di Paolo Maninchedda
È opportuno continuare a informare sulla stato fatiscente delle infrastrutture ereditate dalla ‘gloriosa’ stagione autonomistica, quella tutta carriere, deficit, retorica e falle.
Come tutti sanno, si sta cercando di riattivare una condotta verso Sos Canales per poter alimentare Bitti e il Goceano dal Pattada. Bene. Abbanoa ha rilevato e comunciato che la condotta, costruita e quasi mai usata, aveva falle considerevoli in nove punti (per il momento) e mancava dei quadri elettrici. Non parliamo, poi, della condotta ‘autonomistica’ che va da Valledoria a Santa Teresa e a La Maddalena.
Il Genio Civile di Nuoro ha terminato lo studio sul bacino della fonte di Su Cologone, durato sei mesi (perché, al di là delle chiacchiere, prima di fare qualcosa occorre sempre capire e studiare). Nel frattempo Oliena e Dorgali stanno procedendo nei progetti per la riduzione delle perdite (che sono veramente tante). Nel frattempo, le analisi delle acque del Cedrino, pubblicate e trasparenti, dicono che l’acqua è potabile. Nel frattempo, il depuratore di Nuoro non sversa più nel Cedrino.
Oggi a Serrenti si comincia ad asfaltare in via definitiva. Abbiamo chiesto all’Anas di vigilare molto attentamente. L’effetto ‘gobbetta’ che tutti abbiamo patito in questi mesi di prima riapertura al traffico, non sarebbe tollerabile nei prossimi mesi.
Ieri in Giunta ho ribadito che a mio avviso la sanità non è sotto controllo rispetto ai conti e che il 2016 rischia di essere un anno ponte rispetto alla spesa, piuttosto che un anno di svolta. Questo significherebbe un altro anno di sacrifici finanziari e eeconomici che mi pare il sistema sociale sardo non possa tollerare. Mi pare che il piccolo dibattito politico autonomistico della Sardegna non colga che non si tratta di giocare a scaricabarile ma di assumere decisioni drastiche e condivise per bloccare l’emorragia.
Venerdì andrà in Giunta il Piano di dimensionamento scolastico.
Infine ho comunicato al Presidente che su Ottana sento puzza di bruciato. La bellezza dell’ipocrisia italiana è che Enel e compagnia avranno i famosi contratti di servizio che consentiranno loro di tenere le centrali aperte, mentre Ottana, al momento, si dovrà nutrire di promesse, perplessità, analisi, controlli, sedazioni, anestesie ecc. ecc. A Ottana nessuno è scemo, ma Terna e il Ministero non lo sanno.
L’Assessorato dell’Industria ha fatto notevoli passi in avanti nell’elaborazione del Piano energetico. Credo che nelle prossime settimane sarà disponibile una bozza per il dibattito pubblico.
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Complimenti per il rifacimento della 131
Era ora!
La sanità, … ahimè anche il 2016 non sarà un anno di svolta, i sardi continueranno ad essere assistiti male e curati ancora peggio e qualcuno continuerà a giocare al “piccolo politico”…
Buon anno