Le immagini di ieri della manifestazione Coldiretti, con annessi episodi ginnici di comica prestanza, hanno raggiunto l’apice non in presa diretta, ma in differita, quando la Regione ha diffuso il comunicato dell’avvenuta approvazione di un emendamento di 4 milioni di euro in finanziaria da destinare agli allevatori di suini.
Il commento dell’accaduto, in un Paese normale, sarebbe dovuto essere: «Solinas, in visita alle piazze, dona soldi non suoi soltanto ai suinicoli». Invece, oggi, i giornali sopiti raccontano di un finanziamento di prossimità all’emergenza.
Dunque adesso in Sardegna funziona così: se ci sono mille emergenze, non si chiede alla Giunta di intervenire organicamente, ma si staccano assegni a seconda dell’ordine di arrivo, a sportello, come si diceva un tempo. E si può anche essere invitati sul cassoncino del camioncino Coldiretti a raccogliere applausi e plausi, opportunamente preparati in precedenza. Lontani i tempi della Regione controparte; lontani i tempi nei quali vedemmo le pecore sgozzate lanciate contro i vetri del Palazzo della Regione; lontani i tempi dei contributi a pioggia richiesti e pretesi per tutti; adesso solo elemosine per alcuni e non per altri.
C’è proprio da chiedersi: come mai si stanziano 4 milioni per il caro bolletta di alcuni produttori e non per quello delle famiglie sarde? Forse Solinas pensa che le famiglie sarde non stiano patendo le pene dell’inferno per l’incremento dei costi dell’energia elettrica? E perché Solinas, come se fossero soldi suoi, decide di dare un contributo a alcuni e non a tutti? Perché la maggioranza paga e stringe i denti, così Solinas può permettersi il lusso di fare lo splendido con chi anche legittimamente protesta?
Forse gli altri allevatori, non suinicoli, non pagano le bollette o il carburante? O forse gli autotrasportatori non stanno soffrendo le pene dell’inferno? Forse gli artigiani navigano nell’oro? Forse i commercianti che in questi anni hanno sempre ricevuto i soldi prima dal governo e dopo, molto dopo, dalla Regione, non avrebbero bisogno di una sana boccata di ossigeno? Invece no, solo gli allevatori di maiali hanno meritato la mancia regale, i soldi dall’elicottero lanciati da una mano pingue.
La Giunta che per incapacità di spesa ha superato ogni record, la Giunta sardista (ma questo termine va corretto in trucchista) che per fiducia nei sardi nomina i Direttori generali dal Veneto e adesso vorrebbe regalare al corpo Forestale anche un generale della Guardia di Finanza (in Sardegna tutti, dico tutti, i prefetti e i questori che sono stati trasferiti nei ruoli politici o amministrativi hanno fatto magre figure, molto magre, ma hanno sempre assolto il loro ruolo ‘protettivo’ verso chi ha bisogno di farsi proteggere), la Giunta che ha gestito l’epidemia con i piedi e i dati cominciano a rivelarlo clamorosamente, che ha collocato fuori dagli ospedali gli ammalati e non li ha curati, che anziché pagare gli straordinari ai medici ha dato i soldi ai privati per abbattere le liste d’attesa, che ha distrutto la continuità territoriale sarda, che ha fallito completamente nelle politiche energetiche, che ha insegnato ai sardi nuovi metodi per farsi prestare soldi sotto forma di caparre, questa Giunta si prende anche il lusso di lanciare mancie agli affamati?
Non sono io a dover dirvelo, perché la vostra disinvoltura, protetta in modo osceno dagli apparati dello Stato, avrebbe dovuto trovare giudici ben più severi, ma posso ricordarvelo: non sono soldi vostri, non potete darli a chi volete voi e negarli a quelli che hanno lo stesso identitco bisogno dei vostri beneficiati. C’è un odore di putridume decadente che vi circonda così intenso, che potete coprire d’oro anche la cacca, ma la puzza rimane.
Caro Paolo
Questi sono quelli che ci meritiamo.
Se nella cabina elettorale continuiamo a scegliere in base al numero di selfie e ai “Papete” che frequentano…
Comunque
Nel medesimo solco “suinicolo” anche il prossimo bando voucher “Bando Briatore” che partirà lunedì 21