Continuiamo a verificare alcuni aspetti, neanche i più significativi, dell’ordinanza di custodia cautelare della cosiddetta “Operazione Ippocrate”, pomposamente propalata con una conferenza stampa dalla Procura di Oristano.
Lo facciamo nonostante tutti ci dicano che ce la faranno pagare, che prima o poi mi arresteranno e via dicendo.
Lo facciamo non per orgoglio, ma per dignità. Il potere dei senza potere, quale noi siamo, è questo: essere liberi dalla paura. Magari qualcuno prende coraggio e si riscopre uomo. La storia è sempre stata mossa dal sangue degli innocenti.
Abbiamo già detto che ci pare un’indagine molto ‘parlata’, molto costruita sulle chiacchiere e poco verificata. Oggi ne illustriamo un ennesimo aspetto.
A pagina 67 una testimone (della quale tacciamo il nome e omettiamo i riferimenti che possano portare a identificarla, ma nell’ordinanza ha chiaramente un nome e un cognome) dichiara: «Come detto prima, fino al novembre 2015 ho prestato servizio presso il reparto di (OMISSIS) dell’ospedale di Oristano e soprattutto nel periodo 2014/2015, perveniva nel nostro reparto numeroso personale di tipo OSS inviato dalle agenzie di lavoro interinale che stranamente era tutto o quasi proveniente da Macomer o zone limitrofe, era chiaro che erano tutte legate a Succu, in particolare un giorno ho esternato una mia considerazione con una di queste OSS, dicendogli (sic!) come mai le assunte tramite l’agenzia interinale provenivano tutte dallo stesso territorio. Lei mi rispose che non aveva avuto scelta in quanto aveva dovuto sottostare alla richiesta di SUCCU di essere assunta in cambio del suo voto elettorale».
Lasciamo perdere la sconcertante genericità delle accuse (non un nome, non un riferimento temporale preciso, non una logica stringente che spieghi il termine “sottostare”, non una verifica, come il Codice di Procedura penale prescrive che si faccia), e cerchiamo di cogliere qualche dettaglio che ne dimostri la veridicità. Si parla di OSS assunti dall’Agenzia di lavoro Interinale.
Questa è la delibera con cui la ASL di Oristano aveva bandito il concorso per OSS il 4 ottobre 2010, Commissario della Asl il dottor Panichi.
Questa è la delibera con cui la ASL di Oristano approva la graduatoria finale del concorso. La data è il 19 giugno 2013, Direttore generale è il dottor Meloni.
In presenza di una graduatoria valida, nessuna norma impedisce la somministrazione di lavoro interinale, purché siano assunti i vincitori del concorso, ma in ogni caso è inopportuno prendere lavoratori in somministrazione con graduatorie valide. E infatti così si è regolata la ASL di Oristano, come dimostra questa delibera che assume a tempo determinato i classificati al 98esimo e 99esimo posto della graduatoria. La delibera è datata 14 ottobre 2014, ossia nel periodo indicato dalla testimone.
Dunque nessun OSS da agenzia interinale, ma OSS attinti da una graduatoria di concorso.
Le chiacchiere si trovano per strada, le carte si trovano in rete, ma serve, per trovarle, fatica e animo libero da pregiudizi.
Caro Paolo non sei solo
La verità è, che quando si hanno schiena dritta e sguardo fermo, si incorre nel più che certo rischio di stare sullo stomaco. Ma la schiena resta dritta. Lo sguardo resta fermo. C’è da combattere e combatteremo. Per giustizia e Libertà!
Mi associo a quanto scrive Alfio
La verità prima o poi verrà a galla ma chi restituirà la dignità agli accusati?
Facile infangare, diffamare, arrestare ma poi?
Massima fiducia e stima per Antonio Succu, Augusto Cherchi e il direttore Meloni.