TG RAI: tossici
Ho sempre difeso il servizio pubblico e sempre lo difenderò, ma non posso tacere di non riuscire più a guardare un telegiornale Rai.
Ho un motivo etico e estetico per farlo: conosco la differenza fra informazione e dichiarazione. Invece, da un po’ di tempo, sono costretto a sentire parlamentari, ministri, presidenti del consiglio, segretari di partito, manager e attori, fare dichiarazioni studiate a tavolino, buttate giù a memoria, falsamente raccolte per strada, con politici che guardano nella telecamera come il più scafato dei presentatori televisivi, bilanciate da altre dichiarazioni di segno opposto, in nome di quella par condicio che si traduce ormai in un coretto di voci dissonanti prive di senso, senza informazione.