Per quanto mi sforzi di apprezzare il nuovo corso grillino, incentivato peraltro dai toni turibolanti e entusiastici di cronisti politici protesi in peana estatici (quasi uguali a quelli che nei processi riservano alle sole Procure, per poi rimangiarsi tutto quando i tribunali assolvono), le parole, che, come diceva Gramsci, hanno valore morale, pronunciate ieri dalla Superficiale e dai nuovi assessori mi rimandano, implacabilmente, nel mio rassegnato pessimismo: da ronzini non nascono cavalli, diceva Marcabruno.
Iniziamo da Lei, Edda in sassarese.
Manco messo il naso fuori di casa, l’ha veramente sparata grossa.
Sulle energie rinnovabili ha dichiarato: Sul punto, la presidente rivela che la bozza dell’annunciata moratoria contro l’assalto dell’eolico selvaggio è già pronta: «Sappiamo che sarà probabilmente impugnata dal Governo. Ma serve un segnale forte che ci dia il tempo di chiudere la mappa delle aree idonee e dettare regole per proteggere beni per non negoziabili, come ambiente e paesaggio» (Fonte: Unione Sarda).
Ragioniamo: Edda vuole assumere un atto che sa non poter essere assunto. Perché non può essere assunto? Lo so io: in ragione del celebre Decreto Draghi che la Todde ha dichiarato inesistente in campagna elettorale.
Ragioniamo ancora: a che serve assumere un atto illegittimo? Risposta grillina: “Serve un segnale forte”. Questo è grillismo puro. I signori assessori sono avvertiti: si ha a che fare con un presidente che propone alla Giunta di fare cose contra legem sapendo di farlo. È una dichiarazione anticipata di dolo. Ognun di loro si faccia una bella assicurazione contro i danni alla Pubblica Amministrazione, mi pare ve ne sia bisogno.
Quale sarebbe l’effetto di una moratoria illegittima? Un mare di contenziosi, andando bene. Insomma, fumo, chiacchiere per nascondere pregressi cedimenti e, sia detto senza offesa, una straordinaria coincidenza di metodi con Solinas, che però stava attento a non dichiarare il dolo.
Comandini è stato eletto anche con i voti del Centro e del Psd’az. Abbiamo una conferma: la palude di trasversalità che portò la scorsa legislatura a votare imbarazzanti leggi finanziarie con finanziamenti milionari a privati bene identificati e in relazione con i consiglieri regionali, ha conquistato il vertice dell’assemblea. Lo stagno vive! È già iniziato il clima delle vacche tutte grigie. Fioccheranno emendamenti!
Ieri ha parlato anche il neo assessore alla Sanità. A parte le banalità del caso (adesso farà il solito giro degli ospedali, che peraltro dice di aver già fatto nel 2018; ha già detto che vuole dare a tutti una missione ecc. ecc.) che però rivelano, per autodichiarazione che non conosce la sanità sarda (ma è riuscito a dire una cosa che non sapevamo davvero e cioè che il cancro è tale a tutte le latitudini, che le malattie sono uguali in Sardegna come a Milano e che la differenza sta nelle strutture. Ma da dove lo hanno tolto questo sussiegoso sparabanalità all’amatriciana?) e che dunque la sua nomina è una scommessa su un curriculum che, paragonato a quello di altri ricercatori sardi appare oggettivamente deboluccio, il Nostro ha rivelato un assenza di pudore che lascia stupefatti.
Queste le sue parole: «Conosco qualcuno che pur non essendo sardo ha fatto un grande lavoro, si chiamava Gigi Riva. Certo, i contesti sono differenti, ma io nel campo della Salute credo che, con l’apporto di tutti, potrò essere un “Rombo di tuono”».
Indubbiamente umile e modesto! Sicuramente facilone, perché Riva è diventato Riva rifiutando di andar via da Cagliari, vivendo la Sardegna con un’etica della sobrietà e dell’onesta pratica e intellettuale che questo signore certamente mostra di non avere. Per paragonarsi a Riva occorre avere una storia! Nessun sardo si è mai paragonato a Riva, perché per farlo occorre comparare le esistenze, non le attività effimere di un momento. Non so chi abbia suggerito la battuta all’assessore, ma va licenziato. Se invece è prodotta in proprio, è indicativa di qualche problemino di eccesso di autostima.
Sto come torre ferma, che non crolla/ giammai la cima per soffiar di venti.
Effettivamente potrebbe non esserci limite al peggio.
Speriamo di no.
Massimo Rocchitta
Ho capito dalle scelte che hanno accontentato le correnti del PD, persino Paolo Fadda sparito dalla scena ha messo lo zampino, e si é preso l’ambiente… ma con quale competenza? Nessuna. E gli altri seguono… non c’è progetto politico… faranno solo danni, ma fra due anni dopo che capiranno dove sono stati catapultati
@ Salvatore E intzà, Sarbadore, faghimos chi tue la lassas narrer faulas e nois a su mancu bi lu ammentamos cada die.
Ma lassadela in pasu. Non ha mancu comizadu e già la criticadese.
Tantu peusu de solinasa e de sa lega non podede faghede.
Questo articolo descrive bene la realtà, un governo legittimato da un consenso personale dalla presidente dovuto a una legge elettorale immorale, per tutta la campagna elettorale ho avuto modo di vedere la debolezza politica di Todde, i suoi interventi pubblici sembravano post feisbukiani, se penso alle sue posizioni su trasporti mi indigno ancora, occorre scrivere, parlare, contro-informare, fuori dalle istituzioni, ma con la volontà di costruire alternative
Se posso permettermi un secondo intervento: “se viene qualcuno a darvi una mano dal continente”. Umiliante ed offensivo. Ricorda molto la genuflessione che Pigliaru ed Arru fecero con Moirano ed è noto come è andata a finire: Moirano in fuga con la medaglia per aver fatto risparmiare qualche milione ma la sanità sarda distrutta e la sinistra che perde le elezioni anche (forse soprattutto) questo.
Bethesda? Harvard? Karolinska Institute? Ma questo quanto dura fra Sorgono, Ghilarza ed Ozieri? Speriamo non faccia troppo danno
……..la maschera elettorale , è caduta e……si notano tanti brufoli nelle facce dei nuovi governsnti !!!! Speriamo sia solo brufoli giovanili e che non mutino in tumore irreversibile ( giacché abbiamo l’esperto internazionale ) ,le prime avvisaglie darebbero poche speranze ,ma il tempo sarà un arbitro giusto , ma inflessibile !!!!! Le avvisaglie c’erano tutte e malgrado ciò abbiamo voluto saltare dalla padella nella brace !!! Auguriamoci di non bruciarci irremidiabilmente .
Quanta vuota retorica? Tutto fa presagire altri cinque anni da buttare al vento. Si spera che non facciano troppi danni. Ma sentendo le dichiarazioni della novella Eleonora, delle ancelle e dei paggetti che ne costituiscono la corte, anche la speranza s’è data per dispersa.
Non vorrei apparire blasfemo, ma qualche politicante dovrebbe capire che per noi sardi il secondo comandamento si applica anche a……al numero 11 del Cagliari dello scudetto.
Paura. A me fanno paura.
Indignazione.