C’è un solo termine per definire il disegno di legge 101, presentato nel 2020 da questa sciagurata Giunta regionale: ignobile.
Lo avevamo già scritto, stimando in circa 6 milioni di euro il costo previsto.
Adesso che si vuole approvare il Disegno di legge della Giunta sono stati fatti meglio i conti: costa oltre 8 milioni di euro. Questa la tabella dei costi:
In cosa consiste la sua ignobiltà?
In due scelte: 1) creare artificiosamente stipendi per chi fa politica; 2) crearli per funzioni inutili.
Servono forse cinque persone, a colpi di 100.000 euro all’anno ciascuna, per gestire Forestas, Abbanoa, Area, le redivive Igea e Carbosulcis? Certamente no, non servono.
Come non servono tre persone per gestire le agenzie agricole regionali Agris, Argea e Laore.
Non foss’altro perché, in tutte le società partecipate della Regione e ancor più negli enti strumentali, la funzione di indirizzo politico è giustamente in capo alla Giunta e all’Assessore di riferimento. Non c’è alcun bisogno di un consiglio di amministrazione. Ho un esattissimo ricordo degli scempi fatti dai consigli di amministrazione di Abbanoa, con lottizzazione delle deleghe e dei territori, nonché delle assunzioni, che poi portarono alla catastrofe, rimediata con lacrime e sangue, con la magistratura assisa a tifare per il fallimento della società.
Dietro c’è l’esaltazione del virus latente della democrazia, dell’antica malattia endemica che può distruggerla.
In democrazia vince chi è più popolare, non chi sa meglio governare.
In Sardegna, i livelli di istruzione si sono paurosamente abbassati e con essi è venuta meno quella minima esigenza di qualità, culturale e personale, che prima era richiesta a chi faceva politica. Oggi la politica non è una visione capace di comporre gli interessi legittimi in quadro di diritti, doveri, azioni , responsabilità e capacità. No, oggi la politica è soddisfazione degli interessi di parte senza alcuna composizione in una visione.
Protesta la Coldiretti? Soldi alla Coldiretti. Protestano i forestali? Soldi ai forestali. Protestano gli infermieri? Soldi agli infermieri.
In questo quadro è cresciuta la genia dei politici ignoranti di ogni cosa, ma capaci in relazioni sociali, i politici bancomat, i politici pavloviani che non filtrano i solleciti popolari, li soddisfano e basta. Questi, in cuor loro, sanno che non sanno svolgere alcuna funzione retribuita dal mercato del lavoro, se non quelle con remunerazione medio-bassa (la Giunta è carica di questa tipologia), e dunque, che fanno? Moltiplicano gli spazi, le retribuzioni e le durate degli impieghi politici. Si può fare il sindaco per vent’anni, per esempio. Ma giacché i ruoli elettivi sono a numero limitato, ecco che si ampliano quelli di nomina a base fiduciaria. Il DL 101 è il reddito di cittadinanza del ceto politico parassitario sardo e in questo è ignobile.
Se a queste cose si aggiungono i concorsi dinastico-politici in Laore ( ma nessuno, dico nessuno, ha incrociato i nomi dei vincitori con i nomi dei commissari?), le leggi e i contributi ad personam di questa legislatura, gli innumerevoli contratti sotto soglia stipulati in questa legislatura, nonché le assenze gravi della Regione in tutti i tavoli nazionali nei quali si decide il destino della Sardegna, si ha il quadro del nostro degrado, che non richiede mediazioni, ma opposizioni.
Concordo con gran parte di quanto scritto. Aggiungo la mia personale esperienza nel citato concorso LAORE. Mi viene assegnato un punteggio del CV non rispondente alla realtà delle cose. Segnalo la “dimenticanza” e ricordo ai valutatori che non mi è stato accordato neppure il punteggio per aver già lavorato in LAORE. Mi rispondono dopo il mio turno di prova orale (solo un colloquio per diventare funzionario regionale?). Continuo a fare il mio onesto lavoro da Libero professionista piuttosto che diventare uno schiavo degli squallidi politici di turno. Amen!
Una classe politica elitaria e settaria.
Alla quale va negata la dignità di uomini per bene mediamente riconosciuta invece alle persone che si occupano di amministrare la cosa pubblica.
Condivido totalmente sul fatto che “Il DL 101 è il reddito di cittadinanza del ceto politico parassitario sardo e in questo è ignobile.”
Non sono d’accordo. Mai in queste dimensioni.
Concordo, però è un film già visto anche in altre maggioranze.
Non ne usciamo
Ignobili?
Sunt totu trancuillos, tantu sa nobbiltade, o nóbbiles, si no ammento male l’aiant fintzas abbolida (fossis a fine de s’Otighentos) e za l’ant a ischire (si l’ischint, ma no importat) e custos ‘politici’ sunt invetze ‘popolari’, si tiat poder nàrrere plebe.
Fossis, medidos in dinari, si tiant menzus cussiderare venales (chentza ofèndhere sos Sardos de s’antigóriu comente at fatu cussu limbibúdidu de Cicerone), venales che a sas costeras de Sardigna de cudha chi aiat disegnadu Bantine Nivola a tretu tretu: venduto, da vendere, venduto, da vendere, venduto, da vendere e, za si cumprendhet, da comprare.
Est chi sos Sardos amus tocadu su fundhu, falados a fundhu, trancuillos ca l’amus tocadu, o depimus ispetare s’isprefundhu?
Se non sbaglio manca nella lista l’Istituto Zooprofilattico Sperimentale della Sardegna,a guida leghista.