La Regione Sardegna ha approvato la legge regionale n.9 del 19 luglio 2024, intitolata ottimisticamente “Disposizioni transitorie in materia di riordino delle province”, la quale prevede che, entro 15 giorni dall’entrata in vigore, la Giunta proceda alla nomina di amministratori straordinari delle province di nuova istituzione e di commissari straordinari per quelle di Sassari, Nuoro e Sud Sardegna per la gestione della successione delle vecchie verso le nuove.
A Nuoro già ti rispondono male se dici “Buongiorno” col sorriso tra le labbra, perché si chiedono che cosa ci sia da sorridere, figuriamoci quando sentono dire “transitorio”, come se nella vita ci sia qualcosa di stabile! Tutto è transitorio, ripeterlo è un insulto ed è giusto lavorare a trasformare il precario in eterno, il momentaneo in definitivo, il fugace in permanente, e che diamine!
Fedeli al genius loci del capoluogo barbaricino, per il quale solo gli amori non sono eterni, le amicizie sì, ma gli amori no (in Barbagia le corna non sono un reato e neanche un peccato, ma un’opportunità, e tutti i giovani se ne avvantaggiano, beati loro, mentre i vecchi le rimpiangono per la parte attiva, cioè per averle messe e non portate) il commissario della provincia (in carica transitoriamente da otto anni) e il suo segretario generale, intendendo transitorio come definitivo o, quanto meno, interpretabile ad mentulam, il 24 luglio, in attuazione della determina del Segretario Generale (dirigente ad interim del Settore Risorse Finanziarie e Umane) n.844 del 19/7/2024 (stessa data di approvazione della legge regionale, perché in natura le coincidenze non esistono) hanno pubblicato per 20 giorni (e solo per 20 giorni) sul sito provinciale e sul portale Inpa un bellissimo avviso pubblico. Si tratta di una selezione comparativa per l’incarico quinquennale di un dirigente da assegnare ai settori tecnici. La selezione prevede una valutazione dei curricula e un colloquio per individuare una rosa di 6 candidati idonei (il regolamento provinciale vigente sugli accessi, all’articolo 67 comma 4 ne prevede 5, ma siamo a Nuoro). I 6 candidati idonei, individuati da una commissione nominata dal Segretario Generale, terranno un ulteriore colloquio con l’amministratore che individuerà in maniera fiduciaria il candidato da nominare.
Adesso entra in gioco la guerra contro questo obbrobrio indigeribile della temporaneità, del limite, questo insulto all’eterno che a Nuoro cammina sempre insieme ai suoi parenti stretti, rendita e potere.
A differenza dell’articolo 110 comma 3 del D Lgs 267/2000 e dell’articolo 67 comma 6 del regolamento sugli accessi, l’avviso pubblico non menziona l’automatica decadenza dall’incarico alla cessazione del mandato amministrativo del presidente/amministratore in carica; l’idea, quindi, è di imporre a cara manna (noto anglismo coniato per designare quell’espressione un po’ così, a rotondità scissa nel mezzo, che assumono gli impertinenti dinanzi agli inermi) una nomina fiduciaria dell’attuale amministratore, in scadenza, a chi gli subentrerà, e non per qualche giorno, ma addirittura per i prossimi 5 anni. A completamento dell’operazione, il piano triennale del fabbisogno del personale (delibera amministratore straordinario 104 del 30/7/2024) prevede anche la proroga dell’attuale dirigente ex articolo 110 per un periodo non precisato.
Come al solito, il procedimento è stato attuato con il percorso inverso rispetto a quanto prevede la norma. Tale delibera, infatti, non indica, come invece dovrebbe, la copertura finanziaria, o meglio, introduce la cosiddetta copertura auspicata, altro istituto giuridico nuorese, in quanto nelle premesse si rassicura i troppo esigenti “che nell’ambito del bilancio dell’Ente saranno stanziate le risorse finanziarie idonee per l’attuazione del programma assunzionale;”.
Non ci si stupisca: a Nuoro vige l’invertente, cioè un additivo alle norme che inverte l’ordine logico degli atti e delle loro conseguenze.
Infatti, il principio contabile dispone che “La programmazione di tali risorse finanziarie costituisce il presupposto necessario per la formulazione delle previsioni della spesa di personale del bilancio di previsione e per la predisposizione e l’approvazione del Piano triennale dei fabbisogni di personale nell’ambito della sezione Organizzazione e Capitale umano del Piano integrato di attività e organizzazione (PIAO) di cui all’articolo 6 del decreto-legge 9 giugno 2021, n. 80, convertito, con modificazioni, dalla legge 6 agosto 2021, n. 113.” Quindi, si sarebbe dovuti partire dal Documento unico di programmazione (DUP), per poi predisporre il Bilancio di previsione e il Piano integrato delle attività e organizzazione (PIAO) ; invece la la delibera 104/2024 fa il contrario, parte dal Piano integrato delle attività e dell’organizzazione e dice al Documento unico di programmazione di adeguarsi e di trovare le risorse. Così si fa, si inverte precariamente per eternare il fuggevole, il momentaneo e generare rendite e stabilità. Cos’è la vita, un attimo fuggente? Ebbene, a Nuoro, inculano la fuggevolezza e si vendicano di questo destino cinico e baro. Sa fide la professo……
@ Salvatore Dessupoiu Egregio, dovrei correggerla su molti aspetti del suo intervento, ma mi limito al macroscopico: che Gian Piero Scanu difenda gli interessi del Qatar contro il San Raffaele è una castroneria di proporzioni atomiche. Io sono personale testimone di scontri furibondi tra i qatarini e Scanu. Non solo, forse le è sfuggito che la Todde non ha dato praticamente niente a Scanu, perché la sua funzione di garante degli accordi tra Regione e Mater Olbia (funzione gratuita) esiste nella misura in cui la Regione si dota di una politica e di una strategia sul Mater Olbia, cosa ancora oggi tragicamente assente. Le ricordo, infine, che l’Inpdap è stato assorbito dall’Inps e, devo dirlo da contribuente, con pochissimo vantaggio per gli utenti, ma a me non fa scandalo che chi aveva ruoli apicali in un ente lo abbia avuto anche nell’altro. L’odio è una bruttissima cosa, signor Dessupoiu.
Politica oggi è?, questa la domanda che elettori attivi e rinunciatari delle urne si pongono prima di andare al voto e, insieme, osservando il risultato del medesimo.
Ad ogni tornata elettorale si professa il mito dell’ asino d’oro, pur non conoscendo il testo e tantomeno l’ autore ha dato e sta dando un fulgido esempio di ciò l’attuale presidente del consiglio.
Le sue promesse, o frottole come i più le definiscono, sono quotidianamente sotto gli occhi di tutti.
Questo accade a Roma, ma noi sardi riusciamo a stare al passo di tutto il negativo che viene elaborato oltre Tirreno
La giunta Todde è nata con auspicio/promessa di mutazioni epocali, da subito abbiamo visto in cosa consistevano.
Il partito di maggioranza relativa ha imposto la riesumazione di Cani per la giunta, ovviamente al Mater Olbia si è avvertita la necessità di nominare Gian Piero Scanu, onde tutelare gli interessi del Qatar contro le mire del San Raffaele.
Insomma, anche l’isola aveva il suo di Maio, con buona pace dei competenti in materia sanitaria.
Commissariare le province era però occasione troppo ghiotta per il pensionato eccellente, che dal CDA Inpdap è transitato a quello INPS dove, casualmente, era pure dirigente di seconda fascia.
Per cui un nuovo incarico, confezionato per lui dal partito e approvato dalla dottoressa Todde.
A questo punto la risposta alla domanda formulata mentre iniziavo a scrivere è semplice, Scanu e quelli come lui sono ipostasi.
Non nell’ accezione di Agostino, ma in quella della filosofia greca, ciò che non cambia neppure nei fenomeni di cambiamento, con buona pace del popolo bue.
Dottoressa Todde. a tanti sardi piacerebbe leggere una sua replica, se ha piacere potrà contattarmi personalmente, le auguro una buona giornata.
Finché politicamente ci comanda….. ci siamo capiti, penso molto bene! Non andremo mai da nessuna parte. Possiamo essere la Cuba del mediterraneo, svegliamoci perché noi siamo un popolo Sardo. L’Italia con noi non c’entra proprio niente.
Ma davvero ci credono così cretini?
Scusate la sincerità!
Come volevasi dimostrare le elezioni sono il preambolo della disposizione di altre poltrone
I TEMPORANEI DEFINITIVI SONO MOLTI O MEGLIO TUTTI- CONSORZIO INDUSTRIALE- MAN-AILUN ECC ECC ECC
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…. Ma Prof.,cosa sono queste norme amministrative che regolano i bilanci degli enti pubblici ? Nella repubblica di Nuoro ,tutto deve convergere sulla comprensione del termine “transitorio” : come si può pretendere che chi si impegnato ad occupare il posto in “prorogatio” debba abbandonarlo solo perché si presenta un candidato figlio delle terne scelte da nuovi organismi con visioni “moderne” della buona amministrazione !!!!!!! Così funziona , gli amici non si debbono né abbandonare né dimenticare !!!! Uno stipendio ( è solo uno stipendio !!! ) non si può negare a chi ,in quell’amicizia ha creduto .
Roba da SNA (Scuola Nazionale dell’Amministrazione) o SNA (Senza Nessuna Abiezione) ?