Un giornalista Il 22 luglio il giornalista Franco Colomo ha pubblicato sul giornale diocesano L’Ortobene (diretto da don Francesco Mariani) un articolo-inchiesta intitolato Lo strano caso del bilancio 2023 della Nugoro spa. È stata l’unica voce dissonante in un silenzio assordante che copre da anni l’operato della Provincia di Nuoro. Possiamo parlare di omertà?
Direi di sì, aggiungendo che si tratta di ‘omertà istituzionale’ o di ‘impunità di Stato’ che dir si voglia, perché si può comprendere che in un’area povera e spopolata come il Nuorese ci sia, da parte dei singoli, una certa paura a contrastare le disinvolture delle azioni di governo, ma non si può accettare che le istituzioni di controllo e di sanzione non facciano assolutamente niente da anni.
C’è poi da notare che non è un caso che sia stato L’Ortobene a dare spazio alla notizia. Io ho smesso di scriverci da quando si è affermata la svolta fiancheggiatrice della Todde impressa nelle azioni sociali della Diocesi, ma ciò non toglie che esso sia e resti un giornale col rovello della verità, non un giornale a immagine e somiglianza del vescovo pro tempore come gli altri giornali diocesani, ma un organo di informazione inquieto, come deve esserlo quello di chi cerca la verità e combatte contro i vizi propri e altrui, facendo salve le persone.
Un bilancio sospettabile Sono andato a verificare l’indagine de L’Ortobene. Il nocciolo della questione è il bilancio 2023 e due questioni che lo riguardano: la veridicità delle somme iscritte a bilancio e il peso che la Nugoro Spa, la società di servizi della Provincia.
La società iscrive tra i ricavi euro 829.869 risultanti da due stanziamenti previsti per la Nugoro Spa da due leggi regionali, per 500.000 euro dalla 17/2023 per contributo straordinario da destinare alla Nugoro Spa a copertura dei maggiori oneri derivanti dall’aumento dei prezzi e dei costi per la manutenzione degli immobili di proprietà della provincia di Nuoro”, e per 400.000 dalla 1/2023 quale Contributo straordinario da destinarsi alla Nugoro Spa per il proseguimento delle attività nelle Province di Nuoro e Ogliastra.
Una storia di debiti Cominciamo con l’essere più precisi. La Nugoro Spa giunge al 2023 dopo tre esercizi finanziari negativi. Un quarto risultato col segno meno avrebbe pregiudicato il futuro della società. Il 2023, con l’iscrizione tra i ricavi dell’intero importo dei contributi regionali, chiude formalmente con un attivo di 15.915 euro, ma vi è un errore che non può essere considerato colposo, e cioè non si è considerato che del contributo di 500.000 euro della Regione, 90.163 euro (se ho fatto bene i conti) rappresentano credito verso l’erario per l’Iva. Questa banalità colloca inevitabilmente e chiaramente la Nugoro nel quarto esercizio negativo consecutivo. E che non si tratti di un evento colposo è confermato dal fatto che, invece, per il contributo da 400.000 euro l’Iva venga correttamente non computata e si iscrivano tra i ricavi solo 327.000 euro e rotti.
Non è proprio un caso che tutti i membri del Comitato Tecnico del Controllo analogo della Nugoro Spa si siano dimessi (per l’ennesima volta negli ultimi anni), ma nonostante ciò gli amministratori della Nugoro (gli amministratori, non i lavoratori, dove si trovano persone non per bene, per benissimo) hanno pensato di bandire delle selezioni per l’assunzione di ulteriori 24 operatori stradali da immettere nei ruoli della società, con un aggravio di costi pari a un milione di euro. Come dire: Tue ti dimittes e deo mi ‘nde affutto!
Quali contributi Ma non è finita qui.
La Regione ha revocato il secondo contributo di 400.000 per il 2024 perché non è stato trasmesso nei termini previsti il rendiconto della spesa. E allora cosa ha fatto la Provincia? Ecco, trovare questo escamotage non è stato semplice. La Provincia, perso il contributo regionale se lo è accollato a valere sull’avanzo di amministrazione del 2023 e con delibera 98 del 18/7/2024 è stato istituito il capitolo 160306/06 Contributo straoridnario a integrazione del contratto di global service a seguito della revoca del contributo Ras (CAP.ENTR. 221010- SPESA 160319/0) Fin. avanzo disponibile.
Queste alchimie contabili hanno consentito alla Nugoro Spa e alla Provincia di eludere il dettato del Decreto Legislativo 175/2016 (Testo Unico delle Società Partecipate) che recita: ““Le società .…, delle pubbliche amministrazioni locali …., che nei tre esercizi precedenti abbiano conseguito un risultato economico negativo, procedono alla riduzione del 30 per cento del compenso dei componenti degli organi di amministrazione. Il conseguimento di un risultato economico negativo per due anni consecutivi rappresenta giusta causa ai fini della revoca degli amministratori”.
Ad oggi, se non ho sbagliato i conti, la Provincia ha ripianato perdite della Nugoro Spa per 3,4 milioni di euro.
Dinanzi a questa situazione, la Nugoro Spa si sta preparando ad assumere ancora e lo fa nonostante manchi l’autorizzazione preventiva, sulle assunzioni, del Comitato Tecnico per il Controllo Analogo, perché il Comitato si è dimesso. Il comma 7 dell’art.9 del Regolamento provinciale sulle società partecipate prevede che le società si dotino di un piano triennale del fabbisogno di personale. La Nugoro non lo ha mai varato.
Tutti zitti Ecco, in questa situazione la cosa che stupisce è il silenzio. Io capisco che ci sia bisogno di lavoro e che la Nugoro dia lavoro, ma questo lavoro così intossicato di politica, disordine, superficialità, è un lavoro tossico per il Nuorese, insegna la subordinazione e il parassitismo. E nonostante ciò, tutte le istituzioni di controllo, dal Collegio sindacale ai carabinieri, dalla Magistratura all’Anac, tutti tacciono, solo un giornalista e un giornale diocesano hanno avuto il coraggio di scoperchiare il disastro. Chapeau!
Per Alfredo Saba: sì, è vero che i cani politici sono sempre voraci, poi ci sono i veterinari ignoranti che non sanno distinguere un uomo da un cane.
Egregio Alfredo Saba, a chi sarei asservito? Faccia un nome e un cognome, di grazia, e poi verifichiamo chi è servo.
Egregio Sechi, mai avuto bisogno di farmi conoscere. Mi pare che lei non colga che nessuno ha contestato la bontà dell’operato della Nugoro. Anzi! Per me la Provincia di Nuoro esiste principalmente per i lavori che fa la Nugoro. Il problema non sono i lavori eseguiti, né quelli non affidati, né quelli non pagati che renderebbero la società più florida. Il problema è la governance politica della Provincia, i suoi costumi e la sua impunità. Spero che adesso tutto le sia chiaro.
Se voleva farsi conoscere c è riuscito nel male
Dietro le sue piccolezza ci sono tante famiglie che campano da quel lavoro
Lo inviterei a farsi un giro con me nelle scuole e sentire cosa pensano di noi i collaboratori scolastici
Anche voi siete asserviti…
I cani politici sono sempre voraci…👀👁️🤬
Il legislatore nazionale con il Decreto Legislativo 175/2016 “punisce” gli amministratori delle società controllare, con la revoca e la riduzione dei compensi. Purtroppo non è mai censurata la “culpa in eligendo” di chi sceglie gli amministratori e dà le carte dal mazzo su attività e obiettivi: quanto sarebbe interessante che, in automatico, si decurtassero anche i compensi degli amministratori dell’ente controllante!
Questi stanno effettivamente OMISSIS dalle casse della regione e’ una porcheria. Se ci fosse una magistratura più seria verrebbero puniti a dovere.
Nuoro e il nuorese è un caso internazionale di studio. Mentre l’Ogliastra lo è dal punto di vista demografico, il Nuorese e Nuoro è la blue zone della classe politica e amministrativa, una zone dove si registra la speranza di vita decisamente più alta che nel resto del mondo di sindaci, presidenti di provincia, commissari, consiglieri regionali, presidenti di museo, sindacalisti, amministratori. La classe dirigente di quell’area resiste a tutte le temperie, elezioni, cambi di fronte politico, riforme, controriforme, commissariamenti, corna, tradimenti, riapacificazioni (poche), congressi, indagini, scandali, referendum … tutto .. a Nuoro può succedere di tutto e loro sono sempre lì, rocche inespugnabili circondate da fossati popolati da coccodrilli a difesa della roba. La loro.
Essendo una spa diciamo pure che i finanziamenti potessero essere iscritti come ricavi (in realtà entrate ma essendo spa diciamo ricavi), ma quello che stona maggiormente è che i contributi pubblici a copertuta di costi (e solo tali possono essere) se ben ricordo non possono mai generare attivo (15.915 sono un attivo) . In mancanza viene meno la finalità del contributo. Chi li eroga dovrebbe porsi qualche domanda.
Todos zerbinos……pron(t)os a pedire ….