime, senza che nessuno faccia niente per impedirle. Funzionari facenti funzioni dirigenziali prorogati con atti del proprio direttore generale di riferimento, a volte con decreto dell’Assessore al personale che li proroga in base alla stessa norma che stabilisce che tali incaricati non sono immediatamente rinnovabili. Bandi per cessioni di contratto a cui mancano solo i nomi e cognomi. Concorsi per dirigenti lottizzati in base agli agganci politici. Consulenti piovuti da chissà dove che non sanno nemmeno come funziona la macchina regionale e devono chiedere aiuto ai funzionari regionali (vedi “esperti” del PNRR da 500 euro al giorno). E potrei continuare per ore… Nessuno interviene, nessuno protesta, nessuno blocca questa deriva di illegalità.
Un tempo, nello scorso millennio, esisteva un sistema di controlli preventivi degli atti degli enti locali che non avrebbe consentito tutte queste porcherie.
Per il personale degli staff degli organi politici, era la stessa Corte dei Conti che valutava i curricula e, se non adeguati, li bocciava.
Per i provvedimenti amministrativi erano organi collegiali , i Comitati di controllo, che svolgevano queste funzioni, e verificavano la legittimità non solo delle nomine ma anche, per esempio degli acquisti (pensiamo solo a quelli della sanità).
Questo sistema di controlli è stato eliminato e quindi ora ci troviamo davanti a questa roba.
Povera pubblica,amministrazione!
Egr Prof.
Le chiedo una cortesia. Lasci via per un giorno i problemi che quotidianamente affronta rrelativi al mondo politico. isolano e ci dedichi un articolo su qualcosa di buono che nell’arco di questo morente 2024 è riuscito ad individuare. Non Le chiedo di parlarci di Sinner e del suo fantastico Tennis, ne’ dell’Inter (sono milanista),ma di un argomento diverso dal mondo dello sport oltre il quale il mio modestissimo punto di osservazione non riesce ad inoltrarsi per individuare valori positivi.
Mi auguro di non chiederLe qualcosa fuori tema ( tale era l’espressione del mio prof di filosofia quando divagavo su uno dei tanti argomenti per me difficili da assimilare) perché non vorrei crearLe scompensi nel suo attento dissertare sulla quotidianità nel poliedrico universo delle attività isolane. Lo chiedo per avere da Lei una riflessione che porti un po di luce sulle imminenti festività natalizie e avere anche una speranza sulla quale rivolgere l’attenzione nell’ormai prossimo 2025.
Mi scusi se trascuro il suo argomento odierno sul quale troverei un forte imbarazzo ad individuare un solo punto sul quale dissentire.
Ora La lascio facendo a Lei e a tutti i lettori i più sinceri auguri di Buon Natale e di Sereno 2025.
Cordialità
Qualche dirigente appassionato di romanzi polizieschi si circonda di dirigenti in posizione precaria,per lo più incompetenti che lo sostengano nel vessare chi non la pensa come loro.A breve novità .
Egregio, nessuno stupore su quanto accade in regione nell’era dell’Influencer Capo. Del resto si sta verificando quanto accaduto a livello nazionale con i governi Conte I e II: si passò dal voler aprire il parlamento come una scatola di tonno alla miserabile abbuffata di tonno, olio e latta, linguetta inclusa. Quell’onda di indignazione (e di speranza) che li portò al governo della cosa pubblica si è trasformata in numeri assai limitati che ormai sono sostenuti dai amici e parenti dei beneficiati e da uno sparuto numero di illusi che ritengono i pentafarlocchi migliori di coloro che (a parole) dicono di combattere.
In questo la Sardegna (ahimè) è stata la prima e unica regione ad eleggere una pentafarlocca Presidente di una Regione in quanto è stata buona ultima a capire lo scarso spessore di costoro.
Alla fine della legislatura ai Sardi non rimarrà altro che raccogliere l’ulteriore cumulo di macerie creato da questi personaggi. Rassegnamoci. Saluti .
… fui iscarescendumì: Ajó, Francì, tui chi ses docenti universitàriu de semiotica (o est “semi” + “ottica”?) ispiega a is indipendentistas e mellus a is Sardus ita todhada ses fendi (o intrau a fai).
Cun is mellus saludus.
Non si può dire che questa amministrazione non abbia fantasia !!!!! Quando si tratta di posti ,qualunque soluzione ,anche quelle più scandalose , bandite in campagna elettorale , vengono utilizzate a piene mani .L’importante è fare accomodare alla mensa del potere , il maggior numero possibile di fedeli . Così si costruisce ,unica e sola reale attività, il consenso futuro che possa riconfermare l’assetto ,esistente . È davvero una scelta scientifica !!!! E ……chi se ne frega dei Sardi e della Sardegna !!!
Tutta colpa di Berlinguer, dei “piccini” e della questione morale: i peggio al potere, ed i meglio fuori.
La Todde Protagora, poi, che dice tutto ed il contrario: mitica.
… ma it’est custa, una ‘maggioranza’ a campo largo e regia bullista?!
Prof. nulla di nuovo all’orizzonte la presidente Todde ha dichiarato ” il movimento è uscito dall’anti Sistema” adesso sono dentro il sistema alla grande mi dispiace che ci sia gente che ancora li difende
…l’ Aggiunta di Christian Todde …. già detto ?
Un modo di fare da terzo mondo, in cui la dignità umana dei dipendenti viene scaricata nel vecchio postribolo maleodorante della “Scafa”, infestato da magnaccia di ogni risma.
Dirigenti e/o funzionari pubblici di ruolo, che vivono nell’incertezza e nel terrore, talvolta costretti a prostituirsi, per continuare ad occupare posti o mantenere incarichi tutelati dalla legge, per evitare di essere collocati nel “cimitero degli elefanti”, da chi apparentemente, almeno prima di essere eletta, aveva promesso un nuovo modo di governare, sopratutto alla luce del sole. Decisionismo da strapazzo propugnato da falsi e pericolosi consiglieri della Presidente.
Lasceranno macerie e forse neanche quelle
E la urlatrice-pasionaria Desirée e il sardistoide-rivoluzionario Franciscu Sedda muti, allineati e coperti.
Non c’è limite al peggio.