Gent.mo Professore,
approfitto ancora della Sua gentile ospitalità per portare all’attenzione dei suoi lettori i testi di quattro Delibere (1 ; 2; 3; 4) della Giunta regionale presieduta dall’On. Christian Solinas.
A modo loro rappresentano un piccolo capolavoro: sono la perfetta miniatura dell’arte di governo di questa Giunta. A mio avviso, andrebbero incorniciate e appese in giro, quale monito per le future generazioni di sardi sopravvissuti a questi tempi.
Queste quattro delibere, che risultano tutte datate 30/12/2021, ma in realtà sono state rese visibili solo recentemente, a veder bene trattano un tema minore e poco interessante: la nomina di collegi di revisori dei conti di enti regionali, più esattamente la nomina dei revisori dei conti dell’Arpas, dell’Enas e dei Consorzi di bonifica della Sardegna Meridionale e della Nurra.
Insomma, poca roba, ma il colpo di genio, alle volte, si nasconde proprio nelle questioni meno appariscenti e trascurabili.
Sotto la intangibile guida del Segretario generale e con la regia ottriata del Direttore generale della Presidenza, la Giunta regionale, riesce a deliberare il nulla.
Si, proprio il nulla.
A leggere bene, tutte queste delibere (quella proposta dall’Assessora dell’Agricoltura ancora di più), esordiscono con un quasi severo richiamo alla Giunta sulla necessità di provvedere alla nomina dei due Collegi dato che (Ohibò!) erano entrambi scaduti da mesi (otto per essere esatti) e quindi (Poffarbacco!) era fatto obbligo procedere con il rinnovo. Senza ulteriori indugi.
L’Assessora dell’Agricoltura, giusto per enfatizzare meglio il concetto, ha anche ricordato alla Giunta che bisognava nominare un Presidente, due componenti effettivi e due supplenti.
Dopo di che, la Giunta (ci immaginiamo in diligente silenzio) “udita la proposta del Presidente, sentito l’Assessore…” delibera…
Di nominare Tizio, Caio, etc?
No! Troppo impegnativo dopo pranzo!
Delibera invece “di rinviare a una successiva deliberazione l’individuazione dei componenti del Collegio dei revisori dei conti...”
Fantastico!
Quindi, ricapitoliamo.
Alla data del 30 dicembre 2021 i Collegi dei revisori di ARPAS, Enas e Consorzi di bonifica sono scaduti da otto mesi (alla faccia della mitica direttiva n. 2 del Segretario generale che tutti hanno appeso nelle ridotte di riferimento) e non possono più operare legittimamente da almeno sei mesi e quindici giorni.
Allora, finalmente, gli Assessori competenti (si fa per dire, ovviamente) con grande enfasi, mettono la Giunta davanti alle proprie responsabilità con quel po’ po’ di delibere.
Che però nessuno vede per oltre quattro mesi, chiuse nel cassetto di qualcuno, alla faccia della trasparenza, e compaiono dopo mesi, giusto per constatare che i due collegi dei revisori, a questo punto, sono scaduti da oltre un anno.
La domanda è d’obbligo: perché compaiono, improvvisamente, nel mese di maggio 2022?
Forse i primi calori tardo primaverili hanno risvegliato le intorpidite menti dei vertici amministrativi? Forse sono il frutto di nuovi germogli di laboriosità?
Ma no! Ci vuole ben altro.
È stata l’impertinente iniziativa di un consigliere regionale (ahi lui!) già autore di analoghe fastidiose iniziative, ad aver turbato il letargo amministrativo dei nostri eroi. Il Nostro impertinente scrive e chiede lumi sulle delibere perdute.
L’arrivo dell’impertinente richiesta deve aver determinato un bello scompiglio tra i marmi e le eleganti graniglie della Presidenza.
Che si fa?
Le delibere risultano essere formalmente assunte dalla Giunta e regolarmente numerate: quindi sono atti pubblici ufficiali.
Peccato che, immaginiamo, siano desolatamente prive del contenuto del deliberato.
Magari ci sono dei nomi scritti a matita o qualche curriculum mezzo sbiadito o magari non c’è proprio niente.
Chissà quante telefonate o corsette nei lunghi corridoi degli uffici per avere finalmente, quei benedetti nomi.
Niente. Nulla. La politica ha i suoi tempi e, in epoca Solinas, si misurano in ere geologiche.
Quindi? Che fare?
Il problema va affrontato di peto.
E infatti, come uno sbuffo di aria flatulente, le delibere compaiono nel sito con la formula deliberativa del nulla. La Giunta DELIBERA ……“di rinviare a una successiva deliberazione l’individuazione dei componenti del Collegio dei revisori dei conti...”.
Probabilmente, dopo questa prodezza, si sono strofinati le mani e forse hanno sardonicamente sogghignato soddisfatti, convinti di aver gabbato tutti con la loro proverbiale furbizia.
Il bello è che non provano neanche un po’ di vergogna.
Anzi.
Continuo a pensare che in un paese normale e non anestetizzato dalle mance dei potenti pro tempore, queste forme di insopportabile arroganza dovrebbero essere seppellite da una tempesta di tonanti pernacchie.
La ringrazio e la saluto
suo Parmenide Pilloni
Cessu Parmenide, ses tottu maccu. ti sei inventato una storia spassosissima, ma pensa tu, rasentare falso, omissioni, danni di immagine in un colpo solo, e verbalizzare di aver deciso di non decidere, geniale, mi ricordi le vecchie storie di Fisietto
Grazie Francesco, Consigliere Agus!
Giacinto, detto Marco, Pannella usava spesso la definizione “buoni a nulla e capaci di tutto”.
Grazie a Sig. Parmenide Pilloni per avere chiarito, una volta di più, che l’attuale giunta è, tanto negli atti quanto nei fatti, istituzionalmente ed ideologicamente, una costosissima zavorra fancazzista (absit iniuria verbi).