Questo sito ha costretto con i propri articoli l’Università di Sassari, cioè un’istituzione, a rispettare le regole di trasparenza che rispettano tutti gli Atenei d’Italia. Sono finalmente comparsi sul sito sassarese curricula, compensi e rimborsi, sebbene su questo ultimo versante vi sia ancora molto da ridire. Ma è già qualcosa.
Non si capisce allora perché questo sito taccia su un’omissione ben più rilevante.
Il Decreto Legislativo 33/2013 all’art. 14 stabilisce che i curricula e i compensi dei membri dei Gabinetti degli Assessorati siano pubblicati entro tre mesi dalla loro nomina.
Può essere verificato agevolmente sul sito Amministrazione trasparente della Regione Sardegna che i curricula e i compensi si riferiscono ancora ai Gabinetti della Giunta Pigliaru.
Allora i casi sono due: o non si è proceduto a nominare alcun Capo di Gabinettto, alcun Segretario, alcun Consulente, o lo si è fatto e si è omesso di pubblicarlo. Perché? Una svista? Improbabile, le sviste non sono sistemiche e generali. Vi sono altre ragioni. È lecito conoscerle.
Il problema è che la trasparenza per molti è un fastidio, non una disciplina. Il problema è che essere amministrativamente trasparenti non significa apprezzare le trasparenze; al contrario, significa avere il senso del pudore.