Premetto che io sono d’accordo che la Giunta nomini uomini con esperienza politica come commissari delle province.
Però deve avere sempre il senso della decenza.
Per esempio, sarebbe indecente e illegale, ai sensi di ciò che prevedono le leggi anticorruzione, prorogare chi sta in quelli stessi scranni (che un referendum popolare avrebbe voluto abolire) da più di cinque anni (la legge dice tre).
Altrettanto indecente sarebbe promuovere al rango di commissari i bocciati alle ultime elezioni regionali, perché la democrazia ha valore quando non la si aggira. Chi è stato bocciato dal popolo, non deve essere recuperato dall’élite che governa, se non al prezzo del disprezzo esplicito per il pronunciamento popolare. E poi sarebbe anche ora di interrompere la pessima abitudine di trasformare il servizio politico in carriera sostitutiva del diritto/dovere del lavoro. Ci sono uomini politici che non sanno cosa significhi lavorare ed è tempo che lo imparino.
Infine, forse sarebbe il caso di informarsi sulle iniziative in atto da parte di altri corpi dello Stato sul lungo periodo feudale imposto ai sardi con i Commissari delle province. Non è tutto oro quel che luccica e si sente, in alcuni casi, un distinto odore di letame con cui è facile sporcarsi.
Le province altri poltronifici alle spalle della popolazione sarda la stessa che ha votato no alle stesse con un referendum. Incredibile e poi si stupiscono se la gente non va a votare
Beh, come rappresentante della Sardegna ci presentiamo bene OMISSIS l’immagine è l’impegno. Speriamo che questi politici si diano da fare e non riscaldare solo la poltrona pagata da noi poveri indifesi.