È morta, dopo 28 giorni di coma, Armita Garavand, la sedicenne iraniana picchiata a morte dalla polizia morale iraniana.
Stessa tragica e assurda sorte patita prima da Mahsa Amini e Nika Shakarami,
Nessun corteo in Europa.
L’Iran che uccide le donne per i loro capelli è la stessa potenza che finanzia Hamas.
Sono stato in Medio Oriente.
Sta nascendo una generazione Erasmus anche lì.
Giovani arabi, ebrei, palestinesi che credono nella soluzione politica del conflitto.
Sono loro che stanno realmente costruendo le basi dei due stati.
Sono loro che combattono in famiglia i cattivi maestri del terrorismo.
Gli europei, invece…………….
L’assurdo è parte integrante delle nostre realtà ormai quotidiane. L’assurdo risiede nel linguaggio e nella terminologia che giustifica e indica la pazzia umana: “polizia morale, pulizia etnica, pestaggi punitivi…”. L’assurdo dell’accettazione che questo accada, davanti ai nostri occhi, senza che battiamo ciglio, senza neanche la più finta indignazione. L’assurdo che l’importanza della notizia non dipende più da fattori di notiziabilità, ma dalla spettacolarizzazione degli eventi, per accaparrarsi consensi e followers. E sul palcoscenico di questo immenso teatro dell’assurdo,
ancora qualcuno timidamente si erge a gridare una parola di speranza, a credere che il futuro puòbancora fiorire sulle macerie della violenza e del potere. Giovani che vogliono costruire insieme, scommettere su una buona politica e farlo, talvolta, contro le loro stesse radici che per troppo tempo si sono alimentate alla linfa dell’odio puro. Impariamo da questi giovani, investiamo su di loro, diamogli credito. Troppo spesso, l’Europa, si riempie la bocca di “next generation youth”, ma lavora per imbavagliare le bocche e le menti dei giovani, sostenendo politiche e vedute di breve, brevissima gittata, le cui basi ‘solide’ poggiano sempre e soltanto sull’opportunismo finanziario e bancario. Non sono solo i martiri reali, ma anche i tanti giovani “vivi”, che l’equilibrio sottile dei poteri mantiene nell’ordine di idee prestabilito, ad essere talvolta vittime innocenti e ignare. È tanto, troppo, il bene apparente che spesso, in nome della realizzazione personale, fa di loro delle marionette in mano a tanti crudeli mangiafuoco. Investiamo in cultura, in amore per la terra. Chiamiamo l’assurdo con il suo nome, denunciamolo apertamente e avremo sempre meno degli erranti Vladimiro ed Estragone che nell’attesa infeconda, continuano a restare immobili.
Sempre grazie prof!
Professore,
tanto si indigna che in “Europa”
non ci siano cortei a ricordare la morte in carcere di Armita Garavan.
Quando morì in carcere Doddore Meloni quale prigioniero politico, non solo in Europa,nemmeno nella sua amata Sardegna nessuno scese in piazza a manifestare contro il martirio riservato a Doddore per mezzo dello Stato italiano.
Di che meravigliarsi tanto?
Oggi ci ha lasciato Giampiero Marras, ultimo Indendipendista sardo.
Che presto ritorni tra di noi ad adempiere quel che ha lasciato di incompiuto.
Grazie.
È un momento difficile, se non troviamo il coraggio di denunciare l’integralismo islamico, non andiamo ds nessuna parte
Non riesco a farmene una ragione di come in Iran dominino ancora i mullah. Ho visitato quel paese al tempo della presidenza di Khatami, nei primissimi anni 2000, e ne ero rientrata fiduciosa per il loro futuro, con una impressione estremamente positiva, soprattutto nel vedere le giovani generazioni che mi erano sembrate veramente aperte al mondo. Ma questa speranza è svanita presto, ed il clero ultraconservatore ha ripreso il sopravvento.
È terribile quello che sta avvenendo, e costituisce una ennesima dimostrazione del fallimento e della irrilevanza della comunità internazionale di modello novecentesco, che non riesce ad impedire le guerre, e quindi figuriamoci se è in grado di intervenire in “affari interni” anche se questi sono clamorose violazioni dei diritti umani. Non in Iran, e non da altre parti, vedi gli Uighuri in Cina.
E gli europei (gli occidentali) “abituati e cresciuti convinti che se metti il chetchup sulle patatine poi sei contento, mentre altri sono cresciuti convinti che se ti fai vendetta e giustizia da solo poi sarai ricordato nelle preghiere per anni; siamo mondi diversi generazioni diverse…..” ( da uno shetch del comico Dado sulla fine che farebbe un ipotetico terrorista a Roma)
Il problema è che la nuova generazione Erasmus probabilmente non sopravviverà a quella precedente fatta di tagliagole e stupratori islamici.
È tristemente vero. Nessun corteo per lei, per le donne che devono lottare, lottare, per vedersi riconosciuti i loro diritti. Ma nonostante tutto continueranno a chiedere quel che è loro. Lo fanno da secoli!
Per fortuna, uomini e donne di buona volontà esistono. Sono in medio-oriente, sono da noi. Il modo in cui operano permettono di individuarli. Talvolta, chi piange e urla per la sorte dei palestinesi, bullizza famiglia e colleghi a casa e in ufficio. Credetemi, non è un uomo o una donna di pace. Ha una doppia morale. Seguirlo o seguirla ci porterà verso altre guerre.
Chi cerca di comporre conflitti, quella è la persona da seguire.