Il deputato di Fratelli d’Italia Francesco Mura ha denunciato nei giorni scorsi influenze massoniche sulla giunta di Oristano.
Sebbene sia difficilissimo orientarsi nel merito della polemica, sembrerebbe che ad essere bersaglio delle sue denunce sarebbe l’assessore all’urbanistica della Giunta comunale oristanese, Simone Prevete, reo, per Mura, di aver apprezzato un messaggio di tal Gian Franco Pilloni, serenissimo Gran Maestro della Loggia d’Italia Umsoi ( Unione Massonica Stretta Osservanza Iniziatica), nonché, ci informa oggi La Nuova Sardegna, nientepopodimeno che Gran Maestro ad vitam delle Grandi Logge Americane), nel quale il suddetto serenissimo ecc. attaccava il deputato Mura e lo accusava di tramare contro il sindaco Sanna la cui maggioranza aveva contribuito ad eleggerlo.
Mi sono sempre divertito, un po’ come faceva Umberto Eco (con tantissima cultura in meno rispetto al maestro della semiologia italiana), con i titoli massonici. Ma un conto è ridere della pompa massonica e della totale infondatezza storica di riti iniziatici farlocchi, farloccamente rimandati indietro nel tempo fino agli egizi, altro è ridere del potere delle massonerie (perché di massonerie ce ne sono tante e molte di bassissima qualità). Altro ancora è ridere del potere massonico a Oristano, un potere capillare, che innerva gli ambienti professionali, quelli politici, quelli giudiziari e quelli delle forze dell’ordine.
A Cagliari la massoneria, o meglio “le massonerie” più o meno fanno affari. Tra i massoni della capitale, gli eredi di Mazzini sono pochissimi e pressoché tutti ritirati nelle loro case. A Cagliari la massoneria fa soldi, affari, mediazioni, ma in ultima analisi non è feroce, concorre al degrado sardo col suo clientelismo nei vertici della pubblica amministrazione, promuovendo al comando uomini e donne di mezza tacca ma pomposi, pomposamente dirigenziali. A Oristano le massonerie sono feroci, ferocemente aggrappate al potere.
C’era un tempo un corpulento massone che in pubblico tuonava contro il clientelismo e in privato mandava raccomandazioni di suo pugno scritte in modo equivoco (in modo che potessero essere capite ma non facilmente usate in giudizio, non si sa mai che….) a rappresentanti delle pubbliche amministrazioni. Sembrava innocuo ed era malvagio.
C’era un rappresentante delle forze dell’ordine che si ergeva a sceriffo e poi è stato sorpreso da un giornalista attovagliato con una banda di massoni cui aveva sgombrato la strada togliendo di mezzo i rivali politici.
Insomma, a Oristano la massoneria si occupa del potere, non asciuga scogli, e si serve di tutti i mezzi di cui dispone.
Fa dunque bene l’on. Mura a denunciarlo?
Forse sì, ma dovrebbe molto occuparsi anche dell’influenza che la massoneria oristanese ha sempre esercitato in casa sua. I rapporti tra la destra lagunare e attuali alti esponenti del Psd’az precede, nella fratellanza massonica, le apparenti divisioni politiche odierne, e le case signorili della periferia della città hanno spesso ospitato riunioni, oggi trasferitesi in ristoranti dell’hinterland, diverse riunioni tra uomini politici, dirigenti pubblici, alti ufficiali, il cui tema non era l’architetto dell’universo, ma il potere locale e gli ostacoli per gestirlo.
Oristano è un mondo complesso e feroce. L’antropologia della congiura vi abita dai tempi dei Giudici (tre giudici ammazzati). Ma soprattutto, mai c’è stata un’indagine a Oristano che abbia illuminato la penombra (o forse sì, quelle su alcuni sequestri di persona di tantissimi anni fa). Quando nel Quattrocento, nella chiesa di Zuri, vennero trucidati i traditori De Ligia (che traditori erano, ma legalmente erano anche legittimi feudatari del re d’Aragona, come il Marchese), le lame che li trafissero rimasero per sempre anonime. Questo è il vero potere delle massonerie oristanesi: l’efficacia dei riti della penombra.
Comments on “Oristano: massoni in vista”
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“medardo di terralba”, mi hai fatt scompisciare dalle risate! Geniale!;
medardo di terralba, io ti supplico, voglio far parte della loggia del leopardo assolutamente
cosa si paga?
son disposto a far un sacco di cose (qualunque cosa no, diciamo la verità) per partecipare
tra l’altro ho titolo
dal punto di vista della moto ciò un’Ape50 che è la mia gioia, poi riesco ad ingollare mezzo litro di birra in 5 barra 6 secondi netti e soprattutto mi piace a chistionare di pivelle
bestiale! anch’io nella loggia del leopardo! se posso scegliermi il nome di battaglia segreto mi chiamerò Maicolgecco, in onore del mio idolo pop dal colore cangiante scomparso qualche anno fa
A Oristano più che massoni ci sono mattoni talmente pesanti di ignoranza che affondano nel nulla trascindosi appresso tutto ciò che possono.
Caro Paolo, che la massoneria dei Mazzini, Garibaldi, Cavour, Natan, Fermi , Pascoli, Toto’,non esista più in larga misura è un dato di fatto, anche se non è mai bene generalizzare, ma dire che Pilloni è un massone è una OMISSIS per chi fa dei principi degli antichi doveri un credo. Il guaio è che gli ordini massoni riconosciuti dovrebbero denunciare pubblicamente tutte le massoneria spurie e deviate e fare reale pulizia anche al loro interno. Purtroppo in tutte le associazioni man mano che si cresce le infiltrazioni non controllate ne sminuiscono il valore e vengono meno i principi che ne hanno dato origine. Sic est
Desidero approfittare di questo dialogo per ricordare a tutti e sopratutto a me stesso che, purtroppo corrsisponde a verità quanto diceva San Paolo, a proposito del fatto che non si compie il bene che vogliamo, ma il male che non vogliamo, difficile da digerire ma è purissima verità. io mi sento come il priore De Chergè martire in Algeria che ricordava di aver vissuto abbastanza per considerarsi complice del male che prevale nel mondo e che colpisce alla cieca – la sua vita non ha l’innocenza della infanzia, cosi pure la mia.
La strada è lunga, ma se anzichè combattersi l’uno con l’altro in questo covo di vipere che sembra diventato il genere umano fossimo più solidali tra di noi, la strada sarebbe certamente in discesa. come diceva Ghandi “sii tu il miglioramento che vuoi vedere nel mondo”.
Caro Paolo, io non ho nulla contro le logge. Dal lontano 79 sono iscritto alla Loggia del Leopardo di Milwakee. Il gran Maestro, noi lo chiamiamo Gran Poobah, è Howard (tessera nr 462), il padre della famiglia Cunningham, nr. 462. Con noi si riuniscono Richie, Potsie e Ralph Malph. Ma su tutti, il più autorevole e ascoltato è Fonzie. Il suo contributo alle dissertazioni intorno a motociclette e affini (cilindrata, marmitte, regolazione del minimo, pulizia delle puntine e carburatori) è vitale, in alcuni casi perfino dirimente nel risolvere tutte le differenze di opinione. L’altro tema che va per la maggiore nelle nostre riunioni è il tema PIVELLE. Qui ci si confronta con passione a applicazione quasi maniacale.
La nostra è una loggia moderna: sono ammesse le donne!! Faro nella notte è certamente Marion Cunningham, la sua dolcezza ben dissimula carattere d’acciaio e tempra da domatrice di leoni, anzi .. di Leopardi. Con lei anche Joanie Cunningham, meglio nota come Sotiletta, ragazza graziosa che porta aria fresca ai nostri incontri e che si concludono ogni volta da “Arnold’s”, il locale di Alfred, il simpatico e bonario cuoco che ai fornelli fa miracoli.
Se qualcuno dei tuoi lettori, o anche tu, caro Paolo, siete interessati, posso mettere una buona parola e vi introduco nella nostra LOGGIA DEL LEOPARDO. Siamo selettivi ma non settari.
Perché a Oristano la Massoneria ha penetrato più che altrove le strutture dello Stato
Prof., se serve a arricchire il carniere delle logge massoniche cagliaritane, metta in conto la federazione della vela FIV…anche in quel mondo si comminano affari, che toccano i sacri lombi delle poltrone della costa Smeralda.
Domanda: perché mette Oristano al centro del grande oriente sardo? Non mi sembra lo snodo di grandi affari o di intrecci politici. Delle 4 provincie mi sembra la cenerentola. In tutto.
Pilloni è a capo di una massoneria OMISSIS non riconosciuta da nessuno, le sue logge si contano su (mezza) mano e assommano non più di qualche decina di creduloni.
I suoi “titoli” sono autoreferenziali e tanto più incredibili quanto altisonanti. OMISSIS.