Un po’ di storia non guasta mai.
Era il 2014.
Agea procedeva all’aggiornamento dei codici con cui sono identificati i terrenti ai fini dei contributi UE. Questa attività si chiama refresh. Agea è estranea e avversa agli interessi e alle peculiarità dell’agricoltura Sarda, perché per lei ogni peculiarità è un fastidio. L’indicazione romana ai tecnici rilevatori fu allora di trasformare i “pascoli cespugliati” in “boschi non pascolati”, i boschi pascolabili in boschi non pascolabili, ecc ecc. Prima a un terreno classificabile con Codice Pascolamento 650 ( Bosco ) poteva essere riconosciuto un codice 654 ( bosco al 50%) con riconoscimento solo del 50% della superficie netta. Dopo il 2014 i codici 654 ( Pascolo al 50% ) sono diventati codici 650 ( Bosco ). I codici che riguardavano di solito pascoli con macchia mediterranee e/ cespugli (653) sono diventati nella migliore ipotesi 654 ( bosco 50%), nella peggiore 650 o addirittura Tare ( 770). Stimammo allora la perdita finanziaria della Sardegna pari a circa 12 milioni di euro l’anno.
La Regione reagì comunicando ad Agea che su 108.000 particelle (terreni) si svolgevano Pratiche Locali Tradizionali (PLT), una classificazione che consentiva di reinserire tra i finanziabili terreni in precedenza declassificati o classificati male. Si trattava di una politica difensiva, ma che comunque aveva tamponato un danno e garantito il recupero di risorse consistenti. Occorreva mantenerla in vita e manutenerla.
Il refresh si fa ogni tre anni.
L’ultimo è stato fatto nel 2022. Diecimila imprese sarde sono risultate in anomalia, cioè su di esse il sistema rileva uno scostamento tra quanto rilevato e quanto dichiarato.
Gli ultimi mesi del 2023 sono mesi di pagamenti da parte di Argea, ente pagatore sardo, su diverse misure europee. I pagamenti erano in grande ritardo.
Erano in scadenza 54 milioni di pagamenti.
Senza troppa intelligenza delle cose, si sono applicati i rilevamenti del refresh 2022, ma, attenzione, quest’ultimo refresh non ha goduto del correttivo delle Pratiche Locali Tradizionali di cui aveva goduto quello del 2014.
Risultato.
Moltissime inprese sono entrate in anomalia.
La società Leonardo è stata incaricata di lavorare e sanare le anomalie. Ma, verificati gli atti, solo 19 milioni di euro su 54 sono stati inviati al pagamento, 35 sono rimasti bloccati, perché in realtà non si tratta di anomalie ma di decurtazioni vere e proprie, di riduzioni delle somme erogate per diversa e più stringente classificazione dei terreni cui nessuno si è opposto. Questa Destra incapace, che adesso fa cadere i costi della sua ignoranza sulle aziende sarde. Costi impressionanti: 35 milioni di euro in meno all’anno.
Chi avrebbe dovuto presidiare il refresh 2022 e le sue conseguenze? L’Assessorato e l’Assessore all’agricoltura, la quale, invece, fa una frivolissima e banale propaganda elettorale (peraltro utilizzando simboli dell’ Amministrazione, in barba al divieto di attività di comunicazione dopo l’indizione delle elezioni e col Corecom che ronfa) su attività di nessuna incidenza sui drammi incidenti sulle imprese sarde:
La mia non è aticofonia nei confronti di Kim Jong, semplicenmente;finalmente qualcuno si prende “cura” della sfrontatezza di Kim.
Con gaudio dei pastori che a scrivere del professore Maninchedda, l’attuale Giunta regionale della Sardegna che, detta in romanesco ha “solato” oltre 35 milioni di euro di contributi dovuti ai pastori sardi.
… La Guardia di finanza ha eseguito un sequestro cautelare di beni e immobili per un valore di circa 350 mila euro nei confronti del presidente Solinas e di altri sei indagati per corruzione
17 gennaio 2024
Per quanto, sia detto con il dovuto rispetto per la giustizia, quella vera, il tizio meriti da tempo qualche guaio…
Off topic: siamo arrivati ai mezzi grezzissimi, il messaggio è chiaro, non ci provate neanche…
Siamo al livello di subcolonia
Marco
Dal 2014 ad oggi in Regione, i diversi schieramenti politici si sono alternati , ma i funzionari purtroppo sono rimasti sempre gli stessi .Forse sarebbe meglio di non parlare ne di destra né di sinistra, tanto la musica è sempre la stessa.
Ma non si può organizzare un incontro, di quelli belli, come si facevano un tempo, in una grande piazza pubblica, come Piazza del Carmine a Cagliari?
C’è bisogno di incidere sulle grandi masse umorali della folla.
Gli incontri sul territorio sono belli e importanti, ma rimangono comunque “al chiuso” e le persone si devono informare, andare lì…
Andare tu dalla plebe è altrettanto importante, perché in piazza becchi chiunque e la Sardegna ha bisogno di chiunque.
Dunque, in piazza fra la gente, anche fra chi non ti conosce o non ti voterebbe.
Altrimenti sarà come nel 2008: tanti begli streaming e pochi voti