Il 13 dicembre, giornata di sciopero in Abbanoa indetto da Cgil-Cisl e Uil, i sindacati sono stati ricevuti dall’assessore agli enti locali e hanno diffuso un comunicato sui contenuti del colloquio. Poiché quando si riferisce si può sbagliare, non è detto che ciò che il comunicato riporta sia esattamente ciò che è stato detto, pertanto lo consideriamo per concetti e non per parole.
I sindacati riferiscono che l’assessore avrebbe manifestato l’intenzione di affidare ancora a Abbanoa il servizio idrico.
Una cosa è certa: la gara di affidamento non la farà certamente la Regione perché la legge non lo prevede e se io da assessore mi fossi permesso di preannunciare l’esito di una gara di cui non mi dovevo occupare, il magistrato, che appena nominato mi chiese in un interrogatorio allucinante se volessi buttare i soldi nel pozzo nero di Abbanoa, mi avrebbe mandato un avviso di garanzia per turbativa d’asta.
Ma l’acqua della Destra nel palazzaccio non puzza come quella della Sinistra e degli indipendentisti democratici.
Ma non basta. L’assessore si sarebbe anche pronunciato sulla premialità da riconoscere ai lavoratori e sulle professionalità acquisite e addirittura non riconosciute. Se ricordo bene, se solo mi fossi permesso di occuparmi di pianta organica e di chiedere conto di premi e promozioni mi avrebbero mandato le teste di cuoio. Ma l’acqua della Destra è limpidissima, per definizione.
Che si tratti di acqua limpidissima per definizione lo dimostrano anche gli ultimi sviluppi della vicenda Piano Mancini.
La nuova trovata è che una Regione come quella sarda, che dispone di una struttura commissariale per l’emergenza idrogeologica, ha tolto le opere per la salvaguardia di Olbia dalla competenza dell’Ufficio del Commissario e le ha affidate alla società in house della Regione Opere e Infrastrutture della Sardegna. Il nuovo soggetto attuatore è dunque una società che non ha uno straccio di curriculum nel settore, che è nata per fare gare di progettazione, non per fare pianificazione idraulica. C’è da scommettere che adesso la società darà l’incarico al Comune di bandire un bell’appalto integrato.
Ma il metodo è rodato. Anche quando si trattò di valutare il Piano Mancini al Servizio Valutazioni Ambientali, giacché gli uffici preposti avevano dato parere favorevole, si diede l’incarico a due geologi a contratto che diedero parere contrario. Preciso: a me non interessano le manette, considero l’ossessione dell’arresto una malattia di talune toghe, ma mi fanno schifo le connessioni indicibili di cui nessuno, neanche io, posso parlare in esplicito perché è pericoloso farlo. È pericoloso per il potere incontrolalto che potrebbe reagire e far del male.
Questa è l’acqua della Destra, un’acqua protetta da filtri e da intoccabili. Un’acqua che non ci stancheremo mai di dire che è putrida.
Caro prof, pur rimanendo immutata la stima professionale e politica verso la sua persona, rimangono inalterate le critiche su scelte a suo tempo fatte sulla conduzione di abbanoa.
Tuttavia non può mancare la mia solidarietà per la particolare ‘attenzione’ che la magistratura ha riservato alla sua persona e al suo operato di ass. ai LL PP.
Infine, che cosa ci si poteva aspettare da un personaggio come Sanna ass. agli EE LL con delega Abbanoa. Impresentabile. Mi viene in mente un detto maddalenino: a muzza in manu ai ziteddi. Perfino gli uscieri sanno che il prossimo appalto del servizio idrico integrato non può essere affidato in house. Se poi le condotte di abbadestra sono infinite ! Beh…