Primo punto da tenere bene in mente: da luglio di quest’anno 2021 non si può andare a votare.
Quindi, uno come Conte, che del galleggiamento ha fatto una filosofia di vita, sta cercando di arrivare comunque a luglio.
Il problema non è evidentemente Conte. Il problema è dove ha la testa chi governa il Pd.
Certamente qualcuno starà dicendo che bisogna evitare che a eleggere il nuovo Capo dello Stato sia il nuovo Parlamento. Perché? Perché tutti sanno che la Destra vincerebbe a mani basse. Per colpa di chi? Di Conte, ma non bisogna dirlo.
E allora, gli sbussolati che stanno governando il Pd, anziché ragionare su come riuscire a vivere da cittadini e non da sudditi in Italia, come cambiare lo Stato, come cambiare la politica italiana, cambiare la natura e la proposta del Partito Democratico, aggregare le forze ostili al nazionalismo veterobalilla della Meloni (in crescita grazie al giolittismo di Conte) e aumentare i fattori di crisi della Lega, dove il salvinismo sta alla base del Partito come Trump alla base del partito repubblicano americano, hanno pensato bene di dire l’unica cosa che in una crisi non bisogna dire: mai più con Renzi.
Il “Mai più” in una crisi profonda quale quella dell’Italia è una scempiaggine.
Il “Mai più” è il gesto di stizza di una classe dirigente che non riesce a fronteggiare i fattori di complessità della realtà, tanto più che nel merito Renzi ha ragione. Il suo torto è il tatticismo; ma D’Alema non è stato forse un ipertattico quando con Cossiga divenne Presidente del Consiglio? Mi si potrà dire che appunto anche D’Alema risulta antipatico a molti, ma mi vien da pensare che non sia mai esistito in Italia un politico intelligente che non sia stato epitetato come arrogante, narcisista, prepotente e dunque odioso. In Italia, e Totò lo aveva capito benissimo, ‘a livella non è un regolatore dell’accesso post mortem al paradiso; in Italia ‘a livella è l’accesso alla simpatia; se vuoi essere amato, deve sembrare che tu stia sempre e solo nella media anche e soprattutto quando ‘la media’ sbaglia.
E dunque dentro il Pd ci si impicca a Conte, si dichiara Conte inamovibile perché ritenuto fattore decisivo della nuova sinistra fatta dal Pd, dai Cinquestelle e da Leu. Quale è il programma di questa nuova formazione politica? Il manettismo di Bonafede? La finanza ideologica del no al Mes? Il pasticcio Alitalia? Il pasticcio Air Italy? Il debito pubblico al 160% del Pil? I servizi segreti usati come zerbini della Presidenza del Consiglio? Il disordine dei rapporti con la Cina? L’utilizzo della Cassa Depositi e Prestiti come nuova Iri? Il leccaculismo mediterraneo alla Turchia? L’assenza totale di un briciolo di visione sul Mezzogiorno d’Italia? Sono questi i contenuti? No, questi sono gli effetti.
Il contenuto è solo uno: egemonizzare lo spazio politico dell’opposizione alla Destra. È un vecchissimo schema comunista (dico dei comunisti più politicizzati, non di quelli che lo furono perché volevano cambiare una realtà che andava cambiata) quello di occupare lo spazio avendo come contenuto l’occupazione dello spazio. È lo schema dell’anti: anti Berlusconi, anti Salvini, anti Meloni ecc. ecc.
Perché questo disegno si realizzi servono dieci senatori. Ed è iniziato il mercato, ma questa volta la magistratura italiana si è guardata bene dall’aprire un’inchiesta come fece ai tempi del senatore Di Gregorio. E ci mancherebbe!
Un messaggino che propone un ministero in cambio di un voto non è istigazione alla corruzione, è democrazia se a chiederlo è la parte giusta.
Il problema è che il mantra di un senatore adeguatamente infettato dalla deformazione della realtà prodotta dallo stazionamento pluriennale a Palazzo Madama (come pure a Montecitorio) è essere rieletto. E qui il Pd sbussolato scopre di non avere carte. Una forza che sa di andare all’opposizione non può promettere la rielezione a nessuno, perché ha il problema di rieleggere i suoi eletti.
E a questo punto la bussola impazzisce.
Vie d’uscita?
Ricucire con Renzi, cambiare Governo, cambiare politica fiscale e finanziaria, cambiare politica per il Sud, cambiare la politica della Giustizia, pulire il Sud dalla malavita (Gratteri a me non sta simpatico perché ha l’arresto facile prodotto da una Pg non precisa, ma il processo alla ‘ndrangheta in corso a Lamezia contro 300 persone con, per la prima volta, pentiti delle ‘ndrine, è un fatto epocale che va difeso, non ignorato, come fa e ha fatto una Rai inguardabile), riformare l’Università e emanciparla dagli imbrogli valutativi e dalle discriminazioni geopolitico-finanziarie, riformare la scuola e finirla con la scuola delle competenze perché a scuola bisogna imparare a pensare e non solo a fare, far nascere una grande area politica federalista, libertaria e socialista che è cosa ben diversa dal mostro Cinquestelle-Pd ecc. ecc.
Ma un percorso di questo tipo è troppo ardito e non garantisce il futuro di Franceschini, Orlando (il ministro che ha ceduto il potere giudiziario alal Polizia giudiziaria e all’Accusa), Delrio ecc. cioè è un percorso troppo aperto rispetto alle garanzie pretese da una classe politica che senza politica non ha niente da fare.
E allora, il Pd ci condanna a tenerci Conte e noi ci prepariamo a resistere con tutte le forze alla Meloni cui Conte sta preparando un atterraggio trionfale (pensate solo a che cosa accadrà quando si riprenderà a pagare le tasse).
…il salvinismo sta alla Lega come Trump sta ai Repubblicani ( fate le debite proporzioni ) mi fa sentire un po meno solo ed anche che non sono proprio l’ultimo degli scemi di fbk. Allora sarebbe auspicabile quanto prima un Governo in mano a questi Sovranisti del Resto della Penisola al fine di accelerare la crisi in cui sta affogando l’ex BelPaese ..per consentire agli italiani di uscirne fra 5anni rinnovati. E Noi nel frattempo che si fa, ( che tanto non risolveranno MAI i Loro problemi , figurati se saranno capaci di risolverne uno solo dei Nostri ….) ?
Neanche io sono un sostenitore, ma continuo a non capire con chi si voglia fare la nuova maggioranza. Non lo capisco e mi pare che lo si voglia fare senza una visione né politica né di governo.
Non sono sostenitore del governo ma pensare che se la destra dovesse vincere sarebbe colpa di Conte senza tenere conto della politica di Renzi che ha portato il PD dal 40 al 18%, e le sue giravolte degni di salti mortali triplamente carpiati che spaziano a destra come a sinistra strizzando gli occhi a Berlusconi e Salvini dando una mano a De Benedetti per un investimento che permise allo stesso di fare un sacco di soldi, un Renzi mosso da rabbia per essere stato esautorato del potere di cui lui ritiene essere l’unico erede.
Volere ancora Renzi che da rottamatori degli altri è divenuto demolitore di sé stesso è solo masochismo.
Vero, tutto vero…. talmente realistico da essere tragico.
In Sardegna stiamo già sperimentando dal 2019 con la giunta sardo-leghista le scelte ottuse del pd sardo , ma finché il PD non perde anche nei Lazio, dove c’è Roma e quindi l’intellighenzia italiana rintanata nei loro sepolcri, cambierà poco.