Oggi Giuseppe Conte, il presidente del Consiglio che in ragione della lotta alla corruzione voleva costruire una Repubblica fondata sui PM, l’uomo che faceva le conferenze stampa a domande precettate e si irritava per quelle impreviste e libere, l’uomo dei comizi televisivi senza contraddittorio durante la pandemia, l’uomo che ha portato in parlamento i magistrati contestati dalla famiglia Borsellino per la pessima gestione del rapporto Mafia-Appalti (si legga il bel libro La verità sul dossier Mafia-Appalti, di Mario Mori e Giuseppe De Donno, Piemme, 19 euro), l’uomo della difesa delle intercettazioni a strascico, l’uomo del flirt con la Cina, l’uomo che ha incontrato il capo della Cia di Trump per questioni di servizio, unico presidente del Consiglio a farlo nella storia repubblicana, l’uomo del pacifismo pro Putin sull’Ucraina, l’uomo che definisce la linea politica per contrasto, cioè che non saprebbe definirsi da se stesso ma solo per differenza, oggi quest’uomo politico, questo camaleontico mimo al contrario, rilascia l’ennesima intervista al Corriere della Sera e sale in cattedra a dire al Pd che cosa deve fare, che cosa deve risolvere, quali ipocrisie dovrebbe sciogliere.
Ma te c’hanno mai mandato?, potrebbe rispondergli uno alla Bersani-Crozza.
Una sua risposta è emblematica: «La differenza tra noi e gli altri (cioè il Pd ndr) è nel DNA. Come potremmo camminare uniti se poi non riuscissimo a lavorare nella stessa direzione non solo sul tema dei conflitti bellici ma, ad esempio, sulla transizione ecologica? O sulla questione morale e della legalità? O per una politica che vada incontro alle sofferenze oltre che dei più poveri anche del ceto medio?»
Transizione ecologica? Ma si ha la faccia di parlare in questi termini, per esempio, in Sardegna, dove Conte ha imposto di usare l’idroelettrico dei Sardi a protezione del termoelettrico della Sicilia?
Transizione ecologica a chi? A noi sardi che dopo il varo del Tyrrhenian link abbiamo visto schizzare alle stelle le richieste di concessioni per campi eolici e fotovoltaici?
Ma ci vuole una faccia grande come un aeroporto scisso e decadente per dire queste cose.
E il Pd?
Il Pd è prigioniero del suo corteggiamento. Si è sbilanciato così tanto verso l’idea dell’unità delle opposizioni che ha regalato a Conte il ruolo di mazziere, di colui che dà le carte, e Conte ha cominciato a dare le pagelle. Il Pd, anziché sviluppare una politica autonoma, credibile e competitiva, scoprendo il federalismo, rilanciando la questione meridionale (dove il Pd è scomparso), recuperando le battaglie di buon senso e di buona amministrazione che molti sindaci e presidenti di Regione raccomandano, si è messa a inseguire i Cinquestelle, a corteggiarli, e questi hanno costruito la tortura quotidiana dell’esame del sangue per verificare se il Pd è diventato degno oppure no della loro considerazione. Conte è riuscito a subordinare moralmente il Pd e adesso lo umilia. Questo è l’errore strategico della Schlein: la subordinazione morale a Conte.
E poi c’è la questione morale!
Ma come si fa a non sverniciare una posizione politica così ipocrita!
Come si fa a non rinfacciare a questo signore che ha assunto tutti i non ricandidati del suo partito come dipendenti dei gruppi parlamentari? Più questione morale di questa!
Come si fa a non rinfacciare a questo signore il dissesto del bilancio dello Stato fatto col reddito di cittadinanza, che non è stato un intervento di giustizia sociale, è stato il più grande acquisto di consenso politico realizzato con soldi pubblici e per di più a debito.
Come si fa a non rinfacciare a questo signore la ferocia, che è nemica della giustizia, con la quale il Movimento Cinquestelle decapitò in Sardegna Mario Puddu, allora candidato alla presidenza della Regione, per una fantomatica accusa di abuso di ufficio poi dissoltasi come neve al sole, e poi gli impedì di rientrare nel partito che già costruiva la candidatura imposta, senza primarie, della Todde? Usare la questione morale per l’immoralità della bulimia di potere è quanto di più immorale possa farsi. Come pure, dinanzi all’evidenza di tanti errori giudiziari, schierarsi sempre con i magistrati, rinforzarne i poteri a dismisura, consentire loro di avere tempi biblici per le loro indagini con l’abolizione della prescrizione, consentire le intercettazioni a strascico, significa solo una cosa: fraintendere l’accusa con la giustizia, un’idea della peggiore delle Destre.
Infine, Conte fa per l’ennesima volta l’anguilla in politica estera, cosa che di questi tempi ha un che di cinico.
Domanda: “Perché sulla scelta tra Biden e Trump non ha dato una risposta netta?”
Risposta: “Ho già chiarito che Biden e Trump non sono sullo stesso piano (…)”
Domanda: “Magari pensa che Trump possa piacere a una parte del suo elettorato?”
Risposta: “Sarebbe una semplificazione sciocca. I voti del Movimento non dipendono da queste scelte. Non possiamo leggere con le nostre lenti ideologiche le differenze tra democratici e repubblicani. Di Biden, per esempio non condivido la postura sulla guerra in Ucraina e mi sarei atteso maggiore risolutezza già all’inizio rispetto alle violazioni del diritto umanitario da parte di Israele“.
Eccolo qua, si dichiara equidistante da Biden e Trump, ma contesta a Biden la scelta di fornire armi all’Ucraina per difendersi da Putin (non contesta Putin per l’invasione prima della Crimea e poi dell’Ucraina, no, contesta Biden per la fornitura delle armi agli ucraini per difendersi). A Trump non contesta nulla; nulla sull’indifferenza all’emergenza climatica, nulla sull’assalto al Parlamento, nulla sui rapporti con Putin ecc. ecc. Ma la cosa più eclatante è la contestazione a Biden della mancata censura di Israele, ma non una parola sulle stragi, sugli stupri, sui rapimenti di Hamas. Questo è Conte, l’uomo a cui il Pd sardo ha venduto una candidatura alla presidenza della Regione Sardegna in cambio di una scommessa (ormai tramontata) di vittoria.
Io sarò sempre avversario di questi radicali da salotto, melassati in pochette.
Prof., ha dimenticato, che Conte, da neo presidente del consiglio, prima di parlare, guardava i due dioscuri – salvini e di maio – e apriva bocca solo al loro cenno.
Conte…, si vede che lui ed il suo (per fortuna ex) ministro della giustizia Bonafede (spiegare a quest’ultimo , con un disegnino, la differenza nella procedibilità fra colpa e dolo) vengono dallo stesso pozzo di sapere (ben noto agli addetti ai lavori i quali a fatica ammettono di esser stati colleghi all’università) nel quale diritto poco, ma …. arte dell’arrampicata, disseminazione di odio a scopo di lucro ed accostamento di colori quanto se ne vuole.
Il niente al potere, l’ignoranza avida al governo, l’imbroglio verso i poveri e chi lavora: tutto elevato alla massima potenza.
E ci riprovano in Sardegna
Nighele, siediti quando vuoi, le lezioni sono pubbliche. Io non sto certo con la guerra, ho una storia contro la violenza; e non sto certo con la Destra israeliana, né con i coloni ortodossi; tuttavia, in un contesto nel quale il 90% dell’informazione lavora a coprire il vero volto di Hamas e a nascondere la diffusissima posizione di certa sinistra europea che è contraria all’esistenza stessa dello Stato di Israele, cerco di bilanciare l’informazione. Sulle vittime palestinesi, credimi, piango con tutto il mondo, ma non tollero che si dica che vengono bombardati gli ospedali e le scuole e non si dica che Hamas ha nascosto i suoi centri di comando e controllo sotto e dentro le scuole e gli ospedali. Due nazioni, due stati, trasparenza, legalità e giustizia, questa la mia linea.
Ho letto articolo su corriere mentre bevevo il primo caffè, poi ho sentito Francesco Boccia ad Omnibus dire un sacco di cose, mi chiedo se con un clima così instabile debba essere la Sardegna, per l’ennesima volta, a fare da laboratorio per esperimenti politici
Risponderei volentieri a chi ” ma perché non ve la prendete con Truzzu?”
Beh carə signorə, in campo ci sono ben quattro schieramenti, Coalizione Sarda vuole gareggiare senza stare su un tandem, ricordate che senza C S e Sardigna R-esiste vi sarete dovutə acCONTEntare di uno squallido bipolarismo
Ci fosse una volta che oltre a ricordare i rapimenti e stupri di hamas ti fermassi a parlare dei 26 morti palestinesi tra i quali 9000 pericolosi bambini terroristi. Questo è razzismo. Mi siederei nell’aula dell’università per vedere cosa insegna ai ragazzi.
Non mi irrita, ci mancherebbe e tra l’altro io e lei siamo esattamente dalla stessa parte. Quello che temo è che si trascuri un po’ il principale avversario, che è pericolosissimo. Che quella banda di Desperado PD – 5 Stelle si stiano comportando in modo disonesto durante questa campagna elettorale è un dato scontato. Personalmente lilascerei proprio perdere, ma naturalmente ognuno di noi ha idee diverse e su quelle si impegna.
La mia è una visione che volutamente non si concentra sui particolari, perché in gioco c’è qualcosa di ancora più grande a livello di tutti noi.
Con stima
È un po’ lungo da spiegare, ma in soldoni il sistema termoelettrico siciliano usa, nello schema del Tyrrhenian, l’idroelettrico sardo per garantire equilibrio al sistema.
Buongiorno Dott. Maninchedda, posso chiederle di specificare la frase “imposto di usare l’idroelettrico dei Sardi a protezione del termoelettrico della Sicilia?”.
La mia è pura curiosità non avendo compreso fino in fondo le dinamiche.
Grazie
Medievista, io ho fatto l’opposizione alla Destra sarda quasi da solo per cinque anni. Non più tardi di ieri ho segnalato i loro metodi di consenso non raccomandabili. Possibile che non possa fare un po’ di difesa delle persone e dei valori cui tengo quando il Pd gira la Sardegna a dire che noi saremmo gli alleati della Destra? Lo dicono loro che hanno diviso pane e companatico con Solinas? Mi permetti di difendermi o ti irrita troppo?
Se questi continui sbefceggiamenti a un PD a pezzi servono per catturare qualche elettore di quel fronte lo posso capire e accettare.
Tuttavia la stessa Verve, la stessa capacità di colpire il bersaglio deve essere indirizzata a Truzzu e i loro compagni di spuntini: sono loro i veri avversari e lo sto vedendo dalla sicurezza con cui si stanno muovendo.
Di più, Truzzu avrà buon gioco a mettere in evidenza le continue scaramucce fra i suoi due avversari, che nell’opinione generale sono percepiti come dello stesso campo.
Al contrario, loro si che sono tutti uniti.
Per squallidi motivi di interesse, ma sono uniti.
Il vero bersaglio devono essere loro, non l’armata Brancaleone PD – 5 Stelle
… is PDistas funt cricandho de aferrare is istedhos ma no bient su Sole? (e is Sardos, po seguresa…, fora de binàriu!)