Educare persone e vederle morire
di Paolo Maninchedda
Mi ha molto colpito l’omicidio di Giulio Regeni, il giovane studioso ucciso in Egitto. Ho avuto la sensazione di un martirio, di un’intelligenza pacifica colpita e uccisa da un mostro. Ho immaginato il suo volto straziato come se fosse quello di mia figlia. Ho avuto una sensazione terrificante e dolorosa.
È chiaramente un omicidio di Stato, non foss’altro perché si è ripetuto il macabro rituale della scomparsa e poi del ritrovamento casuale. Succede sempre così.
Faccio l’insegnante da sempre, prima nelle scuole superiori poi all’Università. È il più bel mestiere del mondo: si formano persone. Ci si trova davanti il campionario di varietà che la natura è in grado di