Continua il nostro esame dell’ordinanza di custodia cautelare emessa, su richiesta della Procura, dal Gip di Oristano nell’ormai lontano ottobre 2019, al termine, forse, di un’indagine che si dichiara iniziata nel 2016 (a proposito dei processi infiniti) e non ancora conclusa. L’ordinanza è oggetto della nostra analisi pubblica perché è stata l’oggetto della accusa pubblica realizzata con una clamorosa conferenza stampa.
Continuiamo il nostro lavoro, per vivere senza paura, per difendere la libertà.
A p.123 dell’ordinanza, il Gip scrive (non so se riprendendo forma e concetto dalla richiesta del PM o elaborandole di suo):
«La coincidenza dell’inizio delle assunzioni anomale in Asl con l’arrivo di Succu ad Oristano viene rimarcata dal dr. TESTIMONE 1. (…) Lo stesso ha dichiarato: ‘Finalmente venne incaricato Succu (…) A quel punto la sala operatoria venne rinforzata e gli infermieri passarono da 18 a 36’. (….) A conferma del fatto che il Meloni fosse stato surclassato dal SUCCU nei suoi concreti poteri giungono le sommarie informazioni del dr. PANICHI» ecc. ecc. (si veda l’articolo dedicato).
Non vi è traccia in atti dell’azienda di questo repentino raddoppio degli infermieri. Lo si verifichi. L’archivio delle determine è tutto on line (magari sarebbe stato meglio verificarlo prima).
Con un po’ di fatica è ricostruibile anche l’andamento delle assegnazioni degli infermieri nel quinquennio 2010-2015 nella struttura cui fa riferimento il Testimone 1. Il quadro è il seguente:
2010 20
2011 19
2012 22
2013 26
2015 27
L’incremento di 6 infermieri dal 2010 al 2015 è giustificato negli atti da:
1) inaugurazione del nuovo Dipartimento Emergenza e Accoglienza con 5 sale operatorie anziché 4 (qui uno dei tanti link dell’inaugurazione);
2) attivazione della guardia attiva sette giorni su sette.
Quindi: le assegnazioni crescono di sole 6 unità in cinque anni a fronte di nuovi servizi. Comunque, di 18 nuove assunzioni repentine non vi è alcuna traccia, come non risultano assegnazioni al reparto nella misura indicata da TESTIMONE 1.
Ma non basta. Il Gip deduce dalle affermazioni di TESTIMONE 1, che non trovano riscontro, una subordinazione del Dg Meloni a una scriteriata strategia assunzionale non accertata. Ne sarebbe dovuta derivare una gestione della Asl con risultati infausti sotto il profilo finanziario e gestionale e comunque peggiore di quella precedente (dove tanti protagonisti di questa tragica vicenda avevano ruolo).
Consideriamo la Asl un attimo prima e un attimo dopo il periodo considerato dal testimone.
La Asl di Oristano nel 2008 perdeva: 26 milioni di euro, 15 milioni nel 2009 e 16 milioni nel 2010 (Fonti: Bilanci).
Dal 2011, inizio della gestione del tanto vituperato Meloni, Direttore amministrativo la dott.ssa Porcu poi Commissaria della Asl, la Asl passa da perdere 14 milioni nel 2011 a andare in attivo di 7 milioni nel 2012, di seimila euro nel 2013 e 143mila nel 2014. Il costo del personale nel triennio 2011-2014 è cresciuto mediamente (se ho fatto bene i conti, ma credo di sì) dello 0,65% l’anno, con una media di circa 4,5 assunzioni all’anno, comprendendo nel calcolo i 54 OSS assunti nel 2013 (di cui già si è detto) dopo regolare concorso che portarono alla cessazione della somministrazione di circa 40 OSS interinali utilizzati negli anni precedenti.
Vogliamo considerare i Livelli di Assistenza, i famosi Lea? Consideriamo gli anni 2015-2017 secondo i dati diffusi dalla Ras, quale è la prima delle Asl sarde? La Asl di Oristano.
Questi i fatti. E i fatti contrastano col profilo di SUCCU e di altri tracciato dall’ordinanza e incredibilmente affidato, prima di essere verificato, all’opinione pubblica.
I fatti parlano dunque di una Asl risanata, senza picchi assunzionali, con persone che risultano seriamente impegnate nel loro lavoro, ma che oggi vengono condannate prima del processo. Il processo prima o poi arriverà e la verità emergerà in tutta la sua evidenza, come pure saranno evidenti le tante rivalità latenti che hanno sempre animato i piccoli ambienti di lavoro, ma che mai avevano avuto, come in questa circostanza, una valorizzazione di potere tale da privare altri della libertà, ma certamente non della dignità.
Come diceva il mio manager “i numeri sono pettegoli” e su loro c’è poco da scherzare prima o poi la verità verrà a galla e questo castello di OMISSIS crollerà.
Purtroppo non pagherà nessuno per aver rovinato la vita e la reputazione di tanta gente.
Incredibile il pressapochismo dell’ accusa