Magistrati e esibizionismo
A seguire con attenzione e pazienza i lavori del convegno promosso nei locali dell’Unione Sarda (e con L’Unione Sarda mobilitata fin nei titoli di prima pagina) su insularità e giustizia, si capiscono non poche cose, alcune sostanziali, altre formali (che poi è la stessa cosa, perché tutto è segno nella nostra vita, cosa che fece…
Mont’e Prama: la città sotto il vigneto
Sarà un caso, ma nessuno, dico nessuno, dei protagonisti degli scavi (in testa Zucca) è stato valorizzato né dal Ministero né dalla Regione per i ruoli di governo della Fondazione. Giornalisti e jazzisti sì, archeologi universitari no, se non nel comitato scientifico, che però non può riunirsi. Una città sotto una vigna, questo è il titolo dell’ultimo suicidio sardo.
L’autismo e gli asini
Io sto con Franco Meloni, per quel poco che vale, come sto con tutti i genitori di persone autistiche che vivono affetti e fatiche di una intensità ineffabile. Io sto, in questo diavolo di mondo, con chi ha ancora la forza di dire che non ci si sta bene e che l’assenza di umanità si sta facendo strada a favore di una società concepita come meccanismo, come factory.
Procura di Oristano: tutti innocenti, nessuno escluso
A leggere le cronache si apprende che le indagini erano state delegate dall’allora procuratore a chi? al Corpo Forestale Regionale.
Quale è il compito principale del Corpo Forestale Regionale?
La difesa dagli incendi.
Di chi doveva essere verificato il comportamento dinanzi a un incendio così devastante? In primo luogo di chi coordina gli interventi antincendio, direbbe chiunque sia dotato di buon senso.
E chi, per legge, deve coordinare le forze antincendio?
Il Corpo Forestale regionale, il quale ha indagato su se stesso.
Adesso ci si domandi se l’indagine di Pg poteva avere un esito diverso da quello agli atti e cioè che la colpa di quell’incendio fu delle condizioni meteo avverse e che, anche disponendo di maggiori forze in campo, non si sarebbe riusciti a impedire il disastro.
Poteva essere diverso l’esito delle indagini?
I sardi, i francesi, gli aerei e le strade
Per le strade, per gli aerei, per la sanità, noi sardi dovremmo fermarci e organizzare uno sciopero sociale. Sindacati, Coldiretti, Associazioni varie (escluse quelle che prendono soldi a sbaffo grazie all’amicizia dei consigliere regionali), tutti insieme dovremmo fare uno sciopero alla francese, non contro tutti, ma specificamente contro l’Anas, contro Terna e Enel, contro la Giunta regionale e contro il Governo nazionale italiano. Questi sono gli artefici del degrado materiale della Sardegna.
Perché non ci si sposa in chiesa?
Oggi i giornali sardi danno conto del crollo del numero dei matrimoni celebrati in chiesa e se ne chiedono il perché. Ovviamente sono tantissime le risposte con basi sociologiche argomentatissime, ma a me pare più adeguata la risposta più ovvia: sono sempre di meno perché stanno diminuendo i credenti. Non vi è alcun obbligo a…
Sindaco: non è più un mestiere
La Corte costituzionale ha bocciato la legge regionale che prevedeva di permettere a un sindaco di un comune sotto i 3000 abitanti di candidarsi per ben quattro volte (anziché tre) come prevedeva e prevede la legge nazionale italiana, e per tre (anziché due) a quelli di paesi sopra i tremila abitanti.
Docche non doveva andare in galera
Prima di tutto bisogna notare che se la carcerazione aveva avuto l’onore della prima pagina a sei colonne de La Nuova Sardegna, la caduta di tutte le accuse, invece, gode oggi solo di un francobollino di richiamo. Questa è la miseria, la grande miseria della nostra informazione.
In secondo luogo va notato che l’architetto Docche, che io non conosco, è stato messo in galera a Bancali. Non è la stessa cosa di chi ha patito i domiciliari. Bancali è Bancali, soprattutto d’estate.
Adesso PM e Gip dicono: “Scusate, abbiamo sbagliato”. Sopravvive la sola accusa di bancarotta.
Per il sindaco di Bosa /1
Finalmente ho messo insieme tutte le carte che mi servivano per rispondere al sindaco di Bosa, che mi ha accusato in Consiglio comunale (22.12.2022) di sciacallaggio politico. Precisato che non mi sono mai nutrito politicamente di carogne, come fanno gli sciacalli, riconosco di avere conosciuto più di una carogna nel mio percorso politico ormai passato…