Per me, come i lettori di questo blog sanno, parlare della Procura di Oristano è come parlare di un dolore cronico, di un moscerino che ti entra nell’occhio e non ti abbandona più, di una spina nel piede che nessuno riesce a estrarre perché più la incalzi, più si inoltra nella carne. È come dire che sono personalmente in conflitto di interessi: non dovrei parlarne per acclarato preconcetto, peraltro ampiamente motivato. Come non pochi sanno, spirava diffusa qualche anno fa nelle aule di quella procura una certa qual voglia di mettermi i ferri, maturata prima a Cagliari negli ambienti vicini a un simpaticissimo ex segretario del Pd, poi a Oristano negli ambienti dei retrobottega dei gremi della Sartiglia e della massoneria oristanese, e infine trasferitasi nelle menti di qualche investigatore che frequentava quegli ambienti e da qui adottata da magistrati turlupinati da un castello di carte e di fragilissime testimonianze. Non riesco a dimenticare. Conosco tutti i nomi della congiura e, quando li incontro, provo un fastidio così fisico che sono costretto ad allontanarmi. Il lettore, dunque, sappia che per quanto mi sforzi, non sono obiettivo. Ma prendo un impegno: darò sfogo al preconcetto nello stile, ma non nei fatti.
Lo scorso giovedì santo (si apprezzi il fatto che ho taciuto per tutto il triduo pasquale) i quotidiani hanno dato la notizia che la Procura di Oristano ha chiesto l’archiviazione per chi? per ignoti, rispetto all’incendio dell’estate 2021 delle campagne del Montiferru.
A leggere le cronache si apprende che le indagini erano state delegate dall’allora procuratore (che io ho salutato con enorme piacere quando si è trasferito) a chi? al Corpo Forestale Regionale.
Quale è il compito principale del Corpo Forestale Regionale?
La difesa dagli incendi.
Di chi doveva essere verificato il comportamento dinanzi a un incendio così devastante? In primo luogo di chi coordina gli interventi antincendio, direbbe chiunque sia dotato di buon senso.
E chi, per legge, deve coordinare le forze antincendio?
Il Corpo Forestale regionale, il quale ha indagato su se stesso.
Adesso ci si domandi se l’indagine di Pg poteva avere un esito diverso da quello agli atti e cioè che la colpa di quell’incendio fu delle condizioni meteo avverse e che, anche disponendo di maggiori forze in campo, non si sarebbe riusciti a impedire il disastro.
Poteva essere diverso l’esito delle indagini?
Ovviamente no, perché il culo di mamma non si tocca.
Egregio Giovanni Melis, no, troppo comodo così. Ti do del tu visto che ti prendi questa licenza. Ti risulta che io abbia denunciato te come inadempiente? Se ti risulta, ti risulta male. Ti risulta che io abbia detto o scritto che le squadre sul campo del corpo forestale hanno agito male? Se ti risulta, ti risulta molto male, perché questo è stato scritto da un quotidiano e poi dall’altro circa un incendio spento male. Io ho scritto sul fatto che l’incendio ha sorpreso il corpo forestale completamente decapitato dei suoi vertici per ragioni che adesso sarebbe lungo riepilogare e ho contestato, e contesto, che una parte delle indagini, che riguardano per l’appunto anche l’organizzazione del servizio, sia stata affidata allo stesso corpo che istituzionalmente svolge il servizio. Quali sono i giudizi affrettati ad cazzum? Se sono ad cazzum, perché non mi denunci? O ti trovi infastidito se solo si prova a valutare ciò che è accaduto? Ho massimo rispetto per chi lavora, per tutti coloro che lavorano. Per esempio, conosco ricercatori che lavorano anche 15 ore al giorno da sempre, ma non lo dicono né lo ostentano. Bisogna saper rispettare tutti e non immaginarsi come i soli che si sacrificano mentre i pigri bevono birra. Ho molto rispetto per chi non ha una visione eroica di sé, ma si comporta serenamente facendo il proprio dovere. Peraltro i condizionatori ci sono anche nelle sedi centrali e periferiche della forestale.
Bello vivere nell’ignoranza e criticare senza avere un minimo di cognizione di causa.
Sono uno di quelli che l’opinione pubblica avrebbero voluto crocifiggere, uno di quelli sempre in prima linea nello spegnimento degli incendi, ma non dal 1991 che sono stato assunto nel corpo forestale….da molto prima!
La mia famiglia ha origini contadine, allevatori, e siccome il fuoco spesso ci bruciava il pane per buona parte dell’anno ho iniziato a vivere il problema che avevo 8-10 anni cinquant’anni fa! Allora bello della mamma tua non c’erano nemmeno autobotti, elicotteri ed aerei a supporto ma solo roncole, frasche, solchi di aratro (per chi aveva la fortuna di possedere un trattore) e il controfuoco come ultimo baluardo di difesa.
Prima di esprimere giudizi affrettati ed “a cazzum” vorrei invitarti a venire a lavorare al nostro fianco in una di quelle giornate infernali come era stato appunto quel giorno 24 luglio 2021. Vorrei che anche tu, tornando a casa dopo 15/16 ore consecutive di lavoro davanti alle fiamme, salendo sulla bilancia provassi quella meravigliosa sensazione di trovarti con 5/6 chili in meno (calo fisiologico senza aver fatto nessuna dieta miracolosa) ma semplicemente saltando colazione, pranzo e cena. E credimi… sentire qualcuno che si lamenta perché non ti hanno seduto sul banco degli imputati dopo aver visto anche la morte in faccia non è bella cosa!
Beviti un’altra birretta alla mia salute, sotto il condizionatore d’aria dove sicuramente ti trovavi quel 24 luglio!
………….un processo che non doveva neppure aver inizio; i responsabili sono coloro chi gli incendi li provocano, NO chi interviene per spegnerli
Pàulu, passiéntzia!
E nois su matessi, ca iat a èssere totu gentighedha de MinCulPop chi est bona a s’impicare de manu sua etotu a su corru mannu de sa furca po s’innoromala de totus.
E mancari funt ibertandho są “medaglia d’oro al merito”.