Quando decisi, da assessore, di promuovere la più vasta pianificazione e progettazione mai avviata in Sardegna per realizzare una rete regionale di ciclovie, non mi trovai in grande compagnia. Aleggiava uno scetticismo diffuso e soprattutto sentivo che in pochi capivano che lo sviluppo della Sardegna aveva bisogno di prospettive alternative all’Eni e all’Alcoa.
Adesso quel progetto è una grande realtà.
Il 21 giugno u.s. si è tenuto, presso il Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti, la prima riunione del Tavolo tecnico Operativo della Ciclovia Sardegna, inserita nel Sistema Nazionale delle Ciclovie Turistiche. Stanno arrivando 16 milioni di euro per la dorsale sarda. Sono soldi dello Stato già stanziati che attendono adesso solo il decreto del Ministro delle infrastrutture.
I rappresentanti dell’Assessorato regionale dei Lavori Pubblici in seno al Tavolo Tecnico e il Prof. Italo Meloni del CIREM dell’Università di Cagliari hanno illustrato ai rappresentanti del MIT, del MIBACT, della FIAB e di Legambiente le attività poste in essere, a partire dal 2015, dalla Regione e dall’ARST in qualità di soggetto attuatore degli interventi, finalizzate alla realizzazione di un sistema di mobilità ciclistica regionale.
In particolare, si è dato risalto all’importanza di procedere ad un’attività di pianificazione fortemente concertata con gli enti locali, le associazioni di categoria e i soggetti competenti in materia ambientale, che ha portato prima alla redazione e approvazione nel gennaio 2017 da parte della Giunta Regionale di uno studio posto alla base della costituzione dell’intera rete ciclabile della Sardegna e rappresentante la base per la pianificazione su scala regionale dell’intera rete ciclabile attraverso la redazione del Piano regionale della mobilità ciclistica.
Parallelamente all’attività di pianificazione, la Regione ha avviato con ARST la progettazione degli itinerari definiti prioritari e invarianti dallo studio con un’analisi multicriteria, stanziando 8 M€ con il Piano regionale delle Infrastrutture e 7 M€ a valere sul POR FESR 2014-2020, con quest’ultima quota di finanziamento destinata a interventi specifici per la mobilità ciclistica nelle aree metropolitane ed urbane di Cagliari, Sassari e Olbia.
Lo sviluppo successivo dello studio ha portato alla richiesta di inserimento di parte della rete ciclabile della Sardegna nei circuiti EuroVelo e Bicitalia e nell’inserimento di circa 1200 km dei circa 2700 km costituenti la rete regionale nel Sistema Nazionale delle Ciclovie Turistiche con la Cicliovia Sardegna e nella sottoscrizione nell’agosto del 2017 del Protocollo di Intesa con il MIT ed il MIBACT.
A che punto siamo?
Per quanto concerne l’attività di pianificazione, che porterà alla redazione del Piano regionale della mobilità ciclistica, nel giugno 2017 si è dato avvio alla procedura di Valutazione Ambientale Strategica, a dicembre 2017 si è avviata la procedura di scoping ambientale, con il coinvolgimento dei soggetti competenti in materia ambientale e degli enti locali interessati dal tracciato della ciclovia, attività che è stata condotta con specifici incontri territoriali. Allo stato attuale è in fase di redazione il documento di Piano, contenente anche il Rapporto Ambientale.
Nel mentre ARST ha già bandito le gare di progettazione degli itinerari invarianti prioritari, per un totale di circa 650 km di rete, procedendo all’aggiudicazione di tre delle cinque gare. I rappresentati di FIAB e Legambiente in seno al Tavolo Tecnico hanno riconosciuto il Sistema regionale con best practice a livello nazionale nello sviluppo della mobilità ciclistica.
Si tratta di un esempio di come si possano costruire nuove occasioni e opportunità di crescita economica valorizzando i territori attraversati e integrando differenti contesti, costieri e dell’entroterra, a bassa e alta intensità insediativa.